Rapporto Nordea: economie nordiche ancora in salita

Finora, l’economia globale ha dimostrato una notevole capacità di tenuta rispetto al significativo inasprimento della politica monetaria. L’inflazione è ancora elevata e ci sono buone probabilità che la politica monetaria debba essere ulteriormente inasprita prima che le banche centrali possano dichiarare la vittoria sull’inflazione. Le prospettive di crescita rimangono moderate e soggette a elevata incertezza, afferma Helge Pedersen, capo economista del Gruppo bamcario Nordea.

Helge Pedersen (foto Twitter)

Le economie nordiche mostrano alcune divergenze, con i paesi che si trovano in fasi diverse del ciclo economico. I mercati del lavoro hanno mostrato una sorprendente capacità di resistenza in tutti i paesi nordici, ma si prevede un rallentamento nel prossimo periodo, con una minore attività e un aumento della disoccupazione.

L’economia danese ha intrapreso un percorso di crescita notevole, raggiungendo il livelli di occupazione più alto di sempre. Si stanno presentando però segnali di un imminente rallentamento, a causa di costi di finanziamento molto più elevati e di una flessione nei principali mercati di esportazione. Ma la frenata sarà probabilmente relativamente lieve.

Le prospettive economiche finlandesi sono impegnative, nonostante una buona prima metà dell’anno, stimolata dalla crescita nel settore dei servizi. Il crollo del settore immobiliare sta causando un rallentamento nel mercato dell’edilizia residenziale, mentre la debole domanda globale sta danneggiando il settore manifatturiero.  

L’economia norvegese si sta raffreddando mentre le famiglie e i prezzi delle case iniziano a risentire degli aumenti dei tassi d’interesse. Ci si attende che la Norges Bank raggiunga il suo tasso di riferimento massimo del 4,25% a settembre, ma non aspettiamoci che l’inflazione scenda verso l’obiettivo del 2% in tempi brevi.

È probabile che l’economia svedese subisca una contrazione quest’anno, poiché la politica monetaria restrittiva grava sulla domanda interna e sul settore delle esportazioni. L’inflazione è in calo e si prevede che la Riksbank taglierà i tassi di interesse il prossimo anno, fornendo un certo sollievo alle famiglie e alle imprese in difficoltà. Tuttavia, i prossimi anni saranno caratterizzati da tendenze economiche contenute e da un aumento della disoccupazione, mentre le famiglie e le imprese si adatteranno a un livello di tassi di interesse permanentemente più elevato. (gn)

Le prospettive economiche disponibili qui .

Previsioni di crescita del PIL, % su base annua

 2022E2023E2024E2025E
Mondo3,52,92,52,7
Nordici2,80,20,31,7
Danimarca2,71,31,01,7
Finlandia1,60,00,01,5
Norvegia3,81,20,51,0
Svezia2,8-1,0-0,22,2
Fonte: Mercati Nordea   
Gianfranco Nitti
Giornalista e membro italiano dell'Associazione della Stampa Estera, visita regolarmente la Finlandia, in particolare la Lapponia, di cui scrive da anni.