Nell’ambito della Fiera del libro di Turku, il 30 settembre è stato organizzato un seminario sulla traduzione poetica, che ha riunito un buon numero di amanti della poesia e appassionati di traduzione. Tra i partecipanti, i poeti finlandesi Risto Oikarinen e Jouni Inkala, i quali hanno letto delle poesie dalle loro raccolte più recenti. Ospite internazionale, la pluripremiata scrittrice lituana Ramunė Brundzaitė, considerata la voce poetica della sua generazione.
Le prove di traduzione si sono svolte sotto la guida di Tommi Parkko, il quale è venuto in aiuto dei partecipanti, svolgendo i nodi più ostici dei testi. Le consultazioni con gli autori, poi, hanno consentito versioni traduttive più informate. Durante questo incontro, organizzato da Vilja-Tuulia Huotarinen, ho avuto la conferma di come in poesia il concetto di ownership (non col significato di possesso o proprietà, in quanto, come diceva Troisi, “la poesia non è di chi la scrive, ma di chi la legge”) sia molto vicino al significato acquisito nel mondo della finanza, vale a dire “il senso di responsabilità oggettiva all’interno di un progetto che migliori la qualità della vita dei soggetti che vi partecipano”.
Che poi è la vera missione del testo poetico. A seguire, presentiamo la traduzione inglese di una poesia di Ramunė Brundzaitė, nella traduzione di Rimas Užgiris, e due testi, tradotti in italiano da Antonio Parente, di Inkala e Oikarinen.
Jouni Inkala
STIGMA
I postumi del parto
sorprese insaziabili:
la vista che continua a estendersi per chilometri
In maggior misura il più
con persistenza superiore al meno
L’ardimento che pervade l’essere umano.
Al mistico fu concessa una volta
una rivelazione celestiale
da cui ne scaturì un’altra
– secondo le sue stesse parole –
già tra
vent’anni.
Presente è la speranza
silente, come sempre.
Sulle sue labbra
ne leggiamo il volere.
I passeri cercano riparo
nel cespuglio di biancospino
come il santo
nella parola di Dio.
(dalla raccolta Geenihymni, Inno genetico, 2023. Trad. di A. Parente)
Risto Oikarinen
CAPELLI
Senza campo
fin sotto l’acero
riponi il cellulare in borsa
per prendere il blocchetto
un afide in caduta sulla pagina vuota
qualcuno si ferma al tumulo e sfila i guanti
I versi sono capelli, capelli
andane di dolore
(dalla raccolta Kiitos tästä yöstä, Grazie per questa notte, 2023. Trad. di A. Parente)
Ramunė Brundzaitė
BY THE BERNARDINES
for Olga
grasses shoot through hands, airplanes into shoulder blades,
a host of hosts
we sit, the two of us
encircled
by gravestones like the crossed arms
of austere monks
under a cowl of sky –
the Bernardines
duchess, is it far to Petushki?
beyond the river, down Polotsk Street
by Saint Anne’s lurking Gothic skeletons
and all those saints
only that!
or a few burning shots
somewhere, a bonfire.
in brackets –
our histories
slink by
like a snail on a leaf
leaving a trail of ooze
a river
the snail a paintbrush
the snail a pen
slow ly, slowly –
word by word, stroke by stroke,
the windfall fruit, the melting wax of chestnut trees –
the chronicles of Vilnius, advances, retreats,
lay out our history’s trail of ooze
(Traduzione in inglese di Rimas Užgiris)
(Foto del titolo da 15.lt)