Secondo una analisi previsionale svolta dal Ministero finlandese dell’Economia e del Lavoro, la spesa turistica in Finlandia diminuirà del 40-50% nel 2021. Se la domanda iniziasse ad aumentare alla fine dell’estate, si stima che la spesa totale si ridurrebbe di circa il 40%, per oltre 6 miliardi di euro. Se, tuttavia, la domanda iniziasse a riprendersi solo nella stagione invernale del 2021-2022, la spesa totale diminuirebbe di circa il 50%, ovvero di circa 8 miliardi di euro.
Il Ministero, in collaborazione con Visit Finland, Statistics Finland, l’Associazione finlandese per l’ospitalità MaRa e l’Associazione degli agenti di viaggio finlandesi SMAL ha preparato una stima ufficiale dello sviluppo della domanda turistica che ha utilizzato i dati del 2019 a fini di confronto.
La domanda turistica, ovvero l’importo speso dai turisti finlandesi e stranieri in Finlandia, è ammontata a circa 16,1 miliardi di EUR nel 2019. Secondo le stime, la domanda non raggiungerà il livello del 2019 prima del 2023. La ripresa della domanda turistica, in particolare in entrata e quella in uscita sarà significativamente più lenta della domanda di turismo interno.
Il settore turistico deve inoltre prepararsi a uno scenario in cui la domanda rimarrà al di sotto delle cifre del 2019 per un periodo più lungo. Le restrizioni ai viaggi possono rallentare la ripresa del turismo.
La crisi pandemica ridurrà nel 2021 la spesa dei turisti stranieri di quasi l’80%, ovvero pari a 3,8-4,2 miliardi di euro. Ciò rappresenta una percentuale significativa delle esportazioni di servizi della Finlandia, di cui il turismo ha registrato una quota del 16% negli anni precedenti, facendo del turismo il terzo settore più importante di tali esportazioni. Negli ultimi anni, le esportazioni turistiche hanno mostrato una forte crescita; tali Le esportazioni si riferiscono al denaro rimasto in Finlandia dalla spesa dei turisti stranieri.
La spesa dei turisti finlandesi in Finlandia per i servizi relativi ai viaggi all’estero diminuirà di circa l’80%, ovvero di 1,8–2 miliardi di euro. Prima della crisi, i viaggi all’estero rappresentavano circa il 15% della domanda totale di viaggi e turismo, ma quest’anno scenderà al 5%. Tale spesa consiste in gran parte in servizi forniti da compagnie aeree e di navigazione nazionali ed agenzie di viaggio.
Si stima che il turismo interno diminuirà dell’8–18% o di circa 0,7–1,6 miliardi di euro nel 2021. Prima della crisi, il turismo interno rappresentava quasi il 55% della domanda totale di turismo della Finlandia; quest’anno la percentuale salirà all’82-86%. La domanda di turismo interno sostiene il flusso di cassa di base di molte aziende turistiche e reagisce rapidamente all’inasprimento e all’allentamento delle restrizioni. La mancanza di viaggi legati al lavoro rallenta la crescita della domanda turistica interna.
Il trasporto di passeggeri, in particolare i viaggi aerei e marittimi, rappresenta la maggiore riduzione della domanda turistica (2,7–3,1 miliardi di euro) misurata in euro.
Le stime non prevedono una valutazione della ripresa regionale della domanda turistica e quelle dello sviluppo futuro si basano su studi e valutazioni internazionali e nazionali e sugli effetti della pandemia sul settore turistico. Le analisi sono state proporzionate alle cifre fornite dai conti del turismo elaborati dall’istituto finlandese di statistica e da Visit Finland.
Le stime si basano sulla situazione al 10 marzo 2021, saranno aggiornate regolarmente e verranno utilizzate per pianificare misure di stimolo per il settore turistico. La previsione pubblicata ora riguarda gli anni 2021-2022. Il 22 febbraio 2021.
Gli operatori turistici hanno pubblicato la loro valutazione dello sviluppo del settore nel 2020 in base alla quale la pandemia ha ridotto la spesa turistica di oltre il 40% in Finlandia nel 2020.
La domanda turistica riflette la quantità di denaro che i turisti spendono per l’acquisto di prodotti e servizi durante l’anno, e quella totale di turismo include la spesa dei turisti finlandesi e stranieri in Finlandia.