Contro la pandemia ci vuole ‘sisu’. Niinistö e Marin si rivolgono al Paese

Il presidente finlandese Sauli Niinistö ha affrontato il problema della stanchezza generata dalla pandemia nel suo discorso di Capodanno, esortando i propri connazionali a trovare la forza per andare avanti. Ha ammesso che i problemi scatenati dal virus sono ancora presenti nonostante l’inizio delle vaccinazioni e, su queste ultime, ha anche detto che miglioreranno la situazione solo se se ne farà un ampio uso.

Nel suo intervento, il presidente ha ringraziato gli operatori sanitari, ma ha anche esteso le lodi all’intera nazione. Evidenziando come il Paese abbia affrontato la crisi pandemica meglio di tanti altri, Niinistö ha chiarito come si sia trattato di un risultato conseguito grazie ad uno sforzo comune. Ha aggiunto che i tempi difficili a causa del virus non sono finiti nonostante l’arrivo dei vaccini: infatti “anche se i vaccini ci hanno già dato qualche speranza, nel migliore dei casi le condizioni eccezionali continueranno per diversi mesi. Rispettare le restrizioni è l’unico modo per sbarazzarsene”.

Nel ricordare gli sforzi affrontati dalla Finlandia nel dopoguerra per la costruzione dello stato sociale, Niinistö ha invitato i finlandesi ad andare avanti con uno sforzo condiviso non dimenticando di trovarsi di fronte un territorio inesplorato. Ha toccato anche l’argomento della sicurezza, sia a livello nazionale che individuale, accennando ad un recente dibattito che coinvolge considerazioni sulla sicurezza riguardante donne e bambini finlandesi rimpatriati dal campo di detenzione di Al-Hol, in Siria; si è detto anche turbato dalla recente, massiccia violazione di dati che ha coinvolto la società privata di servizi di salute mentale Vastaamo e dall’attacco informatico subìto dal Parlamento. “La nostra sensazione di sicurezza è stata inoltre lesa da nuove minacce digitali. Che si tratti di dati sanitari, o del Parlamento o dei singoli cittadini, la frase ‘violazione dei dati’ non è abbastanza energica per descrivere il problema”, aggiungendo che la Finlandia deve migliorare la propria capacità di sventare minacce alla sicurezza sia nazionali che internazionali e che “non dovremmo mai riconoscere che le nostre politiche sono state ingenue”, ha detto.

Il Presidente ha annotato come il coronavirus abbia fatto sì che le persone in Finlandia adottassero comportamenti mai immaginati fino a non tanto tempo fa. Queste esperienze potrebbero offrire lezioni per riuscire a mitigare i cambiamenti climatici, che sono provocati di fatto da comportamenti umani.

Foto di Laura Kotila, ufficio Primo Ministro

Il tradizionale discorso del Nuovo Anno del Presidente era stato preceduto anche da quello rivolto ai finlandesi dalla prima ministra Sanna Marin, che aveva sottolineato come il successo della reazione del popolo finlandese nell’affrontare la pandemia non sia da solo sufficiente per superare veramente la crisi, soffermandosi sulla necessità di un costante impegno comune e collettivo “per ripristinare l’economia europea oltre ad adottare misure a livello nazionale. Dobbiamo guardare oltre noi stessi. “

Ha anche ricordato che poiché le vaccinazioni contro la malattia sono appena iniziate, la pandemia non è certo esaurita e come sia quindi fondamentale che la gente continui a dimostrare moderazione, ad agire in modo responsabile ed a rispettare le linee guida messe in atto per contenere il virus.

Per la prima ministra “ci vorrà del tempo per ottenere una copertura vaccinale sufficiente per tutta la popolazione”, ricordando l’impegno finanziario UE da 750 miliardi di euro attivato per aiutare gli Stati membri a riprendersi dallo shock economico provocato dalla pandemia; ed ha riferito che il Governo sta attualmente elaborando un proprio programma di recupero come parte dello strumento.

Tuttavia il Paese deve comunque continuare i suoi sforzi per svilupparsi in una direzione più socialmente, ecologicamente ed economicamente sostenibile.

Il programma si adopererà per realizzare una rapida ripresa, procedendo con le necessarie riforme strutturali nell’economia e nei servizi pubblici, con un focus su settori come la transizione verde e digitale; mercati del lavoro e vita lavorativa; competitività internazionale; e istruzione, ricerca e innovazione.

Esprimendo fiducia e ottimismo nelle capacità dei finlandesi, Sanna Marin ha ricordato  che “disponiamo di un sistema sanitario ben funzionante, di autorità affidabili e di una democrazia stabile, di insegnanti qualificati e competenti, di capacità digitali avanzate, di capacità di adattarci rapidamente a situazioni inaspettate e fiducia reciproca nella società, e tutto ciò ci ha aiutato a resistere alla crisi. Noi finlandesi siamo noti per il nostro coraggio, la perseveranza e la tenacia.” Qualità che sono sintetizzate nella parola ‘sisu’.

“Anche se questo decennio è iniziato in un modo che non avremmo potuto prevedere l’anno scorso, possiamo ancora trasformarlo in un decennio di soluzioni. Ciò richiederà coraggio e capacità di lavorare insieme e resistere all’incertezza. Le stesse cose che il 2020 ha richiesto a tutti noi”.

(Foto del titolo di Jon Norppa, ufficio Presidenza della Repubblica)