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Il nuovo disco di Ville Valo & Agents (2019)

Gli HIM sono stati uno dei gruppi finlandesi più noti all’estero a cavallo tra il XX il XXI. secolo. Canzoni come ‘Join Me in Death’ e ‘When Love and Death Embrace’ sono state la colonna sonora per la vita di fan di tutto il mondo, inclusa l’Italia. Qualche anno fa avevamo intervistato per La Rondine le ragazze dello Street Team Italia ufficiale della band, che avevamo incontrato in occasione di un concerto in un parcheggio di un centro commerciale dell’Ostrobotnia (l’articolo si è perso nel fuoco digitale dei nostri archivi, su cui stiamo lentamente lavorando).

Ville Valo, il cantante degli HIM, rappresentava il classico bello e dannato del rock, grazie a lineamenti androgini, occhi di ghiaccio, tatuaggi, una voce profonda e piena di pathos, e uno stile di vita sregolato e complicato dall’uso di sostanze. A parte qualche breve comparsata come ospite in qualche traccia di altri, era qualche anno che non lo si sentiva cantare. Aveva venduto il suo castello di Munkkiniemi, e dove ricordo una mia studentessa straniera era andata a piedi dal centro per lasciargli una rosa sul cancello. La sua vita privata, che era stata a lungo di dominio pubblico grazie ai tabloid finlandesi, sembrava essere diventata quella di un artista in preda a un lungo e inesorabile oblio. È stata quindi una bella sorpresa quando l’autunno scorso è stato pubblicato il singolo ‘Orpolapsi kiurun’, che suggella la collaborazione del cantante con i mitici Agents (da leggersi à la finlandese: più o meno come ‘aghents’) di Esa Pullialinen.

Gli Agents (foto promozionale della band)

Gli Agents sono i maestri supremi della rautalanka (fil di ferro, in riferimento alle corde di metallo della chitarra), un genere musicale quasi sempre strumentale, che mischia rock and roll, Schlager (cioè più o meno liscio) e musica da ballo, ispirata da band americane come The Ventures e The Shadows. In pratica nella rautalanka, la chitarra solista, suonata senza troppi effetti, a parte un po’ di eco a nastro, si occupa della melodia invece della voce. È un genere che in Finlandia si diffonde nei primi anni Sessanta, ma che avrà un enorme revival tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, portando al successo, appunto, gli Agents.

Essendo abili musicisti strumentali, gli Agents sono stati anche un fantastico gruppo di accompagnamento per vari cantanti finlandesi, a partire da Tuomari Nurmio (quando si chiamavano Köyhien ystävät), Rauli ‘Badding’ Sommerjoki, Topi Sorsakoski, Jorma Kääriäinen e Vesa Haaja. I dischi più significativi del gruppo sono infatti quelli con Badding e con Topi, dove alternano brani strumentali alle performance vocali dei solisti.

Tra il 1982 e il 1985 Badding e gli Agents pubblicano tre dischi fondamentali per la musica finlandese: Ikkunaprinsessa (1982) Tähdet, tähdet (1983) e Laivat (1985). Badding morirà nel 1987 per problemi di salute legati al suo alcolismo.  Con Topi Sorsakoski faranno invece i premiati 1986: In Beat (1986, doppio platino) e Besame Mucho (1987, doppio platino) seguiti da altri tre dischi. Topi morirà nel 2011. Sia Badding che Topi sono cantanti melodici con una voce sempre velata dalla tristezza e le loro canzoni sono tutt’oggi le più cantate nei peggiori karaoke bar del Paese.

Il disco con Valo nasce quando Esa Pulliainen ritrova una vecchia cassetta (che si vede tra le mani di Valo sulla copertina del disco) contenente melodie, frammenti di testo e farfugliamenti vari di Badding, una specie di audio-quaderno degli appunti. Ville Valo aveva già registrato in passato con la band per un tributo a Badding ed è sembrata quindi la scelta naturale per lavorare su questi vecchi pezzi incompiuti.

Il singolo ‘Orpolapsi kiurun’ è un capolavoro di modernariato, con ottimi arrangiamenti di chitarra della Fender Stratocaster di Pulliainen e dominati dalla voce di velluto di Valo. Il testo, tristissimo, parla di un’allodola orfana o qualcosa del genere e non poteva essere che di Badding, il ‘fanciullino’ della musica rock finlandese. La voce di Badding stesso arriva verso la fine del brano, in una specie di bridge prima del ritornello finale, come uno spettro a ricordarci che la canzone era originariamente sua.

Il disco in realtà non mantiene tutte le promesse del singolo, ci sono classici arrangiamenti rautalanka strumentali come nell’iniziale ‘Kirstinkulma’ e ‘Kettu’ e una specie di The Best of Badding con ‘Ikkunaprinsessa’ (la versione finnica di ‘Glendora’, originariamente cantata dal crooner americano Perry Como), ‘Tähdet Tähdet’, ‘Kuihtuu Kesäinen Maa’ e ‘Paratiisi’, che Valo esegue diligentemente. Badding stesso è la voce di due bizzarri brani di rock’n’roll come ‘Rockin’ with Enzio’ e ‘I Told You So’, entrambi in improbabile inglese.

Con la pubblicazione del disco in febbraio, Ville Valo & Agents hanno anche presentato un lunghissimo tour che li porterà a spasso per tutto il Paese e molte date sono già sold out. La loro prima comparsata televisiva, in del’Emma Gaala (la cerimonia di consegna degli equivalenti finlandesi dei Grammys americani), è stata alquanto bizzarra, soprattutto per un Valo stranamente a disagio sul palco.
Ville Valo & Agents suoneranno anche al Flow Festival a Helsinki quest’estate.

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