Un ponte tra istituzioni per salvare e promuovere le lingue Sámi. È questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto lo scorso 3 settembre a Ivalo tra i rappresentanti del comune di Inari, il più vasto della Finlandia, e del Parlamento consultivo Sámi, il Sámediggi. Al centro della discussione, la garanzia di finanziamenti stabili per l’educazione e l’insegnamento delle lingue Sámi nella prima infanzia. La collaborazione, avviata già nel 2023, si rende sempre più stretta e necessaria, soprattutto in vista dei cambiamenti nei finanziamenti statali che potrebbero avere un impatto sui servizi educativi. In un comune, come quello di Inari, dove convivono ufficialmente ben tre delle lingue Sámi parlate in Finlandia (Sámi di Inari, Sámi Skolt e Sámi settentrionale), la questione è di cruciale importanza per la sopravvivenza stessa di queste tradizioni. L’incontro ha ribadito che solo con risorse adeguate e una cooperazione a lungo termine si può garantire la vitalità del patrimonio linguistico locale.
“È essenziale che Parlamento Sámi e il comune di Inari lavorino insieme regolarmente e in modo trasparente,” ha affermato il sindaco di Inari, Tommi Kasurinen. “D’ora in avanti è fondamentale unire le forze per assicurare i fondi statali necessari per l’educazione della prima infanzia, l’istruzione di base e altri servizi nei comuni della regione Sámi.”
Sulla stessa linea il primo vicepresidente del Parlamento Sámi, Leo Aikio, che ha sottolineato il ruolo cruciale dei comuni nella tutela dei diritti del popolo Sami. “Sono felice che il comune di Inari condivida la nostra volontà di sviluppare le attività e rafforzare questa collaborazione,” ha aggiunto Aikio. Durante l’incontro non si è parlato solo di istruzione. Le due delegazioni hanno affrontato anche temi importanti come l’uso del suolo, le questioni legate al benessere della popolazione e i mezzi di sussistenza. Un altro punto chiave all’ordine del giorno è stato il progetto di ristrutturazione della Pokan tie, la strada regionale che connette Inari e Kittilä, un’opera vitale per la mobilità e lo sviluppo della zona. L’impegno congiunto a proseguire gli incontri e a rafforzare la collaborazione è un segnale positivo per il futuro del popolo Sámi e delle sue tradizioni, dimostrando che la tutela della cultura passa anche e soprattutto attraverso l’impegno concreto delle istituzioni.
Val la pena ricordare che quello Sámi è l’unico popolo indigeno riconosciuto nell’Unione Europea; il suo status è sancito dalla Costituzione finlandese.