Jean Sibelius e l’Italia

Il prossimo giovedì 24 ottobre, ore 17,30, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Museo degli Strumenti Musicali) ci sarà la presentazione di un volume dedicato a Jean Sibelius e ai suoi rapporti con l’Italia.
Il volume si intitola Sibelius e l’Italia, appena edito dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (L’Arte Armonica n.18, Serie III, Studi e testi), 584 pp., euro 35,00.
Alla presentazione parteciperanno Michele dall’Ongaro, Giovanni D’Alò, i curatori e gli autori del volume.

Sibelius e l’Italia
a cura di Annalisa Bini, Flavio Colusso, Ferruccio Tammaro
Gli autori dei saggi: Antonello Alici, Chiara Bertoglio, Annalisa Bini, Severi Blomstedt, Marcus Castrén, Cristina Cimagalli, Claudia Colombati, Flavio Colusso, Carla Conti, Giovanni D’Alò, Federico Ermirio, Folke Gräsbeck, Elisa Grossato, Satu Jalas, Kasimir Morski, Veijo Murtomäki, Jean Nirouët, Emilia Pantini, Ferruccio Tammaro, Luigi Verdi, Timo Virtanen, Alessandro Zignani.
Il volume costituisce un contributo agli studi su Sibelius con una messa a fuoco sulla statura dell’artista, sul suo contesto familiare e socio-culturale, attraverso nuove prospettive sul rapporto privilegiato e fruttuoso che il maestro ebbe con l’Italia, percepita come terra ideale, sorgente di natura e arte figurativa.

Dall’amicizia con Ferruccio Busoni, che a Helsinki era anche stato suo maestro alla classe di pianoforte, al confronto storico-artistico con compositori come Mascagni, Puccini, Respighi, ai viaggi tra Venezia, Firenze, Foligno, Rapallo, Napoli, Capri e Roma, della quale scrisse “Di tutte le città che ho visto Roma è la più bella e la più aristocratica”.

Ferruccio Busoni

Dopo il primo concerto nel 1904 a Bologna, diretto da Arturo Toscanini, le sue musiche furono spesso eseguite in Italia; egli stesso, nominato nel 1916 accademico di Santa Cecilia, diresse nel 1923 all’Augusteo un concerto monografico di proprie composizioni e, nel luglio 1929, il Governo Italiano gli conferì l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Corona d’Italia. Un paese, il nostro, che ha influenzato profondamente l’orizzonte spirituale e lo stile di questo compositore, punto di riferimento di una giovane nazione, la Finlandia, che ha essa stessa verso l’Italia, Roma, la lingua latina e la nostra civiltà una particolare ammirazione, considerazione e devozione.

I saggi trattano argomenti interdisciplinari e anche inconsueti: il ‘paesaggio sonoro’ dell’Italia conosciuta da Sibelius, attraverso incisioni discografiche d’epoca; le musiche di Sibelius nel cinema e nei media; lo stato di avanzamento della pubblicazione dell’edizione critica delle sue opere; il suo rapporto con la canzone napoletana e le frequenti visite all’isola di Capri; un confronto tra gli itinerari di viaggio in Italia degli artisti e degli architetti del Romanticismo nazionale finlandese con l’esperienza italiana di Jean Sibelius per indagare i riflessi della classicità e delle atmosfere mediterranee sulle scelte compositive e linguistiche del musicista; le scelte di repertorio e l’interpretazione da parte dei più affermati direttori d’orchestra italiani; la ricezione delle composizioni sibeliane da parte della critica coeva.

Sibelius a Capri nel 1926

Segno della pur lenta, ma progressiva maturazione degli studi sibeliani in Italia, il libro parla ai musicisti, agli studiosi, agli addetti ai lavori ma anche agli appassionati e al grande pubblico, e corona degnamente la serie di iniziative con cui l’Italia ha celebrato nel 2015 la nascita di Sibelius, le cui composizioni sono ovunque eseguite da importanti interpreti ma del quale è ancora necessario nel nostro paese diffondere e approfondire la conoscenza.

Nella stessa serata, alle ore 19.30, all’ Auditorium Parco della Musica di Roma sarà eseguito nel programma della serata il Concerto per violino di Sibelius con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Mikko Franck e la violinista Anna Tifu. Da segnalare al riguardo che attualmente nell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra e il Coro si avvalgono della presenza di un Direttore Ospite Principale: appunto il finlandese Mikko Franck, classe 1979, uno dei dirigenti più importanti della sua generazione, affermatosi a livello internazionale sui palcoscenici sinfonici e operistici.

Nel suo incarico triennale a Roma, Mikko Franck dirigerà almeno tre produzioni in ogni stagione concertistica di Santa Cecilia e una tournée nazionale o internazionale.

Presentazione del libro presso

Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Museo degli Strumenti Musicali

Roma, Parco della Musica, viale Pietro de Coubertin