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Il Fondo Monetario Internazionale elogia la Finlandia per la gestione della crisi pandemica

IUna delegazione del FMI guidata da Wojciech Maliszewski ha recentemente concluso una missione  in Finlandia per valutare la ripresa economica del Paese durante la pandemia e verificare prospettive sulla crescita a medio e lungo termine.

Maliszewski ha presentato ad Helsinki la valutazione della delegazione sull’economia finlandese.

“L’economia della Finlandia si è comportata eccezionalmente bene durante la pandemia”, ha detto in un’intervista a Yle. Secondo il FMI, la Finlandia ha subito una delle recessioni economiche più lievi in ​​Europa nel 2020.

In una sintesi) dei suoi risultati preliminari sullo stato dell’economia, la delegazione del FMI ha affermato che l’efficace strategia del Paese per contenere la pandemia, unita ad un’adeguata politica fiscale, ha consentito di sperimentare una diminuzione relativamente bassa dell’attività economica.

Secondo l’istituzione finanziaria, il deficit fiscale della Finlandia in relazione al suo PIL dovrebbe rimanere dell’1% più alto nel medio termine rispetto a prima della pandemia nel 2022, attribuendo  questa ripresa economica all’aumento della domanda interna ed all’incremento della spesa discrezionale.

Tuttavia, nonostante la crescita prevista il FMI raccomanda alla Finlandia di tornare ad un quadro di spesa a medio termine per garantire risparmi fiscali, ridurre il debito pubblico e mitigare i rischi economici legati alla pandemia, precisando che non vi sono ragioni  di preoccupazione immediata.

“Non siamo preoccupati per i pericoli del debito nel prossimo futuro. La Finlandia ha ancora un certo margine di manovra se è necessario un maggiore sostegno economico per affrontare la pandemia”, ha affermato.

Il FMI ​​raccomanda inoltre che la Finlandia utilizzi una revisione della spesa per ampliare la base imponibile e migliorare l’efficienza della spesa pubblica, il che la aiuterebbe a raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi climatici ed ad aumentare la credibilità della politica fiscale.

Nella finanziaria per il 2022, il governo aveva annunciato che avrebbe superato i limiti di spesa imposti nel 2019 all’inizio di questa legislatura. Il FMI vuole un ritorno a quelle regole, ma non per pochi anni.

“Sarebbe positivo per la credibilità se il paese tornasse ai quadri di spesa pre-pandemia nel 2025 o 2026”, ha aggiunto Maliszewski, osservando che la Finlandia dovrebbe mirare a spostare il debito pubblico verso una tendenza al ribasso.

Secondo le stime del FMI, il debito pubblico della Finlandia dovrebbe raggiungere oltre il 70 per cento del suo PIL entro la fine del 2021, mentre si prevede che il PIL cresca di circa il 3 per cento nel 2021 e del 2 per cento nel 2022. L’istituzione ha modificato la sua definizione di sostenibilità del debito a causa dell’aumento globale del debito pubblico durante la pandemia.

La Finlandia ha aderito al FMI il 14 gennaio 1948.

Al seguente link, la dichiarazione conclusiva della delegazione FMI (in inglese):

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