La Notte della Scienza (Tieteiden yö) viene celebrata annualmente a Helsinki, e il 16 gennaio di quest’anno 70 organizzazioni hanno creato un ricco programma di presentazioni, conferenze e workshop per festeggiare la scienza e la ricerca nelle sue forme più varie, toccando temi che andavano dai robot a Giovanna d’Arco, dall’intelligenza artificiale al legame tra arte e scienza.
Il pubblico ha potuto approfittare di più di trenta eventi gratuiti che si sono svolti tra le 17 e le 22 in vari punti del quartiere Kruununhaka, e che quest’anno includevano anche un maggior numero di eventi in lingua inglese rispetto alle edizioni prededenti.
In occasione di questo festival, l’Istituto Italiano di Cultura ha presentato la conferenza in lingua inglese Us, the Africans. Race, genes and human migration del genetista Guido Barbujani, professore presso l’Università di Ferrara.
La parola “razza” gode oggi di una popolarità sorprendente, anche tra i colti e i liberali; ma si riferisce a qualche realtà biologica identificabile nella nostra specie? “Radici” è diventata una parola cruciale nel discorso sociale e politico. Tuttavia, prove biologiche supportano l’idea che gli umani non hanno radici, ma piuttosto gambe e piedi, e li usano da millenni per migrare, esplorare nuovi territori e incontrare altre persone.
Il professor Barbujani ha deliziato il numeroso pubblico con una presentazione vivace e piena di umorismo, senza mai abbandonare la sua veste di scienziato rigoroso.