È risaputo che esistono banche che hanno finalità diverse da quelle di conservare patrimoni o erogare denaro: per esempio, banca dei semi, banche dati e simili.
A Helsinki dallo scorso giugno è stata avviata una iniziativa per realizzare una specie di banca che ha lo scopo di raccogliere voci di lingue e dialetti, per ora limitati al solo finlandese. L’obiettivo è creare un’intelligenza artificiale e un riconoscimento vocale sempre migliori che capiscano ciò che diciamo, indipendentemente dalla parte della Finlandia da cui proveniamo, o anche se stiamo solo imparando a parlare la lingua. L’obiettivo è raccogliere 10000 ore di discorso finlandese ordinario e informale che possono essere utilizzate per lo studio della lingua e per lo sviluppo di tecnologia e servizi.

Per ora sono state messe in banca oltre 2.600 ore di parlato. Le finalità del progetto sono sia accademiche che commerciali. L’iniziativa, intitolata Lahjoita puhetta (Dona un discorso) è sostenuta dalla Yle, dalla società di sviluppo statale Vake, con il contributo di esperti in linguistica e tecnologia del parlato dell’Università Aalto e dell’Università di Turku.
È importante disporre di una tecnologia che ci capisca nella nostra lingua, poiché la digitalizzazione sta raggiungendo tutti gli ambiti della vita e in futuro la parola guiderà la maggior parte dei nostri servizi. Per raccogliere le “donazioni” è stato elaborato un dispositivo vocale facile da usare e divertente, utilizzabile come App mobile e sulla rete.
Il discorso donato sarà registrato nella Kielipankki dell’Università di Helsinki, da dove potrà essere passato sia ai ricercatori che alle aziende, per lo sviluppo e la ricerca di applicazioni vocali, nonché per la ricerca linguistica.

Il direttore della ricerca, Krister Lindén del Dipartimento di studi umanistici digitali e del consorzio FIN-CLARIN, afferma che, all’inizio, ci si aspettava che solo i giovani si interessassero alla campagna e installassero l’applicazione Lahjoita puhetta, o contribuissero alla campagna attraverso il suo sito web. In realtà, il 60% dei partecipanti sono donne. La distribuzione per età è eterogenea, con persone di tutte le età. L’obiettivo è che l’intelligenza artificiale sia in grado di riconoscere i dialetti e lo stile di parola e di espressione di persone di età diverse.
Al di là dell’interesse linguistico, l’intelligenza artificiale oggi serve anche a fornire servizi personalizzati che prendano in considerazione anche le persone con esigenze speciali.
Ad esempio, i robot delle terapie devono essere in grado di comprendere alla lettera il discorso dei loro pazienti, e dallo stesso tono di voce i robot possono identificarne gli stati d’animo. L’intelligenza artificiale deve anche essere sviluppata per comprendere il finlandese parlato dagli immigrati, che potrebbe non essere perfetto.
Maggiori informazioni sulla campagna e sul sistema macchina per la donazione dei discorsi sono disponibili su
www.lahjoitapuhetta.fi e www.yle.fi/lahjoitapuhetta
(Foto del titolo da kielipankki.fi. Per le foto utilizzate siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)