Don Marco Pasinato, sacerdote cattolico in Finlandia

Abbiamo intervistato don Marco Pasinato, parroco della Cattedrale cattolica di Sant’Enrico, che ha gentilmente accettato di parlarci della sua storia e di come alcuni finlandesi si siano avvicinati alla religione cattolica. Sacerdote giovane (è nato a Ivrea nel 1980)  e fortemente interessato alla vita comunitaria, è molto conosciuto anche negli ambienti non cattolici per la spontaneità del suo approccio e per la sua vicinanza alle famiglie ed ai giovani.

Come sei arrivato in in Finlandia?
Era il 1986, quando la mia famiglia si è trasferita in Finlandia, in missione col Cammino Neocatecumenale. Io avevo 5 anni e mezzo. Ho vissuto ad Oulu fino all’età di 17 anni, dopodiché mi sono trasferito in Italia e sono entrato in seminario come diocesano missionario. 
Sono stato in missione in Estonia, in Cile e nelle Filippine, dove pensavo di stabilirmi definitivamente. Invece, nel 2008, sono stato chiamato in Finlandia per completare i miei studi e per diventare sacerdote: all’epoca erano pochissime le vocazioni locali, per cui mi hanno chiesto di rientrare, dal momento che parlo fluentemente il finlandese.

Com’è essere un prete giovane?
Nel campo del sacerdozio, l’esperienza è fondamentale. La maturità e la saggezza sono indispensabili per essere in grado di consigliare, guidare e fornire supporto ai fedeli. Non conta molto l’ età, piuttosto lo spirito con il quale ci si rivolge alle persone.
Come prete giovane, sono consapevole di quanto sia importante essere umili, accettare le correzioni e riconoscere nei singoli fatti quotidiani l’aiuto di Dio nella mia missione. Vedo quotidianamente il Signore agire nella freschezza dell’ entusiasmo, nella flessibilità nel seguire la Sua volontà e nell’ inventiva della sua fantasia.

Molte persone che partecipano alla Messa domenicale sono finlandesi convertiti. Cosa li spinge a diventare cattolici?
Le cause sono principalmente quattro.
I viaggi e le esperienze dirette con la Chiesa cattolica all’estero. L’ Italia è uno dei Paesi più visitati dai finlandesi, i quali spesso si sentono colpiti dalla bellezza, dalle emozioni e dall’atmosfera che si creano all’interno degli edifici religiosi.
La suggestione suscitata dai riti nelle chiese cattoliche, il rispetto delle tradizioni religiose ed il linguaggio utilizzato nella preghiera, la solennità delle processioni, rendono la religione cattolica molto coinvolgente agli occhi dei finnici.
I legami familiari con i cattolici, come il matrimonio.
Delusione indotta dalla Chiesa locale: alcuni non condividono i dogmi della Chiesa luterana finlandese, altri invece sono rimasti delusi da alcuni avvenimenti al suo interno.

Come si comportano i finlandesi nei confronti dei convertiti?
I finlandesi vedono la religione come una cosa molto personale, per cui i convertiti parlano poco della propria scelta. Qualcuno addirittura preferisce non rivelare la propria conversione. 
Gli altri finlandesi hanno invece reazioni differenti: c’è chi critica questa scelta, in quanto la religione cattolica è ancora una dimensione abbastanza sconosciuta in Finlandia e qualcuno la associa ancora ad un’immagine oscurantista e medievale. C’è chi manifesta curiosità e stupore, in quanto può sembrare una scelta di vita particolare. Infine, c’è chi invece è indifferente al fenomeno.

Cosa si dice sui media finlandesi nei confronti della Chiesa Cattolica Romana?
Molte testate giornalistiche utilizzano un taglio negativo quando scrivono della religione cattolica. Ci sono dei giornalisti alla perenne ricerca dello scandalo per mettere in cattiva luce la religione cristiana in generale.
Il fenomeno dei convertiti ancora non è stato analizzato dai media finlandesi, in quanto l’ attenzione al momento è incentrata di più sull’abbandono della Chiesa luterana da parte di un numero sempre maggiore di persone: nel 1986, circa il 90% dei finlandesi era ufficialmente registrato come cristiano luterano. Adesso, i dati parlano di un calo del 20% di fedeli ufficialmente dichiarati come tali (l’abbandono della chiesa luterana può ora essere facilmente fatto online, ndr). Questo vuol dire meno introiti per la Chiesa luterana finlandese: in Finlandia vige una tassa obbligatoria di appartenenza alla Chiesa luterana, spesso causa di critiche e di abbandono del registro religioso. Più persone lasciano la Chiesa luterana, meno entrate ci sono tramite questa trattenuta.

s enrico

La Rondine 6.10.2017