Tra Finlandia e Russia transiti in crescendo e critiche in aumento

La Russia potrebbe reagire molto negativamente se la Finlandia interromperà o limiterà il rilascio di visti turistici ai cittadini russi, secondo quanto dichiarato dal segretario stampa del Cremlino Dmitry Peskov. Il portavoce ha fatto questi commenti durante una conferenza stampa virtuale martedì 26, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax.

Dmitry Peskov

“La Russia reagirebbe ovviamente in modo molto negativo a questa situazione”, ha dichiarato, sottolineando che la Finlandia non ha ancora introdotto restrizioni sui turisti russi, aggiungendo di sperare che questa situazione continui. “Tutte le azioni di questo tipo contro i cittadini russi richiedono contromisure ed una risposta: questo dovrebbe essere comprensibile e atteso”, ha detto Peskov. Le sue dichiarazioni hanno fatto seguito alla notizia del crescente sostegno in Finlandia al divieto di rilasciare nuovi visti turistici per i cittadini russi a causa dell’attacco del Paese all’Ucraina.

Un sondaggio dell’agenzia di stampa STT pubblicato lunedì scorso ha rilevato un forte sostegno tra le maggiori delegazioni parlamentari finlandesi per un blocco dei visti turistici per i russi. Sempre martedì, il primo ministro finlandese ad interim Aki Lindén (SDP) ha dichiarato di essere favorevole ad un inasprimento dei visti per i turisti russi.

Aki Lindén

I passaggi di frontiera fra Finlandia e Russia sono ripresi: circa una settimana fa, la Russia aveva eliminato le restrizioni Covid e sono stati segnalati numeri crescenti di attraversamenti di frontiera. Secondo la guardia di frontiera finlandese, quattro su cinque che attraversano il confine sono cittadini russi e il resto sono cittadini finlandesi. Sono stati registrati transiti di persone anche di altre nazionalità, principalmente ucraine, svedesi e tedesche. Inoltre, la guardia di frontiera ha notato che le persone residenti in Finlandia e che vanno in Russia per fare il pieno di benzina più a buon mercato sono in numero inferiore a quanto inizialmente previsto. Peraltro i transiti di frontiera sono ancora in calo rispetto al 2012-2017, quando attraversavano il confine fino a 30.000 persone al giorno. Durante la pandemia, sono stati registrati dai 1.000 ai 2.000 attraversamenti al giorno ai valichi di frontiera del sud-est della Finlandia.    

Auto in coda alla frontiera sud-orientale di Nuijamaa

Intanto il numero di domande di visto completate da russi per venire in Finlandia è aumentato, con oltre 50.000 domande inviate quest’anno. Secondo il Consolato generale finlandese a San Pietroburgo, il numero di domande è aumentato costantemente dall’ottobre 2021, quando le restrizioni Covid sono state allentate e più persone hanno potuto richiedere il visto. Le restrizioni significavano che solo coloro che appartenevano a determinati gruppi, come quelli con famiglia o beni immobili in Finlandia, potevano richiedere il visto durante quella fase. Il consolato ha verificato che il numero di domande di visto ricevute a giugno e all’inizio di luglio è aumentato di circa il 10% e il più popolare è il visto turistico precisando che è difficile prevedere l’impatto della revoca completa delle restrizioni all’ingresso sul numero delle domande di visto, ma è previsto un leggero aumento.

Le domande di visto vengono presentate al Centro di richiesta visti per la Finlandia a San Pietroburgo, che attualmente serve i clienti solo su appuntamento. Allo stato, i prossimi appuntamenti disponibili per i visti sono ad agosto con l’obiettivo di elaborare le domande entro 10 giorni.

(Foto del titolo Karjalan Sanomat. Per le foto utilizzate siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)