Il Padiglione della Finlandia presenta la mostra di The Dry Collective “Huussi, Imagining the future history of sanitation” alla Biennale Architettura 2023 di Venezia. La mostra si occupa dell’architettura della circolazione dell’acqua e dei nutrienti e mette in discussione la soluzione sanitaria che diamo per scontata, la toilette ad acqua. La mostra Huussi, prodotta da Archinfo – Centro informazioni per l’architettura finlandese, rivaluta criticamente il nostro sistema igienico-sanitario in un momento in cui la sufficienza dell’acqua potabile e della produzione alimentare è un problema globale. “Il tema della mostra ospitata nel Padiglione della Finlandia è molto attuale. Secondo Lesley Lokko, curatrice responsabile della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia di quest’anno, gli architetti hanno la capacità di presentare idee ambiziose e creative che ci aiutano immaginare un futuro condiviso più giusto e ottimista. Questo racchiude anche il contenuto della mostra progettata da The Dry Collective: “gli architetti possono trovare insieme soluzioni ai problemi globali, e in questo modo l’architettura può servire la società”, afferma Katarina Siltavuori, direttrice di Archinfo e commissario della mostra, che attinge al patrimonio culturale finlandese: ‘huussi’ è la parola finlandese per latrina, una toilette compostante comunemente usata dai finlandesi, in particolare negli ambienti rurali e nei cottage estivi.
“È naturale per gli architetti finlandesi sollevare l’argomento, aprire una discussione in ambito internazionale e sfidare la professione in un momento in cui dobbiamo cercare attivamente soluzioni più sostenibili in tutti gli ambiti della società. La mostra sottolinea il ruolo degli architetti in trovare soluzioni alle questioni sociali e difensori dell’interesse comune e dell’ambiente”, afferma Arja Renell, curatrice della mostra Huussi. Le attuali abitudini di consumo combinate con la crescita della popolazione e il cambiamento climatico hanno portato a carenze idriche in tutto il mondo, anche in Europa. Ciò è stato chiaramente visibile, ad esempio, nel prosciugamento dei fiumi Reno e Po nell’estate del 2022 e, secondo il governo britannico, la mancanza di acqua è già una minaccia per la nostra esistenza. La mostra nel Padiglione Aalto interroga se sia ancora giustificato utilizzare il 30 percento della nostra acqua per eliminare gli escrementi.
Un’infrastruttura basata su una toilette con sciacquone spreca anche i nutrienti necessari per la produzione alimentare. Dalla fine del XIX secolo l’agricoltura utilizza principalmente fertilizzanti chimici, la cui produzione distrugge la natura e inquina corsi d’acqua e falde acquifere. La produzione di fertilizzanti a base di azoto provoca enormi emissioni di gas serra e la produzione di fertilizzanti al fosforo si basa sull’industria mineraria, che provoca danni permanenti all’ambiente. I fertilizzanti chimici distruggono anche il microbioma del suolo e alla fine portano all’impoverimento dei terreni agricoli. Gran parte dei nutrienti contenuti nelle feci, in particolare azoto e fosforo, si perdono nei processi chimici di trattamento delle acque reflue o finiscono nei corsi d’acqua dove i nutrienti provocano l’eutrofizzazione.
La mostra, che prevede un utilizzo più ampio delle soluzioni di toilette a secco, evidenzia, oltre al risparmio idrico, come, se opportunamente separati e compostati, i nutrienti nelle feci possono essere efficacemente riciclati e restituiti alla produzione alimentare. “Huussi, la dependance, serve come una sorta di simpatica introduzione all’argomento, le cui vere sfide sono su scala urbana”, afferma la curatrice Arja Renell. “Diversi esperimenti sono già stati fatti in Europa con diversi sistemi che consumano molta meno acqua. Portiamo in primo piano la portata del problema del consumo di acqua e la quantità di nutrienti sprecati nell’attuale infrastruttura sanitaria. Vogliamo che la mostra funzioni come un’apertura al confronto su un tema importante che non è stato ancora visibilmente messo in discussione nella progettazione dell’ambiente costruito. Riteniamo inoltre importante non iniziare a presentare le toilette a secco come una soluzione solo ad altri paesi, ma dobbiamo impegnarci anche per correggere i nostri metodi operativi”, afferma Arja Renell.
La mostra è realizzata dal gruppo di lavoro The Dry Collective che, oltre all’architetto e artista Arja Renell (FI), comprende gli architetti Emmi Keskisarja (FI), Barbara Motta (IT), Eero Renell (FI) e Janne Teräsvirta (FI ) e il grafico Antero Jokinen (FI). L’idea espositiva è stata selezionata attraverso un bando pubblico.
GIARDINI CASTELLO – PADIGLIONE FINLANDESE ALVAR AALTO
Fondamenta dell’Arsenale
20/05/2023 – 26/11/2023
(Foto del titolo: The Dry Collective, Pertti Nisonen – Archinfo)