Nasce il Consiglio sul clima del popolo Sámi

Il popolo Sámi, unico popolo ufficialmente riconosciuto come indigeno in Unione Europea, è impegnato da molto tempo nei tentativi, spesso coronati da successo ma non privi di ostacoli, di riappropriarsi dei propri diritti e tradizioni per lungo tempo repressi dai governi degli stati ove sono stanziati, in particolare nelle regioni artiche di Svezia, Norvegia e Finlandia.

E proprio il Governo finlandese ha nominato, il 24 agosto scorso, il Consiglio Sámi sul clima con un mandato di quattro anni. Si tratta di un nuovo organismo di esperti indipendenti il ​​cui scopo è quello di inserire le basi di conoscenze e le prospettive del popolo Sámi nella preparazione della politica climatica atta a ridurre le conseguenze del cambiamento climatico in corso.

Sono 12 i rappresentanti  nominati in questo Consiglio, composto da ricercatori e detentori delle conoscenze tradizionali dei Sámi. Il ricercatore Klemetti Näkkäläjärvi dell’Università di Oulu è stato chiamato a presiederlo.

Klemetti Näkkäläjärvi 

Il Consiglio Sámi sul Clima è un organismo nazionale unico a livello mondiale che promuove i diritti delle popolazioni indigene ed è stato nominato per la prima volta; esso è disciplinato nell’ambito della revisione della normativa finlandese sul clima. “Come Sámi e ricercatore, sono felice e orgoglioso che sia stato istituito il Consiglio Sámi per il clima. Il Consiglio crea un dialogo autentico tra i detentori della conoscenza tradizionale Sámi e la comunità scientifica ed è necessario per risolvere le sfide che il cambiamento climatico e la perdita della natura portano alla comunità Sámi”, afferma Näkkäläjärvi, primo presidente del Consiglio. Il compito del consiglio sul clima Sámi è quello di rilasciare dichiarazioni sui piani di politica climatica e di produrre una base di conoscenze per supportare la preparazione della politica climatica dal punto di vista della promozione della cultura Sámi.

I componenti del Consiglio sul clima hanno competenze varie, ad esempio, nella scienza del clima, negli studi sugli indigeni, nell’ecologia e nell’economia ambientale. I detentori di conoscenze tradizionali, d’altro canto, hanno competenze, ad esempio, nell’allevamento delle renne, nell’artigianato, nella mappatura dei cambiamenti climatici, nella pesca e nella raccolta di dati tradizionali. Quesiti esperti delle tradizioni rappresentano anche ampiamente la regione d’origine dei Sámi, sia geograficamente che in termini di lingue. Secondo la legge sul clima almeno la metà dei rappresentanti deve possedere conoscenze tradizionali. La cultura Sámi è particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, poiché è strettamente legata alla natura artica. Il clima si sta riscaldando molto più velocemente nelle regioni artiche che in altre parti del mondo ed anche questo popolo disperso tra vari Stati deve lottare per la propria sopravvivenza e delle proprie risorse. Vari settori sono rappresentati nel Consiglio, che resterà in carica da 1° settembre 2023  fino al 31 agosto 1927.

I delegati del parlamento lappone di Finlandia (foto Ville-Riiko Fofonoff, Sámi Parliament)

Questa nuova entità si aggiunge ad altre che sono state acquisite nel corso degli anni, in particolare, il Parlamento Sámi, Sámediggi , l’organo politico supremo dei Sámi in Finlandia che li rappresenta nei rapporti nazionali e internazionali. È un’entità giuridica indipendente di diritto pubblico che, per la sua natura autogovernativa, non è un’autorità statale né fa parte della pubblica amministrazione. Istituito nel l996 non ha poteri legislativi o esecutivi, ma solo consultivi.

(Foto del titolo: Il presidente del Parlamento Sámi, Tuomas-Aslak-Juuso, foto Ville-RiikoFofonoff_Saamelaiskarajat. Per tutte le foto, siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)

Gianfranco Nitti
Giornalista e membro italiano dell'Associazione della Stampa Estera, visita regolarmente la Finlandia, in particolare la Lapponia, di cui scrive da anni.