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Elezioni locali in Finlandia: avanti tutta SDP

Domenica in Finlandia si sono tenute le elezioni comunali e regionali, con esiti abbastanza sorprendenti, per quanto non del tutto imprevisti: si attendeva infatti un cambiamento notevole rispetto ai risultati delle elezioni politiche. Malumori diffusi per la gestione dell’economia, per i tagli alla spesa sociale e la crisi del sistema sanitario, lasciavano prevedere un cambiamento di rotta.

Adesso i maggiori vincitori sono stati il Partito Socialdemocratico (SDP) e il Partito di Centro. L’SDP ha migliorato il suo risultato rispetto alle precedenti elezioni regionali di 3,3 punti percentuali e rispetto alle elezioni comunali di 5,5 punti. Il Partito di Centro è cresciuto alle comunali di due punti percentuali e alle regionali di un punto. Il Partito di Coalizione Nazionale (Kokoomus), quello del Primo Ministro, è diminuito nelle elezioni regionali di poco meno di due punti percentuali, mentre nelle elezioni comunali il partito ha ottenuto lo stesso risultato di quattro anni fa. Crescite notevoli hanno registrato l’Alleanza di Sinistra e i Verdi, entrambi migliorando i risultati nelle elezioni regionali.

I veri sconfitti sono stati i Perussuomalaiset, che hanno subito una batosta pesante. Il partner di governo, con il Ministro delle Finanze, ha perso quasi 7 punti percentuali nelle elezioni comunali e 3,3 punti percentuali nelle elezioni regionali. Il partito non è risultato vincitore in nessuna regione né in alcun comune. Ciò nonostante la segretaria del partito, Riikka Purra, ha dichiarato domenica che nella linea del partito non c’è “nulla di sbagliato e nulla da correggere”. Secondo il vicesegretario Sebastian Tynkkynen, domenica la Finlandia è stata travolta da “un’onda rossa”. Ha poi dichiarato la segretaria Purra: “Certo, adesso si può e si deve essere ‘incazzati’ (vituttaa), ma ci riprenderemo: fortunatamente mancano quasi due anni alle prossime elezioni.” Sul risultato hanno pesato certamente la responsabilità di governo, in particolare la gestione dell’economia e i tagli sociali.

Nella capitale il Kokoomus è emerso come il partito più grande dopo un finale al cardiopalma. Il Partito di Coalizione Nazionale continua la sua marcia trionfale a Helsinki, dove ha vinto per oltre 30 anni. Domenica sera, l’SDP e il Kokoomus sono stati testa a testa fino all’ultimo, ma alla fine la vittoria è andata al Kokoomus con un margine molto ridotto. Grazie al risultato elettorale, Daniel Sazonov diventerà sindaco di Helsinki, a meno di sorprese nei negoziati tra i partiti. Sazonov ha battuto di misura Eveliina Heinäluoma (SDP). A Tampere e Turku, i sindaci passeranno dal Kokoomus all’SDP.

Il numero di voti più alto l’ha preso Eveliina Heinäluoma, candidata sindaco dell’SDP a Helsinki, che ha ricevuto oltre 18.800 voti. Il più votato nelle elezioni regionali è invece il deputato del Partito Popolare Svedese (RKP/SPP) Henrik Wickström, che ha ottenuto oltre 7.400 voti nella regione di Länsi-Uusimaa (Uusimaa Occidentale).

Notevole l’aumento del sostegno nelle elezioni comunali e regionali per il Partito di Centro, presieduto da Antti Kaikkonen: “Il Centro è tornato!” ha urlato Kaikkonen alla folla dei simpatizzanti. Risultato non sorprendente, va detto, perché il Partito di Centro, radicato nelle province di antica tradizione agricola e forestale, ha sempre registrato risultati migliori nelle elezioni locali dove fa leva su uno stretto rapporto con gli elettori sul territorio.

Un dato interessante è l’aumento dei consiglieri figli di immigrati nella regione della capitale. A Helsinki, Espoo e Vantaa, un numero maggiore di consiglieri con quest’origine avrà posto nei consigli comunali. Il cambiamento è notevole soprattutto a Vantaa: nel futuro consiglio comunale, circa un rappresentante su sette sarà immigrato di origine, e molti di loro sono nuovi consiglieri.

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