Da esattamente 20 anni una delle manifestazioni più interessanti all’interno del Salone del Mobile è SaloneSatellite, una mostra dedicata ai giovani designer under-35. Questo evento è diventato un luogo d’incontro per i nuovi talenti che vi espongono i loro prototipi e le aziende in cerca di nuovi prodotti con potenziale commerciale. Qui è iniziata la carriera di tanti nomi ormai consolidati del panorama del design internazionale come Harri Koskinen, Sebastian Herkner oppure Daniel Rybakken.
I giovani finlandesi non mancano certo neanche all’edizione di quest’anno, che si è tenuta dal 17 al 22 aprile, e tra di loro alcune facce familiari già dall’anno precedente. Studio Finna è un design studio con sede a Helsinki, fondato da Anni Pitkäjärvi e Hanna-Kaarina Heikkilä. Al duo si è aggiunta una terza designer, Sarianna Niskala, che ha conoscenze approfondite anche di business e marketing.
Lo stand non sembra tipicamente finlandese e le designer raccontano che in effetti volevano superare i limiti tradizionali e abbandonarsi a colori più audaci. La realizzazione dello stand è stata resa possibile da vari collaboratori e sponsor: Tikkurila ha fornito le vernici, la lana per il tappeto Keto, realizzato da Tytti Laitakari, viene dalla fondazione Wetterhof, e gli oggetti in vetro soffiato sono opera degli studenti di Nuutajärvi. Il tessuto per il daybed Lepo è stato progettato da Sarianna Niskala e realizzato da Lapuan Kankurit, e il mobile in legno l’ha costruito Juha Salava, uno studente di falegnameria presso Omnia. Insomma, l’unione fa la forza.
Simo Serpola e Kasper Nyman dividono uno stand al SaloneSatellite già per la seconda volta. La divisione dei compiti è netta, Serpola ha progettato tutte le lampade e Nyman si occupa di mobili. Nyman dedica molta attenzione al processo di produzione, cercando di minimizzare l’uso di materiale e la quantità di scarti. Le lampade di Serpola sembrano semplici ma contengono dettagli intelligenti, per esempio la lampada a sospensione Mill in alluminio ha un dimmer incorporato che si utilizza girando la parte inferiore della lampada. Poetica come un’opera d’arte la lampada Still Life che consiste in un vaso di vetro, soffiato a bocca a Riihimäki da Kari Alakoski, e due barre di led che possono essere posizionate liberamente. “Abbiamo girato tante fiere, ma SaloneSatellite è la migliore. L’anno scorso siamo stati notati da New York Times e Dezeen”, raccontano i designer. Un dettaglio curioso nello stand è la bottiglia di Jaloviina posata su un ripiano con accanto due bicchierini colmi di un ottimo cordiale. “Funziona bene, la gente comincia subito a chiacchierare con noi”, spiegano Serpola e Nyman.
Lo stand grafico di Luomo collective rappresenta il minimalismo scandinavo e i prodotti di tre designer indipendenti, Hanna Särökaari, Elina Ulvio e Laura Väre, sono legati insieme dal colore rosa di fondo. “Abbiamo voluto mettere i prodotti in rilievo, in primo piano”, raccontano le designer che sono tutte studentesse dell’università Aalto ormai alla fine degli studi, manca solo la tesi. Hanna Särökaari ha portato a Milano la sua lampada da tavolo Lollipop in acciao e vetro con un paralume rotondo piegato in modo che rifletta sia l’ambiente che la luce. Lampi di Elina Ulvio può essere uno specchio quando è appeso al muro oppure un vassoio quando il supporto viene usato come maniglia. La collezione di lampade “7” di Laura Väre si ispira a una linea disegnata sulla carta bianca, ecco da dove viene il design minimalista e la forma sottilissima delle lampade rigorosamente nere.
Janne Wilenius con il suo Studio Wilenius era per la prima volta a Milano a presentare il suo design. Wilenius è un industrial designer ma ha anche la preparazione di artigiano del vetro. Lavora per Fiskars ma trova il lavoro a volte poco creativo visto che i prodotti devono essere creati con criteri precisi predefiniti. Perciò Wilenius crea anche prodotti tutti suoi e una selezione di prototipi sono esposti nel suo stand. Le lampade Käpy in vetro sono soffiate da Wilenius stesso, invece le bottiglie dal maestro Kari Alakoski dello Studio Mafka & Alakoski. Anche i mobili sono costruiti in parte da questo designer poliedrico.
Dopo il giro al SaloneSatellite incontriamo nel Fuorisalone nella zona Ventura Lambrate altri due giovani designer finlandesi che bisogna proprio menzionare. Lassi Alestalo e Henri Judin sono dietro la squadra di design Kollit e la loro mostra si chiama This Side Up.
Anche questi due giovani stanno finendo i loro studi all’Università Aalto e questa è la loro prima partecipazione a Milano. Alestalo ci ha portato la bella serie Pitoi in ceramica bianca, nera e rosa, nonché la lampada pendente A4. Deliziose come caramelle sono le sedie e mensole Liquorice in tubo di acciaio nero di Henri Judin. Questi due designer non vogliono sembtrare banali agli occhi dei possibili consumatori, quindi il design di ogni prodotto mostra qualche elemento di sorpresa; in effetti le sedie hanno le barre dello schienale verticali oppure orizzontali e, se impilate, formano un motivo particolare con una griglia a quadretti.
In tutti questi stand abbiamo visto giovani che puntano in alto e tanti prodotti belli e funzionali che aspettano solo di essere messi in produzione. Speriamo che i talent-scout abbiamo fatto il loro lavoro e che questi giovani possano continuare a correre dietro il sogno della carriera internazionale. Glielo auguriamo.
(La Rondine – 27.4.2017)