Finlandia, in arrivo il passaporto vaccinale

Nella riunione del 16 febbraio scorso, il governo finlandese, accanto a una serie di previsioni sulle misure da adottare per fronteggiare l’evoluzone della pandemia, ha anche ricevuto un rapporto sui preparativi per il previsto certificato elettronico di vaccinazione. Il certificato di vaccinazione sarà collegato al servizio di informazione medica Omakanta, potrebbe essere costituito da un codice a barre o un codice QR visualizzabile su un telefono cellulare e potrebbe anche essere stampato. La stima dei costi preliminari per questo certificato elettronico è di 3,5 milioni di euro, con l’obiettivo di essere pronto per l’uso entro la fine di aprile.

Il governo è stato anche aggiornato sulla situazione epidemiologica: secondo la valutazione degli esperti, la situazione in Finlandia è attualmente duplice e le situazioni regionali oscillano rapidamente in direzioni diverse. Le misure di prevenzione hanno avuto successo in molte aree e la situazione a livello nazionale è abbastanza stabile in termini di numero di casi e di incidenza dell’epidemia. Tuttavia, diverse località hanno anche segnalato esposizioni di massa che hanno portato a estese catene di trasmissione. È ancora possibile che si possa verificare un improvviso deterioramento della situazione in tutto il paese, soprattutto perché la minaccia della diffusione di nuove varianti di virus tra la popolazione rimane significativa. L’andamento è ancora incerto e il governo intende essere pronto ad inasprire le restrizioni se necessario, ma allo stesso tempo puntare alla graduale uscita dall’epidemia e alla riapertura più sicura possibile.

UN Photo,Loey Felipe

Anche l’inviato speciale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per l’emergenza coronavirus, David Nabarro, in una recente intervista si è dichiarato a favore di una sorta di certificato vaccinale per facilitare le condizioni di spostamento per le persone. I Paesi, ha proseguito, potranno inoltre creare delle “bolle” con altre località che rispettano gli stessi standard di restrizioni e di vaccinazioni. Il Covid-19 e le sue varianti, ha aggiunto Nabarro, “saranno con noi nel prossimo futuro, perché anche quando verranno vaccinate molte persone, ci saranno ancora momenti preoccupanti in cui forse apparirà una versione del virus che può sfondare le difese fornite dal vaccino”.

Si tratta tuttavia di un tema che divide ancora i 27 Paesi UE, ma la stessa presidente von der Leyen ha aperto all’idea, sostenendo che la proposta andrà discussa non appena esisterà un certificato vaccinale riconosciuto dall’Oms stessa.

In Italia, le posizioni sono varie, tra favorevoli e contrari. Se il Ministero della Salute sembra avere perplessità, il presidente della regione Veneto, il leghista Luca Zaia, lo richiede da tempo. C’è il rischio che anche su questa materia, le regioni si muovano scoordinate dal governo centrale.

Intanto, il 18 febbraio il governo finlandese ha deciso di estendere le attuali restrizioni all’ingresso nel Paese fino al 18 marzo 2021 tenendo conto che la pandemia continua a diffondersi e non sono ancora disponibili misure adeguate per sostituire i controlli alle frontiere interne. Per questo motivo, e per frenare la diffusione delle varianti del COVID-19, i controlli alle frontiere interne ed esterne proseguiranno fino e non verranno apportate modifiche sostanziali alle decisioni prese l’11 febbraio 2021.

Il traffico frontaliero interno si riferisce al traffico tra la Finlandia e altri paesi Schengen. La Finlandia attualmente limita l’ingresso da tutti gli altri paesi Schengen ad eccezione dell’Islanda. I paesi Schengen sono: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia, che sono Stati membri dell’UE, nonché Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, che sono paesi non UE.

Il traffico frontaliero esterno si riferisce al traffico tra la Finlandia e paesi terzi non Schengen. Le restrizioni sono state revocate per il traffico in arrivo in Finlandia dal Vaticano e per il traffico tra Finlandia e Australia, Corea del Sud, Singapore, Thailandia e Nuova Zelanda per i residenti di questi paesi.

Previste restrizioni sull’orario di apertura di alcuni valichi di frontiera sul confine occidentale della Lapponia (a partire dal 15 febbraio) e sul confine orientale (a partire dal 19 febbraio). Lo scopo di queste modifiche è concentrare il traffico transfrontaliero principalmente nelle ore diurne e serali. Ciò garantisce che le autorità sanitarie dispongano di risorse sufficienti alla frontiera. L’obiettivo è guidare tutte le persone che attraversano il confine finlandese verso un test COVID-19, a meno che non possano presentare la prova di un test negativo sufficientemente recente, la prova del recupero dal COVID-19 o la prova della vaccinazione. Gli orari di apertura limitati non si applicano al trasporto di merci o al traffico passeggeri necessario con giustificato motivo per attraversare il confine al di fuori degli orari di apertura.

In base alla Costituzione finlandese, i cittadini finlandesi e i residenti in Finlandia hanno sempre il diritto di tornare in Finlandia e tutti hanno il diritto di lasciare la Finlandia se lo desiderano, a condizione che non vi siano impedimenti legali. Tuttavia, il governo raccomanda ancora di evitare viaggi non necessari in altri paesi, ad eccezione di quelli per i quali le restrizioni all’ingresso sono state revocate. I viaggiatori devono essere a conoscenza delle attuali norme di ingresso e quarantena del loro paese di destinazione.

(Foto del titolo da bbc.com. Per le immagini pubblicate siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)

Gianfranco Nitti
Giornalista e membro italiano dell'Associazione della Stampa Estera, visita regolarmente la Finlandia, in particolare la Lapponia, di cui scrive da anni.