Grazie alle vaccinazioni contro il coronavirus e al miglioramento della situazione epidemiologica, in Finlandia la domanda di lavoro è in aumento e il mercato del lavoro dovrebbe crescere notevolmente già quest’anno. Il tasso di occupazione supererà il livello pre-epidemia nel 2023, ma il numero di disoccupati in cerca di lavoro rimarrà al di sopra del livello precedente l’epidemia.
Il 2 giugno scorso, il Ministero dell’Economia e del Lavoro ha pubblicato una indagine previsionale sul mercato del lavoro fino al 2023. La previsione si basa sul presupposto che le restrizioni alla mobilità e alle attività imprenditoriali possano essere revocate entro l’autunno.
“Le previsioni del mercato del lavoro indicano che l’occupazione si riprenderà a un ritmo ragionevole. D’altra parte, la più contenuta riduzione del numero di disoccupati in cerca di lavoro, e in particolare l’aumento della disoccupazione di lunga durata, sono motivi di preoccupazione”, secondo la ministra del Lavoro Tuula Haatainen.
“Durante questa crisi abbiamo dato un grande sostegno alle aziende e cercato di preservare i posti di lavoro. Le prospettive per il mercato del lavoro sarebbero probabilmente più cupe senza tali misure. Quando il mercato del lavoro migliorerà verso la fine dell’anno, dobbiamo aiutare il maggior numero possibile di persone a tornare al lavoro ed a prevenire una disoccupazione prolungata”, aggiunge la ministra.
Secondo le previsioni, il tasso di occupazione salirà al 71,2% quest’anno ed al 71,8% l’anno prossimo, superando così il livello precedente l’epidemia. A causa della diminuzione della popolazione, il numero di occupati non supererà il livello pre-epidemia fino al 2023. Si stima che il numero di persone occupate possa ammontare a 2.535.000 nel 2023 e che il tasso di disoccupazione della Finlandia rimarrà al 7,7% quest’anno poiché le persone al di fuori della forza lavoro inizieranno a cercare lavoro. Man mano che più disoccupati trovano lavoro, il tasso dovrebbe scendere al 7,3% nel 2022 ed al 6,7% nel 2023.
La previsione del mercato del lavoro prende in esame anche l’offerta di lavoro, ovvero il numero totale di occupati e disoccupati. Si stima che il tasso di partecipazione alla forza lavoro salirà al 65,9% quest’anno, il che sarà sufficiente per riportare la forza lavoro al livello pre-epidemia nonostante il calo della popolazione. Nel 2021 la forza lavoro crescerà di circa 15.000 persone e nel 2022 di circa 4.000 persone. Nel 2023 non si prevede che la forza lavoro cresca perché la popolazione in età lavorativa si riduce.
A seguito della decisione del governo di aumentare i livelli di immigrazione per motivi di lavoro, è probabile che un numero maggiore di immigrati si manifesti nelle proiezioni demografiche e nelle previsioni sulla dimensione della forza lavoro nei prossimi anni. Inoltre, l’obiettivo del governo di aumentare il numero di studenti stranieri che soggiornano in Finlandia dopo la laurea verrà probabilmente inserito nelle previsioni sulla forza lavoro ad un certo punto, ma non ancora in questo periodo previsionale.
Il numero di disoccupati in cerca di lavoro e di giovani in cerca di lavoro registrati nelle statistiche del servizio per l’occupazione inizierà a diminuire nel 2021 man mano che le restrizioni relative al coronavirus verranno gradualmente revocate. Nel 2022 e nel 2023 il loro numero continuerà a diminuire, ma rimarrà a un livello superiore rispetto a prima dell’epidemia. Il numero medio di disoccupati in cerca di lavoro sarà di 318.000 nel 2021, 284.000 nel 2022 e 267.000 nel 2023. Nel frattempo, ci saranno 39.000 giovani disoccupati in cerca di lavoro nel 2021, 33.000 nel 2022 e 30.000 nel 2023. Si prevede che il numero di disoccupati di lungo periodo possa aumentare nel corso del 2021 e raggiunga il picco all’inizio del 2022, dopodiché si prevede che diminuirà a seguito della tendenza generale del numero di disoccupati in cerca di lavoro registrati. Secondo le previsioni, il numero di disoccupati di lunga durata ammonterà a 111.000 nel 2021, 115.000 nel 2022 e 100.000 nel 2023.
Nel complesso, il governo sembra ottimista sulle prospettive del settore occupazionale, riguardo al superamento di questa lunga e difficile fase che ha colpito ogni Paese ma, evidentemente, non rinuncia a sottolineare l’esigenza di prudenza.
Le previsioni a breve termine del mercato del lavoro del Ministero dell’Economia e del Lavoro si basano su un’analisi statistica di serie temporali che si avvale di indicatori economici, statistiche del mercato del lavoro e informazioni politiche, nonché delle previsioni del PIL del Ministero delle finanze e dei dati demografici previsioni dell’Istituto Finlandese di Statistica, Tilastokeskus; la previsione è pubblicata due volte l’anno.
(Foto del titolo di Pekka Nikrus: https://www.flickr.com/photos/skrubu/50113905248. Per le foto utilizzate, siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)