A fine gennaio scorso due italiani hanno assistito alle votazioni del consiglio comunale di Mänttä-Vilppula, un paese di diecimila abitanti un’ora a nord di Tampere. Il comune è noto per essere la casa dei Serlachius, famiglia storica di industriali e mecenati delle arti. Ne avevamo parlato anche noi perché gli omonimi musei valgono una deviazione.
Gli interessi di quei due italiani in visita non erano però nelle attrazioni culturali del paese, ma in un’area dall’italianeggiante nome Sassi, poco lontana dalla fabbrica di cellulosa dove si produce la carta igienica Serla. Qui, per volere di un dirigente dell’azienda, all’inizio degli anni ‘70 fu costruita una pista d’atterraggio in terra battuta, usata in principio soprattutto dagli aerei agricoli e ancora oggi aperta ai piccoli velivoli da turismo, anche se ufficialmente non è un aeroporto.
Oltre la pista, l’unico edificio di rilievo nella zona è una scuola tecnica per periti aeronautici. Da quasi vent’anni però ci sono discussioni su come sviluppare e riqualificare la zona di Sassi, e dal 2018 il comune è in cerca di investitori internazionali per un progetto estremamente ambizioso: il Lakeside Airpark Finland. Un progetto da 250 milioni di euro che prevede oltre l’asfaltatura della pista d’atterraggio e la costruzione di un aeroporto, anche una serie di complessi residenziali e commerciali, un alberghiero con spa e altri servizi. L’unico esempio equivalente nei Paesi Nordici è il molto più modesto Siljan Airpark in Svezia.
I due italiani presenti alla votazione sono Francesco Osanna e Luigi Orcese, rispettivamente il fondatore e direttore amministrativo della compagnia italiana Osanna Group, con sede a Latina. Il gruppo italiano ha promesso 100 dei 250 milioni di euro necessari per la realizzazione del progetto, i restanti 150 dovrebbero arrivare attraverso la vendita degli immobili e servizi.
Il comune di Mänttä-Vilppula non gestirebbe direttamente il progetto, ma sarebbe coinvolto per circa il 20% attraverso l’azienda municipalizzata Yrke. Il rimanente sarebbe della Osanna ACI Finland, gestita al 51% da Osanna Group e al 49% dalla compagnia britannica Asset & Capital Investments. La Osanna ACI Finland ha sede legale nel municipio di Luumäki, comune careliano dove l’azienda starebbe investendo 50 milioni di euro nella costruzione di un resort turistico. Inoltre la Osanna ACI Finland sta anche partecipande in un progetto simile nella località sciistica Tahko.
L’approvazione del consiglio comunale è necessaria per iniziare la costruzione, e la proposta al voto prevede anche un investimento a fondo perduto da parte della città di 10 milioni di euro in 3 anni.
Le votazioni si svolgono senza grandi colpi di scena e il progetto viene approvato con una larga maggioranza, con solo 7 dei 35 consiglieri a votare contro. Se non ci sono ricorsi, la delibera entrerà in vigore il 5 marzo e i lavori dovrebbero iniziare entro l’estate.
Il Messaggero dedica un articolo al progetto, che “vede coinvolto un imprenditore di Latina, Francesco Osanna, conosciuto in città soprattutto per la sua passata militanza in Casapound e Fiamma Tricolore. Ora Osanna ha cambiato completamente immagine e guida la Osanna Advisors srl, una società con sede alla Torre Pontina che si occupa di consulenza aziendale con rapporti di livello internazionale.”
Nel curriculum pubblicato sul suo sito personale, Francesco Osanna si definisce “sposato, padre di una bambina, cattolico praticante, da sempre impegnato nel sociale e nella politica identitaria nazionale”. Qui CasaPound è omessa (ma non su Instagram) e vengono citate solo partecipazioni in associazioni giovanili del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi. Un’altra cosa che manca nelle tre pagine del curriculum sono le date: a parte l’anno di nascita (1978), la lunga lista di progetti internazionali e i “ruoli dirigenziali di spicco anche in organi istituzionali italiani” tra cui il Consiglio Regionale del Lazio sono vaghi e per lo più non riscontrabili.
