Anche in Finlandia la destra “scherza” col passato

Il rischio di un voto di sfiducia al Ministro dell'Economia crea i primi problemi alla maggioranza

Il nuovo ministro dell’Economia finlandese, Vilhelm Junnila, membro del partito sovranista dei Perussuomalaiset, è scampato a un voto di fiducia nel parlamento mercoledì 28 giugno. I voti dei deputati sulla richiesta di dimissioni del parlamentare sono stati 95-86, con tre astensioni e 15 assenze.

L’iniziativa parlamentare era stata presa dai principali partiti di opposizione, l’Alleanza di Sinistra, i Verdi e i Socialdemocratici, a causa delle precedenti dichiarazioni controverse di Junnila e dei suoi legami con gruppi di estrema destra.

Durante le recenti elezioni Junnila aveva scherzato sul suo numero elettorale (88) con riferimento a “Heil Hitler” (la H è l’ottava lettera dell’alfabeto) e durante la sua campagna aveva tra l’altro associato il suo numero elettorale al 14.

Dmitry Makeev – Graffiti in Elektrostal (Russia)

Il numero rimanda alle quattordici parole coniate da David Lane, un suprematista bianco, ed è stato utilizzato nei titoli di canzoni di gruppi rock di ispirazione nazista, come “88 Rock ‘n’ Roll Band” dei Landser e nei nomi di organizzazioni neonaziste come l’inglese Colonna 88 e la neozelandese Unità 88, ora disciolte.

Nel 2015, lo slogan della campagna elettorale di Junnila per le elezioni parlamentari era stato Kaasua (“Gas”), e per la campagna elettorale aveva creato un sito web con il nome “kaasutus “. Infine aveva preso parte, tenendo un discorso, ad  almeno un evento cui partecipavano gruppi di estrema destra.

A Turku nel 2019 – Varis

L’evento documentato era stato organizzato nel 2019 a Turku dalla Coalizione dei Nazionalisti (Kansallismielisten liittouma), un gruppo di copertura creato nel 2017 per gente di estrema destra, tra cui i Perussuomalaiset, il Movimento della Resistenza Nordica, ora fuori legge, e il movimento di vigilantes dei Soldati di Odino.

In una foto scattata a Turku, si vedono membri di queste varie organizzazioni in divisa bruna in piedi dietro Junnila mentre parla sulla riva del fiume Aura. Le rivelazioni hanno suscitato una notevole indignazione in Finlandia, spingendo Junnila a presentare le proprie scuse per aver partecipato all’evento. Ha descritto le sue azioni come “stupide e infantili”.

Purtroppo altre “stupidaggini” sono state rivelate accanto alla prima: nel 2013 aveva inviato anche un videomessaggio di compleanno con l’immagine di Adolf Hitler e nel 2014 aveva postato una foto di un cancello con una svastica, scrivendo che ne apprezzava molto il design. 

Nello stesso anno, aveva inviato un post su un social media al suo assistente parlamentare, con la foto di un pupazzo di neve costruito in modo da sembrare un membro del Ku Klux Klan che tiene in mano un cappio, con il commento “Ho fatto un pupazzo di neve secondo le tue istruzioni. Un bianco Natale!”.

Il voto in Parlamento ha avuto momenti drammatici: i 10 deputati del Partito Popolare Svedese, uno dei quattro partiti di governo, sono usciti dalla sessione plenaria per discutere la loro posizione.  Alla fine, sette di loro hanno votato contro Junnila, mentre gli altri tre si sono astenuti. Tre deputati della Coalizione Nazionale erano assenti alla votazione, ma gli altri deputati del partito di governo hanno votato la loro fiducia al controverso politico.

La presa di posizione del Partito degli Svedesi è un serio campanello d’allarme per la coalizione. Si sapeva già dall’epoca delle consultazioni che la convivenza con i Perussuomalaiset non sarebbe stata facile, e le ragioni sono nella composizione stessa del partito sovranista, la cui classe dirigente non è sempre all’altezza delle responsabilità di governo del Paese. Lo ha ribadito lo stesso Orpo, rivolgendosi a Junnila: “Non si agisce così quando si ha un incarico da ministro.” E poi “Spero che gli serva da lezione su quanto si può fare e non si può fare.” Accesi anche i commenti di parte dell’intellighenzia nel Paese. Kimmo Grönlund, professore di Scienze Sociali alla Åbo Akademi (Turku) ha dichiarato seccamente: “Adesso Junnila è sotto una lente di ingrandimento, e non può permettersi passi falsi dopo questa vicenda. È sotto esame speciale sia da parte del Primo Ministro che degli altri partiti di governo.”

I precedenti, tra i Perussuomalaiset, non sono incoraggianti. A parte il caso persino folcloristico di Ano Turtianen (da noi segnalato un anno fa), assai più serio è quello di Jussi Halla-aho, già leader del Partito, ex europarlamentare e ora presidente della Camera, che ha avuto una storia decennale di commenti e scritti razzisti molto preoccupanti.

Una serie di commenti, anche sui social, gli hanno procurato condanne per “disturbo del culto religioso” e “agitazione etnica”, per le quali è stato multato dalla Corte Suprema finlandese.

Nel giugno 2006 Halla-aho era arrivato a scrivere che l’Islam è una “religione di pedofili” e che lo stesso profeta Maometto “era un pedofilo”.

A proposito delle minoranze interne, aveva affermato che “derubare i passanti” è una “caratteristica genetica” dei somali. Nel 2006 aveva lasciato intendere che sarebbe stato “assolutamente felice se una ‘banda di immigrati’ avesse violentato” una deputata dei Verdi.

Viene da pensare a strani parallelismi tra Italia e Finlandia, in un periodo in cui il vento del sovranismo domina la scena politica. Qui e là la paura dell’inquinamento etnico è un tema ricorrente nella propaganda di parti del governo, ma notiamo al tempo stesso la presenza di politici con alte cariche di governo che non sembrano adeguati alle responsabilità loro attribuite. A colpire è soprattutto la mancanza di stile: quella tentazione irrefrenabile a farla fuori del vaso quando si tratta di minoranze o di immigrati è un tratto che ci accomuna.

(Per tutte le foto utilizzate, siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)

Nicola Rainò
Giornalista, traduttore letterario, studioso di lingua italiana e storia dell'arte. Emigra dal Salento a Bologna per studi, poi a Helsinki per vivere. Decise di fondare La Rondine una buia notte dell'inverno del 2002 dopo una serata all'opera.