Alvar Aalto in Italia: a Riola compie 40 anni

E’ in programma  a Milano MDFF dal 25 al 28 ottobre, presso Anteo Palazzo del Cinema, il Milano Design Film Festival, un festival  giunto alla sua sesta edizione. Una rassegna di documentari, biografie, storie che portano sul grande schermo il tema del progetto e si propone di fornire al pubblico gli strumenti per interiorizzare il percorso creativo in senso lato. Per gli appassionati di architettura, è in programma Non abbiamo sete di scenografie. La lunga storia della chiesa di Alvar Aalto a Riola di Mara Corradi e Roberto Ronchi, un documentario realizzato grazie al contributo di Marazzi. Un’opera che finalmente riporta all’attenzione del pubblico e degli studiosi un’opera “italiana” di Aalto.

La Chiesa di Santa Maria Assunta a Riola di Vergato, in provincia di Bologna, pur essendo l’unica opera italiana di uno dei più grandi maestri del Movimento Moderno, l’architetto finlandese Alvar Aalto, è rimasta quasi sconosciuta ai più per quarant’anni. E risulta inspiegabilmente poco nota anche agli addetti ai lavori.

La storia che ha alle spalle è interessante. Nel 1965 il Cardinale Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna, incontra Alvar Aalto e gli commissiona il progetto di una chiesa per la sua diocesi. Il grande architetto finlandese accetta. Da quel momento passano dieci anni prima che il cantiere della chiesa di Santa Maria Assunta a Riola veda la luce. Anni in cui la storia dell’architettura moderna si intreccia alle vicende del Concilio Vaticano II. Le lotte politiche a Bologna fanno da sfondo alle volontà di una piccola comunità dell’Appennino.

Roberto Ronchi, regista, e Mara Corradi, giornalista di architettura, hanno scoperto la complessa storia della costruzione di questo prezioso monumento e si sono gettati nelle ricerche di archivio e nelle interviste dei testimoni come l’architetto Giuliano Gresleri, all’epoca dei fatti membro dell’Ufficio Nuove Chiese istituito da Lercaro nell’arcidiocesi di Bologna, ma anche i riolesi stessi che vissero le vicende in prima persona.

Il documentario, della durata di un’ora, va alla scoperta di questa preziosa opera e racconta l’interessante vicenda che portò alla sua edificazione, e all’inaugurazione del giugno 1978, evento di cui quest’anno si celebra il quarantennale.

Piazza Venticinque Aprile, 8,

20121 Milano

Venerdì 26 ottobre ore 20.45 presso Anteo Palazzo del Cinema (sala Astoria)
e sabato 27 ottobre ore 19.15 (sala Abanella)

https://www.milanodesignfilmfestival.com/non-abbiamo-sete-di-scenografie/?fbclid=IwAR3nWgAzoldHPdHuUbJRZZIp4XO3iY-JxTZ33FFqy40-al5g1_nvYB4EcTQ

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La Rondine – 25.10.2018