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Scuse ufficiali della Finlandia al popolo Sámi

Il Primo Ministro finlandese Petteri Orpo ha dichiarato che lo Stato deve porgere delle scuse formali al popolo indigeno Sámi. La dichiarazione segue la pubblicazione del rapporto finale della Commissione per la Verità e la Riconciliazione sulle Questioni Sámi, un documento che denuncia decenni di politiche assimilative e discriminazione sistematica, attuate in maniera significativa fino agli anni Settanta. Il rapporto, consegnato qualche giorno fa al governo, raccoglie le testimonianze di circa 400 cittadini Sámi e delinea le ingiustizie storiche subite, tra cui la soppressione linguistica, l’emarginazione culturale e lo sfollamento dalle terre ancestrali. Il documento contiene 68 proposte per riparare i danni causati. “Lo Stato dovrebbe scusarsi,” ha affermato Orpo. “Ma le scuse devono essere ampie e dignitose. Un gruppo parlamentare con la rappresentanza di tutti i partiti stabilirà come e quando ciò sarà fatto.”

Le ferite dell’assimilazione forzata

Istituita nel 2021, la Commissione ha evidenziato come, ad esempio, il sistema dei convitti sia stato uno strumento chiave di assimilazione, attivo soprattutto nelle decadi passate. Come spiegato dalla presidente della Commissione, Hannele Pokka, i bambini venivano separati dalle famiglie, puniti se parlavano le lingue Sámi e istruiti unicamente secondo i valori finlandesi, privandoli della loro identità culturale.

Katja Gauriloff

Un esempio visivo di tali politiche assimilative è offerto dal bel fiilm in lingua Skolt Sámi di Katja Gauriloff “Je’Vida”, presentato nel 2023 alla Festa del Cinema di Roma.

“Questi traumi persistono,” ha sottolineato Pokka. Le politiche assimilative hanno interrotto la trasmissione linguistica e minato le pratiche tradizionali come l’allevamento di renne e la pesca fluviale. Il rapporto critica anche l’impatto di attività economiche come il disboscamento, l’estrazione mineraria e lke esercitazioni militari, che minacciano le terre Sámi. Viene inoltre mossa una critica al governo per non aver consultato i rappresentanti Sámi durante l’adesione della Finlandia alla NATO e i negoziati per l’Accordo di Cooperazione per la Difesa (DCA) con gli Stati Uniti.

Proposte per la riconciliazione

La Commissione raccomanda modifiche legislative e di governance, tra cui l’istituzione di un’unità dedicata agli affari Sámi all’interno dell’Ufficio del Primo Ministro, guidata da un segretario di Stato Sámi, e l’adozione formale di accordi internazionali e nordici che riconoscano i diritti indigeni. Vengono anche proposte leggi specifiche sui diritti di pesca e allevamento delle renne, ma non è stata ancora stabilita una tempistica per l’attuazione delle raccomandazioni. Orpo ha annunciato che le proposte saranno esaminate da un gruppo parlamentare guidato dall’ex Primo Ministro Antti Rinne, nominato segretario generale per il processo di follow-up.

Il portavoce dei Sámi Skolt, Veikko Feodoroff, ha peraltro criticato la formazione di questo gruppo, affermando che è stata decisa senza consultare le istituzioni Sámi.  Gli Skolt sono una parte distinta del popolo Sámi, con una propria lingua e tradizioni che li rendono unici all’interno della più ampia cultura Sámi. Orpo ha difeso la legittimità del gruppo, assicurando che i rappresentanti Sámi saranno inclusi in sforzi di cooperazione più ampi.

Nonostante le critiche, la Commissione ha lodato la recente riforma della Legge sul Parlamento Sámi, che rafforza l’autogoverno di questa popolazione. Ha inoltre raccomandato che il governo presenti un rapporto sullo stato dei diritti Sámi in Finlandia una volta per ogni mandato elettorale.

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