Site icon La Rondine Finlandia

Finita la luna di miele del nuovo governo finlandese

In base a un sondaggio d’opinione pubblicato il 3 agosto da YLE, la rete radiotelevisiva statale, il partito social democratico (PSD) sarebbe in netta risalita, risultando il partito politico di gran lunga più popolare in Finlandia, crescendo fino al 22,8% ( +2,2 punti) dall’inizio di luglio, mentre il partito di Coalizione Nazionale (KOK) e i Perussuomalaiset (PS), i partiti forti al governo, hanno perso consensi, per motivi probabilmente riconducibili a certe scelte in campo economico e sociale (come da noi sottolineato) ma anche per alcune recenti controversie di natura razzista, il primo scivolando dal 22,1 al 19,8% e il secondo dal 20,2 al 19,2 per cento.

Jussi Westinen, direttore di Taloustutkimus, ha dichiarato all’emittente pubblica che la tempistica del sondaggio ha probabilmente contribuito alla tendenza al ribasso dei due partiti al potere. “In luglio si sono verificate parecchie turbolenze politiche poiché il governo si è trovato costantemente in polemica nel tentativo di chiarire i casi di razzismo”. Causata dai messaggi e commenti razzisti del ministro delle finanze Riikka Purra (PS), dell’ex ministro degli affari economici Vilhelm Junnila (PS), dimesso dopo pochi giorni dalla nomina, e del ministro degli affari economici Wille Rydman (PS), la controversia ha avuto un impatto maggiore sul KOK rispetto al PS.

“Sembra che i post-razzisti non siano un problema per gran parte dei sostenitori dei Perussuomalaist”, ha commentato il ricercatore. Sia KOK che PS hanno perso consensi in particolare tra le donne e gli elettori sotto i 35 anni. Westinen ha sottolineato che lo sviluppo può essere attribuito al fatto che, secondo molti studi, le donne sono più tolleranti, hanno atteggiamenti più positivi nei confronti del multiculturalismo e sono più propense a condannare il razzismo rispetto agli uomini. Il governo del primo ministro Petteri Orpo (KOK) sembra aver esaurito quest’anno il “periodo della luna di miele”.

Il Partito socialdemocratico ha fatto progressi a scapito soprattutto dei Verdi e dell’Alleanza di Sinistra, ma anche del Partito Popolare Svedese, della Coalizione Nazionale e dei Perussuomalaiset, secondo YLE.

Grafico di Nanna Särkkä / Yle

La Åbo Akademi University a giugno aveva pubblicato uno studio che mostra che quasi un terzo delle persone che avevano precedentemente votato per la Lega dei Verdi o per l’Alleanza di Sinistra ha votato per i socialdemocratici ad aprile. Kimmo Grönlund, politologo presso la Åbo Akademi University, ha stimato in un intervento in YLE che molti lo hanno fatto per impedire la formazione di un governo di destra, una narrazione che è stata spinta durante la campagna elettorale in particolare dall’ex primo ministro Sanna Marin (PSD).

È stato osservato che i socialdemocratici hanno mantenuto molto bene la loro posizione, e non a caso, commentando i risultati delle elezioni politiche, avevamo promosso Sanna Marin a vincente all’interno di una coalizione sconfitta. Il sostegno ha continuato a spostarsi verso i socialdemocratici soprattutto da parte dei Verdi”, ha analizzato Westinen. Che hanno visto la loro popolarità diminuire di 0,6 punti all’8,0%, proseguendo nella tendenza alla discesa, praticamente oltre la metà in meno rispetto al suo picco del 2017 che era stato del 17,8%.

Il partito di Centro e la Sinistra sono saliti di 0,7 punti rispettivamente al 10,7 e all’8,5 per cento. Sebbene il Partito Popolare Svedese avesse espresso un certo disagio per la collaborazione con i Perussuomalaiset, la sua popolarità non è stata molto influenzata dalle turbolenze, scendendo di soli 0,2 punti al 3,9%.

Il Partito Cristiano Democratico è stato l’unico partito nella coalizione di governo a vedere un aumento del sostegno popolare, passando dal 3,8 al 4,0 per cento.

Taloustutkimus ha contattato 2.509 persone per il sondaggio tra il 5 luglio e il 1 agosto. Circa quattro quinti degli intervistati, vale a dire 1.963, sono stati in grado e disposti a rivelare per quale partito avrebbero votato se le elezioni parlamentari si fossero tenute adesso.

Riferendosi al sondaggio, il primo ministro e presidente del Partito di Coalizione Nazionale (KOK) Petteri Orpo ha ammesso che “il dibattito sul razzismo è serio, i finlandesi ne sono preoccupati me compreso. Si riflette certamente in una certa misura nel risultato di questo sondaggio” aggiungendo che “personalmente, farò tutto il possibile per garantire che nessun razzismo o discriminazione di alcun tipo sia tollerato nell’operato del governo. Questo sarà affrontato e, se necessario, potrebbe portare ad un cambio di ministro in caso di violazione di questa regola”.

Una concreta verifica delle tendenze elettorali si potranno avere nel prossimo giugno quando i finlandesi andranno alle urne per eleggere 14 eurodeputati.

(Per le foto utilizzate siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)

Exit mobile version