A volte ritornano. Sta di fatto che il Flipper sportivo o Pinball è una realtà in costante crescita negli ultimi anni, e lo conferma l’ottima riuscita dei Campionati europei tenutisi a Tampere. Una competizione ben organizzata, che ha visto sfidarsi 315 giocatori di 18 paesi diversi e ben 11 team, e che grazie alla scelta della sede, il Pakkahuone, vecchio magazzino restaurato per concerti ed eventi, ha richiamato la presenza di un pubblico di appassionati e curiosi durante tutti i 3 giorni della manifestazione. Grandi prestazioni degli italiani in gara: Giorgio de Stefani, Antonella Iannotta e Roberto Pedroni. Li abbiamo intervistati, anche per capire come mai questi tre milanesi siano tormati, in un’epoca digitale, a pigiare pulsanti.
L’Italia infatti si guadagna un eccellente secondo posto nella finale europea di flipper “classic”, cioè sfide sui flipper anni 70´ 80´ e 90´, con Enrico Giorgio de Stefani. Partito dalle qualificazioni di venerdì e senza i favori del pronostico, De Stefani ha inanellato una serie di partite vincenti che lo hanno portato a giocarsi il titolo europeo con altri 3 sfidanti, lo svedese Frederik Mellberg, l´inglese Peter Blakemore e il campione di casa, il finlandese Kari Löllö.
Dopo un alternarsi di entusiasmanti partite, nello spareggio per il secondo e terzo posto De Stefani, con tanta esperienza e tanta bravura, si è aggiudícato la piazza d’onore sul podio che ha visto trionfare come da pronostico l´Inglese Peter Blakemore.
La squadra italiana seppure ridotta al minimo con soli tre partecipanti si è comunque ben comportata ottenendo altri due ottimi piazzamenti, rispettivamente di Antonella Iannotta arrivata quinta nel torneo riservato alla categoria donne, e con il campione italiano 2017 Roberto Pedroni che ha ottenuto lo stesso piazzamento nella categoria Main, cioè su flipper moderni dagli anni 2000 in poi.
Il torneo Main e stato vinto dallo svedese Jorian Engelbrektsson, mentre il danese Peter Andersen ha vinto la gara di maggior punteggio con una sola pallina. La Svezia si è aggiudicata il campionato per nazioni, mentre il torneo femminile e stato vinto dalla olandese Helen de Haan-Verbeek.
A differenza di altri giochi a cui viene spesso impropriamente accostato, il flipper richiede varie abilità (tecnica, riflessi, strategia) che lo rendono a tutti gli effetti un vero e proprio sport. Quello del flipper sportivo o pinball è un movimento che, pur senza l’aiuto di sponsor ufficiali, sta ottenendo sempre maggiore visibilità sia per la comprensibilità immediata del gioco che per il grosso impatto visivo ed emozionale che suscita in chi lo pratica o semplicemente lo osserva da spettatore.
Ma chi sono questi giocatori? Dilettanti puri. Nella intervista che ci hanno concesso a Tampere Roberto Pedroni, di mestiere metalmeccanico, racconta di come ha iniziato, negli anni ’90 del secolo scorso, quando a flipper si giocava nei bar, quando il colpo doveva essere (Verdone docebat) “secco, deciso, preciso”. Prima che il “giocattolo” scomparisse, travolto dalle nuove tecnologie. Ma nel 2011, dice sempre Roberto, nascono alcune competizioni sportive, e allora riprende a farlo con grande impegno, fino ad arrivare al titolo nazionale l’anno scorso.
I nostri campioni ci saranno comunque, possiamo scommettere, per l’appuntamento più atteso: i mondiali 2019 che si svolgeranno a Milano nel periodo aprile-maggio.
La Rondine – 10.9.2018