In Finlandia un vaccino spray contro il coronavirus fermo per mancanza di fondi

In Finlandia è da tempo in fase di sviluppo un vaccino che, in caso di successo, potrebbe presentare molti vantaggi rispetto a tanti progetti internazionali in cantiere. Il vaccino, a quanto hanno riportato diversi organi di stampa, verrebbe somministrato come spray nasale invece che con una siringa. Negli studi sugli animali, è stato scoperto che un vaccino nasale previene le infezioni meglio di un’iniezione intramuscolare. Il vaccino, in questo caso, imiterebbe la via che il virus usa abitualmente quando entra in una persona, quella rinofaringea. “Il nostro sistema immunitario è in grado di identificare dove si trova un potenziale patogeno e attivare una risposta appropriata a quella particolare infezione. Pertanto, con un vaccino nasale, la reazione di difesa entra nelle vie aeree “, afferma il virologo Kalle Saksela dell’Università di Helsinki.

Altro aspetto positivo, e non di poco conto, è che basterebbe una singola dose e non sarebbe necessaria una seconda somministrazione per avere una protezione completa, come nel caso di altri vaccini per il Covid 19. Questo prodotto sarebbe in grado di produrre concentrazioni sempre più elevate di anticorpi in grado di neutralizzare il virus. Si è visto che crea anticorpi d’immunoglobulina A (IgA) che si trovano non solo nel sangue ma anche nelle mucose e sono quindi in grado di prevenire assolutamente il contagio.

Tuttavia, il progetto ha un grosso problema: il finanziamento.

Dopo gli esperimenti sulle cavie animali, lo studio è passato agli esperimenti sugli esseri umani, che sono ad ogni fase sempre più costosi. La terza fase potrebbe iniziare all’inizio dell’estate, afferma il virologo Kalle Saksela, capo del gruppo dei ricercatori. In cui sono coinvolti anche il professor Kari Alitalo dell’Università di Helsinki e il professor Seppo Ylä-Herttuala dell’Università della Finlandia orientale e i loro gruppi di lavoro.

La sua messa a punto è costosa, richiede un gran numero di persone per espedire tutte le procedure. Servono decine di migliaia di individui da testare, alcuni dei quali riceverebbero un placebo. Secondo Saksela, il vaccino dovrebbe essere testato all’estero in un’area con un alto tasso di diffusione del virus.

Ma mancano i soldi. Una ricerca approfondita richiederebbe probabilmente da 30 a 50 milioni di euro in più.  Risorse di queste dimensioni non sono facili da trovare in Finlandia, riflette Saksela. “È strano, se si pensa quanti soldi vengono spesi ogni giorno per questa pandemia di Covid.” Secondo la rivista “Tekniikka & Talous” , gli studiosi finlandesi su nominati hanno fondato quest’anno una società chiamata Rokote Laboratories insieme a Pasi Kemppainen, che ha un passato nell’industria farmaceutica.

Anche Saksela ha commentato queste difficoltà finanziarie a T&T. “Come ricercatore, forse un po’ ingenuamente immaginavo che fintanto che facciamo la nostra parte e sviluppiamo un vaccino dimostrandone l’efficacia potenziale, i ricercatori, i decisori e le autorità di regolamentazione in un paese così piccolo si sarebbero assunti la responsabilità di portare avanti un progetto nazionale di questo tipo. Forse è stata una piccola sorpresa o una delusione che le cose non procedano così.”

La politica non mostra entusiasmi eccessivi. Anche se al ministero degli Affari esteri Päivi Sillanaukee si dichiara entusiasta del progetto di ricerca. “Siamo di fronte a una scoperta che, oltre al vaccino in sé, rappresenta anche un’innovazione nel modo in cui le attuali conoscenze possano essere utilizzato in un modo completamente diverso, di fatto rivoluzionando tutta la produzione attuale di vaccini.”

Foto makehelsinki.com

Pasi Kemppainen, co-fondatore di Rokote Laboratories, ha dichiarato: “Non ci sentiamo indietro, ma piuttosto che per certi versi in anticipo sui vaccini in corso di approvazione. Il nostro approccio all’uso del vaccino e la strategia per produrlo sono completamente diversi. Abbiamo qualcosa che nessun altro sviluppatore di vaccini ha concepito”, ha aggiunto. “Stiamo costruendo una autentica piattaforma per i vaccini. Il coronavirus è solo uno dei tanti virus.”

La corsa al vaccino vede in competizione diversi paesi: il varo di un vaccino efficace non è solo un contributo alla salute pubblica, ma anche all’immagine dello stesso paese nel campo dell’alta tecnologia. La Germania, ad esempio, ha investito 750 milioni di euro nella ricerca sui vaccini, la metà dei quali destinati a BioNTech, e la Francia 200 milioni di euro. Ma allora perché è difficile ottenere sostegno per una ricerca sui vaccini promettente e urgente in Finlandia? Già, perché?

Sempre Päivi Sillanaukee la prende larga. Le difficoltà finanziarie della ricerca sui vaccini per il Covid sono in parte figlie delle scelte della fine dello scorso millennio. “Avevamo molto entusiasmo per la biotecnologia negli anni ’90, ma molti sono rimasti delusi dai risultati e dalla lunga durata delle ricerche. Anche la produzione di vaccini finlandesi è cessata all’inizio degli anni 2000, dopodiché la Finlandia è stata principalmente coinvolta in gruppi di ricerca internazionale.”

Foto VM

A parere di Päivi Sillanaukee, in Finlandia non ci sono stati forti investimenti nel settore sanitario, mentre sarebbe il caso di implementare i meccanismi di finanziamento statale, ad esempio attraverso Sitra, Business Finland e l’Accademia di Finlandia. Finora, il progetto ha ricevuto finanziamenti dall’Accademia di Finlandia, e aiuti sono stati chiesti a Business Finland.

Secondo Kalle Saksela, un consistente aumento dei finanziamenti e lo sviluppo dell’intero sistema della ricerca, sarebbe anche un modo serio per prepararsi a possibili future pandemie.

“Questa non è sicuramente l’ultima pandemia”, dice il virologo. Senza poi dire che è probabile che il virus rimanga in circolazione per almeno alcuni anni. E dunque la possibilità di ricorrere a diversi tipi di vaccini di facile somministrazione è da prendere in seria considerazione.

Naturalmente molto dipenderà dai risultati che daranno i vaccini già in corsa. Ci sarà tempo per la soluzione finlandese?

(Per le foto utilizzate siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti.)

Nicola Rainò
Giornalista, traduttore letterario, studioso di lingua italiana e storia dell'arte. Emigra dal Salento a Bologna per studi, poi a Helsinki per vivere. Decise di fondare La Rondine una buia notte dell'inverno del 2002 dopo una serata all'opera.