Il Popolo dell’Orso finlandese e la Festa di Kekri

Miika Vanhapiha, noita (sciamano) del Karhun Kansa, racconta della sua organizzazione religiosa e della festa pagana finlandese di Kekri. Esperto di archeologia e di arte preistorica finlandese, Miika è conosciuto anche per aver ricostruito attrezzi di caccia e strumenti di raccolta utilizzando antichissime tecniche artigianali. Miika e il Karhun Kansa hanno dato vita ad un movimento religioso e culturale di riscoperta delle antiche radici pre-cristiane finlandesi e di salvaguardia del patrimonio sacro e naturale.

Lo abbiamo intervistato per sapere da lui qualcosa di più di un mondo per certi aspetti misterioso.

Miika, cos´ è il Karhun Kansa?

“Il Karhun Kansa (Popolo dell´Orso) è un’organizzazione religiosa ufficialmente riconosciuta dalle istituzioni governative, ispirata ad antichi culti pagani finlandesi. Prende il nome dall’animale sacro della tradizione finlandese, considerato l’antenato mitico di tutta l’umanità secondo la sua mitologia, per cui si può dire che tutti i finlandesi appartengano al popolo dell’orso.

Il fatto che sia una religione ufficialmente registrata significa che il Karhun Kansa ha la stessa dignità  religiosa e culturale delle altre confessioni ufficiali del Paese. In questo modo, anche i membri del Karhun Kansa sono protetti dalla Uskonrauha, ossia la legge che permette ai fedeli di varie fedi di professare e praticare liberamente il loro credo. Io ho anche ricevuto il permesso, a nome del Karhun Kansa, di ufficiare celebrazioni riconosciute dal Maistraatti (Ufficio registri statali), come matrimoni o funerali. Queste celebrazioni vengono ufficiate seguendo le antiche tradizioni pre-cristiane, tramandate attraverso la collezione di oltre 100.000 opere letterarie sopravvissute durante i secoli.

Il riconoscimento del Karhun Kansa ha anche aiutato il processo di individuazione, rivalutazione e di protezione di alcuni territori denominati hiisi, ossia alberi, pietre o promontori sacri, che altrimenti sarebbero a rischio di contaminazione urbana o addirittura di abbattimento.”

Quali sono gli obiettivi del Karhun Kansa?

“Il Karhun Kansa offre uno spazio sociale per le persone accomunate dall’interesse verso il loro retaggio culturale, e che vogliono praticare le loro antiche tradizioni. È un gruppo culturale e religioso, di riscoperta dell’antica mitologia finlandese  e di educazione alla spiritualità pre-cristiana, legata alla natura, ai cicli naturali e ad un rapporto sciamanico con gli elementi. Il Karhun Kansa dà la possibilità a tutti i membri di esprimere la propria opinione e non è condizionato da un potere gerarchico del direttivo, che non detta legge nella pratica religiosa: le modalità di culto sono molto libere, ed ogni membro è libero di enfatizzare determinati aspetti piuttosto che altri.”

Si avvicina il periodo di Halloween, ed ho scoperto che esiste una festa simile nella tradizione pagana finlandese: la festività di Kekri. Che cos’è ?

Kekri è una delle feste annuali del calendario pagano finlandese: tradizionalmente la data veniva scelta tra la fine di settembre e l’inizio di novembre, a seconda del calendario delle attività agricole: la data era quindi collocata alla fine dei lavori agricoli stagionali, dopo la conservazione del raccolto, della macellazione di alcuni animali, della stagionatura di alcuni alimenti e così via.

Oggi la festa di Kekri si tiene normalmente intorno alla fine di ottobre, ed è tuttora legata alla produzione agricola ed alla raccolta alimentare. Durante il Kekri, le persone esprimono la loro gratitudine per i frutti della stagione passata, si incontrano, mangiano e naturalmente si divertono.

Collegato allo stile di vita di sostentamento del contadino ed al cambiamento delle stagioni, il Kekri rappresenta la fine della stagione autunnale e l’arrivo dell’inverno. Ciò significa che durante questa festa gli uomini, in sintonia con il resto della natura, iniziano a conservare la loro energia, preparandosi per il freddo intenso.

Con l’arrivo del gelo e dell’oscurità, il velo tra questo mondo e quello dei morti si assottiglia. Kekri quindi è il momento giusto per ricordare i defunti della famiglia, onorare gli antenati, e chiedergli dei consigli: questi spiriti vengono chiamati in finlandese haltijat.

Uno dei modi per onorare i morti era preparare del cibo per loro, usando le parti migliori di ogni alimento. Un altro rituale era quello di permettergli di avere anche un turno nella sauna. Tutto era ovviamente accompagnato da canzoni e rituali a tema.”

Che cos´è il Kekripukki?

“Durante la festa di Kekri, alcuni dei partecipanti indossavano costumi spaventosi, andando da una casa all’altra. Ciascun individuo così travestito, chiamato Kekripukki (il capro di Kekri), era considerato sacro e lasciava  le case visitate solo dopo aver ricevuto cibo e bevande in abbondanza.

kekripukkoLa tradizione di nutrire il Kekripukki e di dargli da bere, derivava dall’abitudine di fare offerte agli haltijat. Quindi, fondamentalmente, Kekripukki era una rappresentazione di questi spiriti.”

Come festeggiano il Kekri i membri del Karhun Kansa?

“Noi membri del Karhun Kansa celebriamo il Kekri con un variegato assortimento di costumi. Ringraziamo per i prodotti della stagione passata, ma l´enfasi è sempre sul culto dei morti, ricordandoli e chiedendo loro consigli e protezione.

Personalmente, penso che lo spirito più importante della foresta sia l’orso, quindi durante il Kekri onoro i morti, ma anche l´antenato animale della mia tribù: il karhu, l´orso.

Poiché il velo tra i mondi è così sottile durante i Kekri, il potere della morte (in finlandese, kalma) può essere pericoloso per tutto ciò che è vivente. Per questo motivo, cominciamo le nostre feste di Kekri uscendo all’esterno ed accendendo fuochi che producono fumo protettivo nella zona.

Viene inoltre intonato un canto chiamato “nascita del fuoco”. Successivamente si passa ad un rituale della sauna, correlato ad incantesimi. Il giorno dopo si ritorna alla sauna, non prima però di averla lasciata accesa per un po´ a disposizione degli spiriti dei defunti.

Al cuore del Kekri c’è una grande festa serale, preceduta dal canto di versi che onorano i morti e il rapporto con loro. Durante la festa si tengono discorsi che descrivono le personalità e le gesta dei parenti e degli amici defunti, si fanno dei brindisi e, naturalmente, una visita del Kekripukki di cui parlavo prima.

La sera tarda è caratterizzata dalla performance dello sciamano (noita),  che intona canzoni inneggianti al lignaggio e al patrimonio culturale di tutta la comunità, entrando in contatto con gli spiriti della guarigione e della prosperità. A questo punto si possono fare altre offerte. ”

Foto del titolo di Miika Vanhapiha in costume da ‘noita’ di Frank Wiersema © –  www.frankwiersema.com

raccolto

La Rondine – 19.9.2017