Nell’epoca di Snapchat, Fortnite, e dei social media che ormai hanno profondamente modificato il nostro modo di concepire il mondo, ecco che le bambine finlandesi si inventano un hobby che sembra uscito da un romanzo inglese di inizio Ottocento: keppihevoset, ovvero i cavallucci di legno.
Non pensate che sia solo un passatempo di qualche bambina originale: ormai si organizzano gare e campionati a livello regionale e nazionale, con allenatori, giudici e premi in denaro. Ai cavallucci vengono dati nomi, assegnata la razza e il sesso e sono giudicati non solo dalla qualità della cavalcata ma anche dalla cura del mantello.
I cavallucci sono diventati per molti un simbolo della lotta per una maggiore emancipazione delle ragazze, finalmente libere di esprimere il loro lato più selvaggio e pazzo, senza la paura di essere giudicate inadatte o sbagliate.
Di questa peculiare attività è stato già girato un documentario, intitolato “Hobbyhorse revolution”, della regista Selma Vilhunen
E, visto che nel nostro mondo tutto deve diventare prodotto e pubblicità, ecco pronto il sito multilingue che “esporta” quest’hobby all’estero. (m.r.)