In questi tempi di viaggi impossibili, chi non sogna mete esotiche? Per far volare l’immaginazione e sentirsi a Kyoto per qualche istante basta andare al Roihuvuoren kirsikkapuisto (giardino dei ciliegi di Roihuvuori).
Con oltre 240 alberi di ciliegio disposti lungo un viale, e i loro soffici fiori che diffondono un lieve profumo di ciliegia, sembra di camminare in un mondo da favola rosa. Purtroppo però non si è soli: la tradizione giapponese dell’hanami è infatti diventata molto popolare a Helsinki. E non solo, negli ultimi anni gli europei sembrano essersi innamorati di questa tradizione del Sol Levante.
Hanami (in giapponese “guardare i fiori”) è una delle celebrazioni più importanti dell’anno in Giappone. È programmata per iniziare con la fioritura dei ciliegi, quindi i tempi variano a seconda delle condizioni meteorologiche primaverili e del luogo di fioritura.
La piena fioritura, o mankai, di solito dura solo pochi giorni. Il tempo esatto di Hanami in ogni località è previsto in Giappone da annunci di fioritura (Sakura-zensen) simili alle previsioni meteorologiche televisive, che monitorano la graduale progressione della fioritura da sud a nord. Al suo culmine, i giapponesi si riuniscono sotto i ciliegi per mangiare, bere e trascorrere del tempo insieme. E anche a Roihuvuoiri coppie e amici si ritrovano per passeggiare e fare dei picnic.
La celebrazione è iniziata in Giappone durante il periodo Nara, nel VII secolo. Inizialmente veniva ammirata la fioritura dei susini, poi durante il periodo Heian (794-1185) l’interesse passò dal fiore di susina a quello di ciliegio.
L’Hanami è celebrato ufficialmente a Roihuvuori dal 2008. Il programma del festival spazia dalle esibizioni di Budo, alla danza di buto e parapara, dall’arte del tè al cosplay. Inoltre, sono stati coinvolti gli appassionati di ikebana, origami, manga e anime; l’evento è organizzato dalle associazioni culturali giapponesi che operano in Finlandia e dalla Società Roihuvuori. L’anno scorso è stata anche eletta una Reginetta dei Fiori di Ciliegio.
Quest’anno purtroppo il festival è stato cancellato a causa del coronavirus, ma la persone stanno comunque approfittando della bella fioritura per ritrovarsi al Roihuvuoren kirsikkapuisto in famiglia o fra amici.
Per restare in tema nipponico, si può anche arrivare fino al giardino giapponese che si trova dall’altro lato del parco, e che offre altri alberi di ciliegio.
Costruito su un pendio a terrazze che una volta era una cava di ardesia, il giardino giapponese presenta recinzioni di bambù, composizioni di pietra, onde di sabbia e un torrente roccioso che rappresenta il mare della vita.
La costruzione del parco è iniziata nel 1990 ma la messa a punto del progetto ha richiesto otto anni.
La filosofia e le sfumature religiose del giardinaggio giapponese erano parte del pensiero dei suoi creatori, ma più importante era utilizzare gli elementi naturali già esistenti interpretandoli in uno stile giapponese. In particolare, l’obiettivo era quello di evidenziare le variazioni di altezza del terreno e integrare le piante finlandesi già presenti. Le rocce coperte di muschio e gli alberi di sorbo furono così trasformati in una scena montana giapponese, completa di scogliere e corsi d’acqua. I pini, le sorbe ornamentali e i ginepri che crescevano nell’area sono stati mescolati ad altre piante locali e giapponesi che si adattavano allo spirito del giardino; il complesso simbolismo tipico dei giardini giapponesi tradizionali è stato applicato solo in misura limitata.
Sempre in linea con le filosofie orientali, le aree in cui il giardino è suddiviso prendono il nome da animali mitici: Tigre bianca, Testuggine nera, Fenice rossa, Dragone blu.
E sotto I ciliegi fioriti I più romantici potranno recitare alla loro dolce metà il verso di Neruda: “Quiero hacer contigo lo que la primavera hace con los cerezos”.
Le foto sono dell’autrice.