Dal curriculum si scopre anche che Osanna ha un diploma tecnico industriale, qualche lavoro come operaio (o “addetto alla produzione”) e nella sicurezza, un elenco di associazioni di cui è stato membro, tra cui l’anti-abortista “Donne non solo – Onlus”
Del progetto di Mänttä scrive: “Ha avviato in Finlandia le attività per la realizzazione di aeroporto civile asservito a progetto di luxury real estate per ricettività turistica nelle province baltiche (sic).” Su Luigi Orcese le informazioni reperibili online sono molto poche e praticamente tutte legate a siti collegati all’Osanna Group.
La stessa vaghezza del curriculum di Osanna si riscontra anche nei siti dell’Osanna Group: una quindicina di aziende per lo più col nome del fondatore (Osanna Advisors, Osanna International, Osanna Farming, Osanna Smart & Technology, ecc.), altre che sembrano occuparsi di yacht, autobus elettrici e addirittura una linea di prodotti di bellezza femminili “Malafemmena”. Poche pagine con pochi dettagli, foto d’archivio niente di davvero concreto e riscontrabile in altri siti.
Spiccano delle note del 2018 contro delle “fake news” contro Osanna e Orcese. Da una ricerca online si trova ancora traccia di accuse di frode fiscale contro i due, ad esempio sono sulla lista nera della Secure Platform Funding, e la precedente azienda di Osanna, la Seneca01, è sotto investigazione della polizia britannica.
Anche i dettagli sull’altra metà dell’azienda sono fumosi. I partner britannici sono la Asset & Capital Investments, che ha un capitale di poche migliaia di euro e sede dietro un Lidl in una zona commerciale di Christchurch. Scarse anche le informazioni sul suo presidente Ray Goff.
Tutto questo non è sfuggito alla stampa finlandese, Yle e soprattutto il settimanale Seura hanno pubblicato una serie di articoli che tentano di fare luce sull’uomo e il gruppo di aziende che sembrano essere venute fuori dal nulla. I dubbi sono molti, più che il passato nell’estrema destra le perplessità sono in particolare sulla provenienza dei fondi e l’affidabilità delle compagnie; Seura ha anche trovato anche tracce di una partecipazione in progetti russi in Crimea, che andrebbero contro l’embargo UE.
Il maggiore quotidiano finlandese, Helsingin Sanomat, si è recato a Latina per intervistare Osanna e Orcese, attraverso un interprete, vista la poca padronanza dell’inglese. I due negano la presenza in Crimea e non commentano su molti dettagli, ma assicurano che i soldi arriveranno attraverso il fondo in Lussemburgo e non direttamente dalle compagnie di Osanna, che al massimo hanno fatturati di un milione di euro.
Osanna sarebbe quindi solo un intermediario, e si possono fare solo speculazioni sulla vera provenienza del denaro. L’italiano sembra per lo più avere connessioni negli Emirati Arabi, ma le indiscrezioni e alcuni dei contatti di Osanna puntano più verso Mosca.
Nonostante le rassicurazione i diretti interessati, incluso il sindaco di Mänttä e l’amministratore delegato di Yrke Otto Huttunen, i dubbi e le preoccupazioni restano comunque molti e diffusi. Per un comune con un budget annuale di circa 80 milioni di euro, l’investimento e i rischi sono sostanziali. Huttunen meno di due settimane fa non era in grado confermare che il fondo in Lussemburgo fosse stato aperto, tantomeno che i finanziatori fossero stati trovati.
La faccenda ricorda in molti aspetti un vecchio episodio dei Simpsons, scritto da Conan O’Brien, in cui un carismatico imprenditore arriva da fuori città e convince il consiglio comunale a costruire una monorotaia.
La monorotaia del cartone animato prevedibilmente si rivela una truffa. Per capire le sorti dell’aeroporto di Mänttä-Vilppula dovremo ancora attendere.
Foto in apertura di Lakeside Airpark Finland e Rocco Rorandelli