I merletti di Burano, dalla laguna ai laghi di Finlandia

La città di Rauma, in Finlandia, è celebre sia per la tradizione artigianale di produzione di pizzi e merletti, cui dedica annualmente una festa internazionale, sia per il suo centro storico. La Vecchia Rauma, patrimonio mondiale Unesco, è un quartiere costruito interamente in legno risalente al Medioevo ed in cui il patrimonio storico convive in perfetta armonia con il commercio moderno e i residenti locali. Oltre ai suoi eleganti negozi, la città offre numerosi caffè e ristoranti deliziosi; questo ambiente idilliaco vanta inoltre musei, giardini incantevoli, un mercato e l’imponente chiesa medievale della Santa Croce.

E proprio a Rauma ospita, dal 29 giugno al 1° settembre,  una mostra dedicata ai merletti veneziani, la cui tradizione è concentrata nell’isola di Burano.

Il pizzo veneziano occupa quindi il piano superiore del Museo d’arte Rauma con la mostra internazionale del pizzo “Disegni dal mare – Il pizzo veneziano e l’arte contemporanea” nell’ambito dell’estate espositiva Pinnala. In mostra i merletti prestati dalla Fondazione Musei Civici Venezia (MUVE), appartenenti alle collezioni del Museo del Merletto di Burano, sull’omonima isola, con gli esemplari più antichi risalenti al ‘500. La mostra è la principale esposizione estiva del Museo Rauma e fa parte della serie di mostre internazionali di merletti che si tengono ogni tre anni.

Molti motivi del pizzo veneziano si ispirano al mare e questa connessione viene sviluppata nella mostra in un dialogo con l’arte. La mostra presenta anche due artisti contemporanei finlandesi, l’artista visiva Anna Niskanen e l’artista multimediale Niko Tiainen.

La mostra internazionale del merletto del Museo Rauma ha una lunga tradizione: già negli anni ’70 i pizzi raccolti a mano o cuciti venivano presentati in mostre in tutta Europa. Tuttavia, merletti così antichi non erano mai stati visti prima nelle mostre; di quelli prestati alla mostra, i più antichi risalgono al XVI secolo, afferma la curatrice del museo Hanna-Leena Salminen.

Attraverso gli oggetti in mostra è possibile farsi un’idea dello sviluppo della tecnica del merletto veneziano e dei suoi diversi stili. Il pizzo veneziano è realizzato con la tecnica del pizzo ad ago, che appartiene al pizzo autentico insieme al pizzo con bottoni. In Europa sono nati molti centri di produzione del merletto, tra i quali dei più famosi è l’isola di Burano. Stili e moda si sono diffusi in paesi diversi e lo stesso tipo di modelli sono stati creati utilizzando le tecniche del merletto ad ago a Venezia e con il ricamo nei centri del merletto dell’Europa centrale, spiega Salminen. C’è anche un accenno ai motivi del pizzo veneziano nel pizzo annodato romano.

“All’inizio, il merletto era un mestiere della nobiltà e delle donne dell’alta borghesia, ma nel corso dei secoli si è sviluppato in un’importante industria artigianale. Come a Rauma, anche a Venezia oggi la lavorazione del merletto è una tradizione artigianale viva e nella mostra se ne possono ammirare di moderni esempi”,aggiunge Salminen.

La proliferazione di merletti fatti a macchina a buon mercato commercializzati durante il XIX secolo paralizzò il mercato dei merletti fatti a mano anche a Venezia. Con l’aiuto di un mecenatismo locale, la tradizione del merletto cominciò a rinascere con determinazione negli anni ’70 dell’Ottocento e a Burano fu fondata una scuola di merletto, che operò per quasi 100 anni. Alla fine del XIX secolo si trovavano ancora alcuni anziani maestri della tradizione locale del merletto, le cui conoscenze potevano essere trasmesse ad una nuova generazione con l’aiuto della scuola e non a caso l’attuale Museo del Merletto opera nei locali di una ex scuola.

Poiché  motivi e linguaggio del design degli intrecci sono stati ispirati dalle molteplici forme del mare e delle creature marine, nella mostra è parso quindi naturale presentare anche opere di artisti che si sono ispirati al mare, secondo Heta Kaisto, curatrice del Rauma Art Museum, è responsabile delle selezioni d’arte per la mostra.

“A Venezia la presenza dell’acqua domina tutti i sensi. Il pizzo è anche sensuale, una narrazione di tatto e immagine. Volevamo portare Venezia nella mostra attraverso i sensi e creare un dialogo tra pizzo e arte nella mostra”, spiega la curatrice Kaisto. Il mare costituisce una grande fonte di ispirazione sia per i merlettai che per gli artisti. Onde effervescenti e rigonfiamenti collegano persone in tempi e luoghi diversi. L’artista visiva Anna Niskanen lavora con serie monumentali di cianotipia. Fotografa il mare principalmente mentre lavora all’estero. “L’acqua è ovunque intorno a noi e dentro di noi, l’acqua nei nostri corpi ci sostiene. Attraverso il movimento dell’acqua, nel tremolio e nel fruscio, ricordiamo da dove veniamo. La materialità delle grandi opere uniche e le superfici delle stampe ci ricordano la fisicità del modo in cui sono realizzate e il tempo impiegato per realizzarle”, dice Anna Niskanen della sua serie di lavori. I motivi del mare blu di Prussia di Niskanen sono accompagnati da una scultura luminosa più astratta. Negli ultimi anni, l’artista multimediale Niko Tiainen è diventato noto per le sue installazioni multimediali movimentate e legate al luogo. Nel pezzo commissionato per la mostra, Tiainen si avvale delle condizioni meteorologiche di Venezia, che guidano il lavoro in mostra dove l’opera è presentata in anteprima.(gn)

Il museo è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 17.

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Gianfranco Nitti
Giornalista e membro italiano dell'Associazione della Stampa Estera, visita regolarmente la Finlandia, in particolare la Lapponia, di cui scrive da anni.