Mielensäpahoittaja

“Recriminante”.

Non ho recriminato per settantatré anni buoni buoni. Poi un dottore mi ha esaminato dalla testa agli alluci, mi ha rivoltato tutto,  per poi dirmi che se non cambio stile di vita allora mi si intasano le arterie, e il cuore si ingrippa. Voleva farmi eliminare i grassi dalla mia dieta, sostituendoli con insalate e attività fisica, io però sapevo bene da cosa dipendevano quegli intasamenti. Succede quando non dici quel che ti passa per la testa, quello che ti fa girare le palle. E tu accumuli tutto nella crapa finché non ti rimane più posto. E allora va a finire nelle arterie, nelle articolazioni.

Da quel momento mi sono messo a recriminare sistematicamente, e da allora, sapete che è successo? Che i valori son tutti rientrati nella norma? Certo che sì! Per tredici anni ho svuotato il mio cuore alla padrona e a Yrjänä, adesso però mi tocca inviare tutto alle Lettere al direttore. Prima parlo a un nastro, poi lo metto su carta.

Sono andato alla finestra a vedere se il sole stava sciogliendo la neve. Figuriamoci. Prima non nevica per vent’anni, i ragazzini non sanno più niente degli sci, dei tubi gelati e delle palle di neve. Poi, quando ormai uno si è abituato agli alberi grigi e alla pioggia, l’inverno te lo becchi di nuovo in quel posto. 

Ho chiamato il mio ragazzo per vedere se veniva a spalare il vialetto dal garage alla strada, ma se l’è schivata, con la scusa che abita troppo lontano. Trecento e cinquanta chilometri, vi pare lontano al giorno d’oggi? Un paio d’ore e sei arrivato, e poi durante il viaggio puoi ascoltare la radio. Puoi ascoltare Radio anch’ioTango anch’io, o quelle canzonette di quell’italiano, com’era pure, ah, Robertino.

Il ragazzo mi ha suggerito di dare qualcosa a un vicino per spalare la neve. Ma vi pare che un uomo si comporta così? …

P.S.: Ho chiamato il supermercato e mi son fatto consegnare un pallet di sale. È quello che mettono sulle autostrade, dovrebbe funzionare sul mio vialetto. Ce l’ho messo. Ma sapete cosa? M’ero scordato che la Ford l’avevo lasciata la sera prima parcheggiata sulla strada. (Traduzione italiana di Nicola Rainò)

Da Mielensäpahoittaja, di Tuomas Kyrö, WSOY, Helsinki 2010, pp. 8-9