Avete presente quegli argomenti e quei temi che vi fanno drizzare le orecchie ogni volta che ne sentite parlare e che praticamente vi costringono ad infilarvi in un discorso, che fino a poco prima magari stavate solo ascoltando, per dire la vostra? Del tipo che sentite qualcuno dire qualcosa e pensate “No, aspetta, qua devo assolutamente intervenire”? Anni fa, un ragazzo americano che era nella mia classe di svedese disse alla professoressa, finlandese di madrelingua svedese, che era davvero un peccato che il finlandese fosse diventato la prima lingua nazionale in Finlandia e che se lo svedese fosse rimasto l’idioma più parlato qui, come una volta (ebbene sì, ora ci arriviamo), sarebbe stato tutto molto più semplice per tutti gli stranieri che fanno fatica a imparare il finlandese. È indubbiamente vero che molti stranieri si buttano sullo svedese, seconda lingua nazionale ufficiale in Finlandia, perché è una lingua germanica che a livello grammaticale si presenta come più accessibile, specialmente per i madrelingua inglesi o tedeschi (non a caso inglese e tedesco appartengono allo stesso ceppo linguistico dello svedese); è anche vero che ‘sto tizio avrà buttato questa frase così senza pensarci e probabilmente pure per scherzo, ma a me partì comunque l’embolo.