Siamo testimoni del fatto che la Finlandia abbia adottato misure rigorose (secondo alcuni anche troppo) per evitare la diffusione del coronavirus. Ma è interessante verificare come, nel confronto tra Italia e Finlandia, alcuni finlandesi pensino che il paese più serio, stavolta, sia quello al di là delle Alpi. Sulla base di una esperienza personale, in questo caso una vacanza in Italia. Un servizio del sito della televisione Yle da Lappeenranta, al confine con la Russia, conferma questa sensazione nell’opinione di alcuni finlandesi di ritorno dalle vacanze.
Dall’aereo i passeggeri scendono tenendo conto delle distanze di sicurezza. La maggior parte, alcune decine, ha una mascherina sul viso. Anche una coppia, i signori Mikkola, che sono stati in vacanza in Italia per vedere dei famigliari. I due si prodigano in apprezzamenti per l’impegno italiano nella prevenzione del coronavirus.
“Sulla base di questa esperienza, posso dire che in Italia la questione del coronavirus è stata presa molto più seriamente che in Finlandia. Ci sono controlli ovunque”, dice Simo Mikkola. Tutti, in Italia, avevano la mascherina protettiva.
“Che fossero giovani o anziani, tutti usavano le mascherine. Inoltre, ovunque c’erano distributori automatici di liquido disinfettante”, aggiunge la coppia, che prosegue il viaggio da Lappeenranta a Helsinki.

I passeggeri dei voli italiani in arrivo all’aeroporto di Lappeenranta non vengono testati per il coronavirus allo sbarco. Gli intervistati del servizio da noi segnalato dicono di aver ricevuto nella sala arrivi un volantino che consigliava loro di andare a fare il test in caso di sintomi.
Chi arriva da Bergamo non deve restare in quarantena volontaria. Questo perché l’Italia, in base alle recenti disposizioni del governo da noi riportate, non è attualmente considerata un Paese a rischio, anche se l’epidemia di coronavirus è stata molto grave lì in primavera.
Aki Kukkonen da Helsinki è appena arrivato a Lappeenranta dall’Italia dopo due settimane di vacanza. Anche lui apprezza la rigida disciplina e l’organizzazione sanitaria italiana.

“È stato positivo scoprire che tutti portavano le mascherine ovunque. Inoltre, era imposto di mantenere le distanze di sicurezza. Non si poteva entrare in un negozio piccolo insieme con molti clienti contemporaneamente. Le cose vengono prese sul serio in Italia”, aggiunge Kukkonen, che si dedica all’alpinismo e si è goduto il soggiorno da scalatore. Pur lamentando la scarsità di neve e ghiacci, per i noti problemi climatici.
Kukkonen non farà la quarantena dopo il viaggio, ma tornerà al lavoro tra un paio di giorni. È stato in Valle d’Aosta: un posto più sicuro di Helsinki, dice, dato che da una settimana non ci sono più casi di contagio.
Ad ogni modo teniamo d’occhio l’evoluzione dei contagi sulla tratta Bergamo-Lappeenranta, afferma Krista Lyyra, del Ministero degli Affari Sociali e della Salute. “Siamo ben consapevoli delle preoccupazioni dei sud-careliani per quanto riguarda questa linea e i rischi collegati.” Al momento, ci sono due voli a settimana da Orio al Serio a Lappeenranta.

Ad ogni modo, per quanto riguarda l’uso obbligatorio delle mascherine in luoghi a rischio, nuove misure sono alle viste anche in Finlandia. Lo si saprà nei prossimi giorni.