Turismo interno nei paesi nordici: un potenziale poco sfruttato

In tutti i paesi nordici l’importanza del turismo interno è aumentata durante la pandemia COVID-19.  Prendere in maggiore considerazione il mercato interno rafforza la resistenza e la flessibilità dell’industria del turismo, secondo il rapporto “Exploring Domestic Tourism in the Nordics”, pubblicato il 13 giugno 2023 e che fa luce sulla situazione attuale e sulle prospettive future del turismo interno nei paesi nordici, settore  che è un fondamento dell’industria del turismo in quasi tutti i paesi nordici.  In Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, la quota di pernottamenti da parte di turisti nazionali è stata superiore al 60% di tutti i pernottamenti in strutture ricettive registrate prima della pandemia, ed è ancora così.  In Islanda ed in alcune regioni nordiche, la quota di pernottamenti di turisti nazionali è stata inferiore.  Tuttavia, l’importanza del turismo interno è stata evidente in tutte le regioni, in particolare durante la pandemia di COVID-19, con una quota superiore all’80% nella maggior parte dei paesi.

“Le aziende che sono state in grado di aumentare il numero di clienti domestici durante la pandemia hanno anche ottenuto risultati migliori dal punto di vista finanziario rispetto ad altre imprese del settore turistico.  Gli investimenti nel turismo interno non solo hanno aiutato le aziende a sopravvivere alla crisi del COVID-19, ma hanno anche consentito la loro crescita nonostante i cambiamenti nell’ambiente operativo”, afferma il responsabile della ricerca Juho-Matti Paavola di Innolink Research, la società che ha prodotto il rapporto.

Gli operatori del settore turistico si aspettano un futuro brillante per i viaggi interni nei paesi nordici.  Oltre un terzo delle aziende che hanno risposto al sondaggio (34%) si aspetta che il turismo domestico diventi più significativo per la propria attività nei prossimi anni.  Quasi la metà (46%) degli intervistati conta sul fatto che il turismo domestico rimanga al livello attuale.

 Gli operatori del settore vedono nella promozione del turismo sostenibile una chiara tendenza di crescita del settore e ci si può aspettare che il turismo locale cresca, trainato dai turisti nazionali che apprezzano la qualità e la sostenibilità e sono interessati al turismo naturalistico.  Si ritiene inoltre che i servizi turistici nazionali corrispondano meglio ai bisogni delle comunità locali e sostengano lo sviluppo del turismo durante tutto l’anno.

 Le misure per promuovere il turismo interno dovrebbero essere adottate in particolare a livello regionale, poiché le differenze tra le regioni sono spesso più significative per i clienti nazionali che per i visitatori internazionali.  Le misure più significative menzionate dai partecipanti al sondaggio, in ordine di importanza, sono state il marketing, la cooperazione rafforzata, lo sviluppo di infrastrutture e accessibilità e lo sviluppo del prodotto.

Le buone pratiche sviluppate nel turismo interno durante la pandemia per quanto riguarda il marketing e lo sviluppo del prodotto, ad esempio, potrebbero essere sfruttate anche per promuovere il turismo internazionale.  Secondo i risultati del sondaggio, la cooperazione nordica potrebbe essere aumentata in futuro per sostenere la condivisione delle migliori pratiche.

 Il rapporto si basa su una revisione di letteratura e statistica, dozzine di interviste di esperti e un sondaggio a cui hanno risposto 480 professionisti del turismo in tutti i paesi nordici.  Il rapporto è stato prodotto da Innolink Research Oy in collaborazione con Oxford Research AB e l’Icelandic Tourism Research Centre.  Il progetto è stato coordinato dal Ministero finlandese dell’Economia e del Lavoro e finanziato dal Consiglio Nordico dei Ministri.

 Rapporto in inglese qui: https://pub.norden.org/temanord2023-519/

Gianfranco Nitti
Giornalista e membro italiano dell'Associazione della Stampa Estera, visita regolarmente la Finlandia, in particolare la Lapponia, di cui scrive da anni.