Lo strano bestiario dei quartieri centrali di Helsinki

Un unicorno sull’Esplanadi? una giraffa vicino alla Cattedrale? Che cosa ci fanno questi animali esotici nel centro di Helsinki?

Le placche agli angoli di alcune strade sono ciò che rimane di un vecchio sistema di identificazione dei quartieri e degli isolati della città. Quando all’inizio dell’800 vennero ufficialmente registrati i nomi delle vie della capitale, Johan Albercht Ehrenström, il responsabile di quest’operazione, si ispirò al sistema usato nella sua città natale, Stoccolma. Qui, a partire dal ‘600 i proprietari delle case d’angolo dovevano affiggere delle placche o insegne con il nome dell’isolato, di solito simboleggiati da un animale o una pianta, per permettere anche agli allora numerosi analfabeti (a quanto si dice) di identificarli facilmente.

E così gli isolati dei quartieri centrali di Helsinki furono nominati secondo vari gruppi animali e vegetali: Kruununhaka e Kluuvi ebbero nomi di mammiferi terrestri, Kaartinkaupunki di pesci e altri animali acquatici, Kamppi e Punavuori di uccelli, Ullanlinna di pesci, Katajanokka di alberi e cespugli e a Kaivopuisto toccarono nomi floreali. I quartieri con edifici ufficiali come il Senato o la Banca di Finlandia non ebbero bisogno di questo sistema di riconoscimento.

Gli animali spaziavano da quelli autoctoni come l’orso e l’aringa a quelli più esotici come le gazzelle e le zebre. Gli isolati con un nome erano oltre 200, e a fianco di animali rari e maestosi c’era spazio anche per bestie più modeste e ordinare, come i criceti e i tacchini. Un isolato dove ora si erge la stazione centrale era addirittura dedicato alla iena.

Nessun nuovo isolato venne battezzato dopo il 1890, e i vecchi nomi caddero a poco a poco in disuso dopo il 1910, quando si iniziò a usare la numerazione. Questa tradizione però venne rispolverata a partire dal 1995, quando le placche vennero affisse su 10 isolati di Alexanderinkatu, a cui poi se ne aggiunsero altre, in ricordo dei vecchi tempi.


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