Niinistö: l’Europa tuteli la pace e la sovranità degli stati

Nel discorso di capodanno l'invito a una politica europea più attiva

Sabato scorso, nel suo tradizionale discorso per il nuovo anno, il presidente Sauli Niinistö ha toccato diversi argomenti, ma quello che è sembrato al centro delle sue attenzioni è la tensione ai confini dell’Ucraina che sembra sul punto di aggravarsi.

“Si sono accumulate tensioni anche per quanto riguarda la sicurezza europea. Il cambiamento è stato rapido. Ancora l’estate scorsa, dopo il viaggio in Europa del presidente Biden, la prima causa di preoccupazione sembrava essere la Cina. Dopo che i presidenti Biden e Putin si sono incontrati a Ginevra, si era ipotizzato che gli Stati Uniti e la Russia stessero costruendo linee di comunicazione. L’ospite ben educato, l’Europa, stava principalmente ad ascoltare”, ha detto Niinistö, mentre ora la sensazione è diversa. “Gli ultimatum che la Russia ha dato agli Stati Uniti e alla NATO a dicembre riguardano l’Europa: confliggono con l’ordine di sicurezza europeo. L’uguaglianza sovrana di tutti gli Stati è il principio fondamentale che tutti dovrebbero rispettare”, aggiungendo che, in definitiva, la pazienza, la responsabilità e il dialogo sono le uniche strade da percorrere, e che non è possibile costruire un futuro sostenibile brandendo minacce, con l’uso della forza armata o altri tipi di violenza. Di conseguenza, la risposta alle richieste russe è stata l’offerta di dialogo, ha affermato Niinistö, aggiungendo che anche la Finlandia, da parte sua, ha compiuto sforzi per promuovere e continuare il dialogo e che “bisogna però stare attenti alle cose di cui si parla e con chi lo si fa. Molti europei si sono chiesti, e non per la prima volta: stiamo discutendo senza essere coinvolti? Anche se la sfida è stata presentata agli Stati Uniti e alla NATO, in questa situazione l’Europa non può semplicemente ascoltare”.

La sovranità di diversi Stati membri, ed anche di Svezia e Finlandia, è stata messa in discussione dall’esterno dell’Unione, ha affermato il presidente, il “che rende l’UE una parte coinvolta. L’Unione non deve accontentarsi del solo ruolo di coordinatore tecnico delle sanzioni”.

Putin e Niinistö a Helsinki nel 2019

“Le tensioni internazionali preoccupano anche molti finlandesi. La sicurezza europea coinvolge anche la sicurezza finlandese. In una società aperta c’è sempre spazio per discussioni e opinioni diverse, non importa se riguardano i pericoli della situazione o i modi per proteggerci da essi”, ha aggiunto, precisando che, quando si tratta della Finlandia, la situazione è chiara: la linea di politica estera e di sicurezza del Paese rimane stabile. “La sicurezza nazionale, l’autodeterminazione e il margine di manovra sono importanti tanto per le piccole nazioni quanto per quelle grandi. Mentre ci prendiamo cura di questi principi base, stiamo anche salvaguardando lo status internazionale della Finlandia.  Lo spazio di manovra e la libertà di scelta della Finlandia includono anche la possibilità di un allineamento militare e la richiesta di aderire alla NATO, qualora lo decidessimo noi stessi. L’attività della Nato è la cosiddetta politica della Porta Aperta, la cui prosecuzione è stata più volte confermata alla Finlandia, anche pubblicamente”, ha affermato il Presidente.

Citando i recenti colloqui tra Biden e Putin, ha commentato: “potremmo essere un po’ più saggi a metà gennaio, quando vedremo cosa seguirà dai contatti negoziali tra Russia, Stati Uniti e NATO. Per la Finlandia è importante che anche l’OSCE sia coinvolta in questa serie di incontri”.

All’inizio del suo discorso, il Presidente aveva affermato che durante lo scorso anno ci sono stati accesi dibattiti in Finlandia sulla pandemia mentre attualmente, e giustamente, la politica di sicurezza sta emergendo come argomento di discussione. “Sta per iniziare il terzo anno della pandemia di coronavirus. La malattia si è rivelata un avversario persistente e astuto. È stato difficile tenere il passo con la rapida diffusione della pandemia. Ed è stato impossibile anticiparlo” notando come gli specialisti nei vari campi della scienza e della sanità hanno condiviso le loro competenze in tutto il mondo e che i governi dovrebbero anche rafforzare la loro cooperazione in modo che questa piaga possa essere sconfitta insieme.

Nel suo intervento, Il Presidente non ha mancato di citare le problematiche connesse al  cambiamento climatico e al futuro dei giovani.

(Foto del titolo di Matti Porre – Presidenza della Repubblica)