Frisbee in Finlandia, passione del disco volante

La prima volta che ho visto volare un frisbee è stato nel 1969 ad un concerto dei Rolling Stones a Dallas e poche settimane dopo a New York in piena era hippy a Central Park durante le manifestazioni di protesta per la guerra in Vietnam.

In quell’occasione comprai il mio primo frisbee e, tornato in Italia, cominciai a raffinare le tecniche di lancio giocando con gli amici la sera in piazza Duomo a Milano. Durante i viaggi  della mia gioventù “on the road” divenne un ottimo mezzo di comunicazione per fare amicizia con altri giovani.

Passarono un po’ di anni e nel 1978 dalla California esplose il boom del disco di plastica che divenne un attrezzo sportivo per svariate discipline di squadra, coppia ed individuali.

Insieme ad altri ragazzi fondammo la Frisbee Sport Italia e diventammo pionieri del frisbee nel mio Paese nativo. Iniziarono i contatti con gli altri Paesi europei che a loro volta si stavano organizzando per la divulgazione di questa nuova attività sportiva. E iniziarono le trasferte in Belgio, Francia, Inghilterra, Svezia per partecipare ai vari campionati europei fino ad arrivare a Los Angeles per i campionati mondiali.

Ricordo ancora con emozione  quando feci parte della All Star Team che si esibì davanti a 30.000 persone nello stadio del Rose Bowl, proprio quello dove Baggio sbagliò il rigore decisivo nella finale dei mondiali del 94.

In Italia un gruppo sparuto di appassionati portò avanti la divulgazione del frisbee organizzando corsi per gli insegnanti di educazione fisica nelle scuole, manifestazioni importanti come esibizioni a san Siro prima delle partite di Inter e Milan, tornei nazionali e internazionali che si trasformavano spesso in straordinari e pazzi incontri fra giovani di tutto il mondo che nello spirito del gioco e del fairplay si affrontavano agonisticamente in grande amicizia.

Inizialmente le specialità del frisbee erano una decina e all’epoca ogni giocatore era in grado di cimentarsi più o meno bene in tutte.

Un campo per giocare Ultimate Frisbee

L’ultimate era la disciplina a squadre più spettacolare (7 giocatori per squadra, regole  simili al rugby e al basket – bisogna fare una meta – non si può correre con il frisbee in mano ma bisogna lanciarlo se no si fa infrazione di passi – non si può toccare l’avversario). Il freestyle, con le evoluzioni acrobatiche dei giocatori al ritmo della musica,  era invece la specialità a coppie  visivamente più emozionante.

Infine il Frisbee Golf (con le regole in tutto e per tutto uguali a quelle del Golf tradizionale con al posto di una buca un canestro dove depositare il frisbee) si è divulgato rapidamente soprattutto negli Stati Uniti e nei Paesi scandinavi.

Oggi la maggior parte dei giocatori di frisbee si è specializzata nell’ultimate e soprattutto nel frisbee golf e non ha più alcuna cognizione delle altre discipline.

Sia a livello agonistico, sia a livello organizzativo appesi il frisbee al chiodo nel 1986 e da allora, solo saltuariamente, ne ho seguito gli sviluppi.

Quest’estate ho invece avuto una grande sorpresa a Sammatti dove ogni anno trascorro gran parte del periodo estivo nella casa di campagna di mia moglie.

Sulla strada che porta in paese un cartello: FRISBEE GOLF, un parcheggio  e su un cartello le indicazioni con la mappa di un percorso di Frisbee Golf nella foresta.

Mi informo, riesco a mettermi in contatto con gli organizzatori, mi presento come un vecchio giocatore di frisbee, faccio una parte del percorso con alcuni giovani giocatori bravissimi, nel weekend seguo il raduno di un centinaio di giocatori che si cimentano in una maratona di due giorni di competizione, mi accorgo che i modelli che si usavano ai miei tempi per questa disciplina sono completamente cambiati sia nella misura che nel peso, scopro che il Frisbee Golf si è sviluppato in maniera incredibile in Finlandia.

Da vecchio frisbista mi emoziono pensando  agli anni dedicati con entusiasmo alla divulgazione,  alle trasferte rocambolesche all’estero per incontrare tanti giovani, sorrido pensando a quando si veniva presi in giro ed inizialmente snobbati, mi commuovo guardando tanti giovani lanciare un frisbee proprio qui nei boschi attorno a Sammatti dove da anni, di fatto e nel cuore,  ho la mia seconda casa.