Anni fa un nostro collaboratore coniò su queste pagine l’espressione “sindrome di Kurtz” per definire certi personaggi che emigravano in Finlandia per sentirsi unici e finivano per credersi gli unici conoscitori della verità sulle popolazioni locali.
Per chi non coglie il riferimento, oltre a comprare una copia di Cuore di tenebra, suggeriamo di cogliere l’occasione di andare a vedere la nuova versione di Apocalypse Now, che ritorna nei cinema per il quarantesimo anniversario dall’uscita. Il consiglio vale anche per tutti gli altri che vogliono rivisitare o scoprire il capolavoro di Francis Ford Coppola, che trasporta la premessa del romanzo di Joseph Conrad nella guerra del Vietnam, e uscì solo 4 anni dopo la fine del conflitto dopo una produzione leggendariamente difficile (ricostruita nel documentario Hearts of Darkness). E leggendario è anche il cast, da Martin Sheen a Marlon Brando, e anche dei giovanissimi Laurence Fishburne e Harrison Ford.
Il film non sembra soffrire di nessuna crisi di mezz’età, nella rimasterizzazione in IMAX la fotografia di Vittorio Storaro è ancora più maestosa, e le grandiosità delle scene ancora più impressionante quando ci si ricorda che viene da un’epoca di effetti speciali senza CGI.
Non solo questa nuova versione è rimasterizzata e in IMAX, ma presenta anche un nuovo director’s cut, diverso sia dall’originale del 1979 che dalla versione Redux uscita nel 2001. Questo “Final Cut” è comunque molto simile a Redux, entrambi di circa tre ore (molto più lunghi della versione del 1979), per chi conosce la versione precedente, i cambi più notevoli sono nella parte relativa alle conigliette e in quella ambientate nella piantagione francese.
Apocalypse Now. Final Cut esce questo weekend in anteprima nell’unica sala IMAX finlandese (Finnkino Itis a Helsinki) e dall’11 dicembre nel resto dei cinema.