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Primo maggio: il battesimo del “teekkari”

Ogni anno, il 1° maggio, si svolge il battesimo degli studenti di facoltà tecniche nelle principali città universitarie finlandesi. Qui voglio documentare la cerimonia tenutasi a Turku, sulle rive (e nelle acque) del fiume Aura, alla quale ho partecipato personalmente. Conosciuta come “teekkarikaste”, questa cerimonia rappresenta il passaggio simbolico dallo status di matricola a quello di vero e proprio “teekkari”, ovvero membro a pieno titolo della comunità universitaria di indirizzo tecnico.

Elemento centrale di questa tradizione, forse persino più rilevante del battesimo stesso, è l’assegnazione del cappello tipico dei teekkari (teekkarilakki), un berretto particolare caratterizzato da un cordoncino nero. La consegna di questo copricapo avviene il giorno precedente, il 30 aprile e, nel caso di Turku, la cerimonia si è svolta sulle scale del Duomo cittadino.

Tuttavia, ottenere questo cappello non è così semplice, in quanto non può essere semplicemente acquistato; gli studenti devono infatti completare il cosiddetto “Fuksipassi”, il passaporto delle matricole, una serie di attività accademiche e sociali pensate per favorire l’integrazione nella vita universitaria. Tra queste attività ci sono la partecipazione a eventi organizzati dalle varie kilta (le associazioni studentesche delle facoltà tecniche), il conseguimento di crediti formativi e l’organizzazione di eventi per i propri colleghi. Inoltre, è obbligatoria la partecipazione, il 29 aprile, all’eldprowet, una tradizionale prova goliardica di origine svedese composta da sfide, canti e giochi, che richiama le radici storiche della comunità studentesca tecnica finlandese. Nel corso di otto ore circa, le matricole avranno l’opportunità di conoscere più da vicino le varie associazioni studentesche di Turku, visitandone i luoghi tradizionali con il supporto anche degli studenti più anziani.

La cerimonia vera e propria del battesimo, come anticipato, si svolge la mattina del 1° maggio. Dopo aver ricevuto il cappello il giorno precedente, gli studenti selezionati, rigorosamente del primo anno, si radunano in piccoli gruppi, composti al massimo da otto persone, entrano in un cesto sollevato da una gru e vengono immersi tre volte nelle fredde acque del fiume Aura (quest’anno la temperatura era intorno ai 5 gradi). Questo momento costituisce il battesimo simbolico che li consacra come veri membri della comunità dei teekkari. Prima dell’immersione, i partecipanti ricevono precise istruzioni riguardanti le procedure di sicurezza, come l’obbligo di indossare scarpe adatte all’acqua. Non tutte le matricole partecipano al battesimo, che rimane comunque un evento facoltativo, sebbene sia considerato un grande onore.

La cerimonia è aperta al pubblico, e infatti lungo le rive del fiume si radunano ogni anno familiari, amici e curiosi, che assistono al battesimo e applaudono con entusiasmo alle varie immersioni. Alla conclusione di ogni singola immersione, dopo la rituale foto del gruppo neobattezzato, gli studenti si recano in appositi tendoni dove possono asciugarsi e rivestirsi.

Più che una semplice tradizione, il battesimo dei teekkari rappresenta un rito di passaggio che crea e rafforza il legame tra le diverse generazioni di studenti tecnici. Anche il cappello, in questo contesto, non può essere visto semplicemente come un accessorio, ma come il simbolo di appartenenza alla comunità studentesca. A differenza del normale berretto studentesco (ylioppilaslakki), quello dei teekkari può essere indossato dal 30 aprile al 30 settembre.

 

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