Operatori turistici contro le restrizioni estese a tutto il 2021

“Ci attendevamo che il governo iniziasse ad allentare e togliere le restrizioni. Con la copertura vaccinale già così buona, la situazione potrebbe  essere cambiata, ma questa è stata una grande delusione”, ha dichiarato alla rete nazionale YLE Sanna Kärkkäinen, amministratore delegato di Visit Rovaniemi.

Sanna Kärkäinen, Visitrovaniemi

A sua volta, Nina Forsell, direttrice esecutiva dell’Ente per il turismo finlandese della Lapponia (LME), condivide la delusione, ricordando che la copertura vaccinale è aumentata anche in Lapponia. “Avremmo una solida immunità contro i rischi qui. Non dovrebbero esserci rischi per la salute pubblica o la capacità di assistenza sanitaria anche se non ci fossero più restrizioni speciali”, ha commentato all’emittente pubblica, ritendendo che le restrizioni debbano essere completamente revocate. Infatti, “se si stanno abbattendo le restrizioni in altri settori della società quando la copertura vaccinale raggiunge l’80%, lo stesso applicarsi anche alle restrizioni di viaggio”, ha affermato. “Se non ci fossero restrizioni, significherebbe che ci affideremmo alle normali regole di ingresso, il che significa che ci sarebbero determinati tipi di controlli alle frontiere per le persone che provengono da fuori ‘UE e del. Ma nient’altro”. La logica della proposta di estensione delle restrizioni è stata messa in discussione anche all’interno dell’Istituto finlandese per la salute e il benessere (THL).”Si pensa che estendere le restrizioni sia un modo per impedire che una possibile nuova variante si diffonda in Finlandia”, ha commentato Mika Salminen, responsabile della sicurezza sanitaria di THL. “Ma è un dato di fatto che non è stato impedito da nessun’altra parte e tutte le varianti precedenti sono arrivate in Finlandia”. Secondo una dichiarazione di Salminen a  YLE, l’esposizione al virus, indipendentemente dal fatto che il vettore lo abbia contratto o meno all’estero, non porterebbe a infezioni diffuse se viene raggiunta la copertura vaccinale mirata dell’80%. I vaccini in uso nel Paese, ha aggiunto, forniscono una solida protezione contro le forme gravi della malattia indipendentemente dalla variante.

L’insoddisfazione degli operatori turistici, specie di quelli in Lapponia, è comprensibile, poiché il settore è stato tra i più danneggiati dalla pandemia, come del resto in molti Paesi.

Nel frattempo l’aeroporto di Helsinki ha istituito una cosiddetta “linea verde” per accelerare il trattamento dei viaggiatori completamente vaccinati in vista del ritorno alla normalità del traffico. Tale soluzione è stato creata per le persone completamente vaccinate, che rappresentano l’80-90 % di tutti i passeggeri e per questi viaggiatori i certificati Covid verranno controllati solo in modo casuale.

Secondo il sindaco di Vantaa, Ritva Viljanen, nel cui territorio si trova lo scalo internazionale, “il cambiamento era necessario per alleviare il caos in aeroporto”, aggiungendo che “ora non ci saranno più enormi situazioni di code”. Analogamente ai transiti verdi, sul tipo dei “nulla da dichiarare” delle autorità doganali, l’uso della linea espressa si basa in gran parte sulla fiducia, sebbene siano sempre possibili controlli a campione. Fino ad ora, i certificati Covid dei passeggeri internazionali sono stati controllati all’aeroporto di Helsinki alla partenza, all’imbarco e di nuovo all’arrivo.

In una dichiarazione della scorsa settimana, l’operatore aeroportuale Finavia aveva affermato che un controllo completo sarebbe diventato impossibile con l’aumento del numero di passeggeri che si prevede raddoppierà entro la fine dell’anno. Le città di Helsinki e Vantaa collaborano con il distretto ospedaliero di Helsinki e Uusimaa (HUS) per creare un modello per i controlli casuali sui passeggeri nel quadro della legislazione vigente. Finavia ha osservato che altrove in Europa la verifica dei certificati Covid è principalmente responsabilità degli operatori di viaggio e che i certificati non vengono più regolarmente controllati alle frontiere. Sempre secondo Finavia “i certificati dei passeggeri in arrivo in aeroporto sono stati, per la maggior parte, già controllati una volta dagli operatori di viaggio e, in ogni caso, la maggior parte ha già una protezione completa con le vaccinazioni”.

Intanto, una buona notizia può consolare chi voglia visitare la casa di babbo Natale a Rovaniemi partendo però dalla Francia: Air France ha deciso di collegare direttamente  il capoluogo  della Lapponia con Parigi nella stagione invernale: previsti due voli settimanali, di mercoledì e sabato, dal 4.12.2021 al 5.3.2022, operati con Airbus A319 da 143 posti.

Petri Vuori, direttore dello sviluppo delle rotte di Finavia, si è detto lieto che “Air France avvii i voli per Rovaniemi. Il nuovo collegamento aumenterà il turismo in Lapponia ed è un segno che i collegamenti aerei si stanno lentamente riprendendo in Finlandia e in Europa” mentre per la Kärkkäinen “il volo di linea Parigi-Rovaniemi è una significativa apertura al mercato post-pandemia ed un catalizzatore per la crescita del turismo internazionale a Rovaniemi e in Lapponia. Rovaniemi, la capitale artica nel Circolo Polare Artico, è già una nota e popolare destinazione magica per i viaggi invernali”.

(Per le foto utilizzate siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti.)