Sarà per la sua posizione geografica periferica, per la sua lingua complicata e la sua storia isolata o per una generale ignoranza di noi mediterranei nei confronti degli iperborei, ma la Finlandia riserva sempre grandi sorprese a chi si avvicina al paese.
Non molti sanno, per esempio, che la tradizione classicista, e in particolar modo latinista, in Finlandia è di grande valore. Veikko Väänänen, specialista di latino volgare, ha studiato a lungo le iscrizioni murali di Pompei, confluite nel 1937 in un grande classico del mondo accademico, “Le latin vulgaire des inscriptions pompéiennes”. Questo e il suo “Introduzione al latino volgare” sono tradotti in italiano e ancora usati anche nelle università dell’Europa meridionale.
Un altro grande studioso di Pompei è Paavo Castrén, professore emerito di Filologia Classica all’Università di Helsinki, che si è concentrato soprattutto sulla vita sociale e politica dei pompeiani. Sui suoi libri hanno studiato tutti gli attuali classicisti o aspiranti tali (qui potete consultare la bibliografia “divulgativa” del professor Castrén).
La lista potrebbe continuare ancora. D’altronde lo studio del latino è stato per molto tempo parte integrante dell’istruzione finlandese: ancora negli anni Sessanta tutti gli studenti dell’allora Facoltà di Storia e Lingue dovevano obbligatoriamente sostenere un esame di latino, il cosiddetto pro exercitio. Dagli anni Settanta in poi è iniziato il declino del ruolo del latino all’interno degli studi accademici, tanto che con l’ultima riforma dell’università dell’anno scorso il corso base di latino non è più obbligatorio neanche per gli studenti di lingue romanze.
Il declino del latino è fisiologico, in un mondo in cui si apprezzano più di tutto la velocità di esecuzione, la produttività e l’innovazione continua. Se in Italia l’attenzione verso la lingua di Cicerone e Virgilio è tenuta viva dall’istruzione liceale, in Finlandia ci ha pensato YLE, la radiotelevisione di stato.
A partire dal 1 settembre 1989 è andata in onda una trasmissione settimanale di politica e attualità interamente in latino classico: Nuntii Latini, le cui notizie sono scritte da Tuomo Pekkanen, professore di Latino all’Università di Jyväskylä, e i docenti Reijo Pitkäranta e Virpi Seppälä-Pekkanen dell’Università di Helsinki.
Per oltre trent’anni, dalla caduta del Muro di Berlino fino all’elezione di Trump, tutte le notizie più importanti della Finlandia e del mondo sono state offerte ai lettori in latino. Gli autori hanno sempre tenuto a sottolineare che nessuno si è mai permesso di inventare parole – con la sola, giustificabile, eccezione del termine sauna -, ma nella descrizione di fenomeni o oggetti dell’era moderna si è cercato di riutilizzare parole classiche o di creare parole composte adatte.
Ecco qualche esempio, tratto da una delle ultime notizie:
aerodromus | aeroporto |
Argentaria mundana | Banca Mondiale |
ludi mundani ludi pedifollici feminarum | Campionato mondiale di calcio femmminile |
visitatio statalis | visita di rappresentanza |
Di ogni notizia viene fornita la registrazione audio, una puntuale trascrizione e un glossario in finlandese, inglese e tedesco con i termini più importanti o le parole di nuovo conio: un tesoro per gli insegnanti di latino, che infatti da decenni hanno incorporato i Nuntii Latini nella loro didattica.
Il successo del programma non è confinato alla sola Finlandia: le trasmissioni, mandate in onda il venerdì sera, erano seguite da circa 40000 persone, di cui almeno un migliaio da altri paesi. Questo successo internazionale è testimoniato anche dall’attenzione che i media stranieri, in particolar modo nei paesi anglofoni, hanno riservato al programma latino di Yle.
Un articolo del 2013 del New York Times esagerava forse i motivi del lavoro dei tre ideatori, trovando nella conoscenza del latino il ponte tra l’Europa occidentale e la Finlandia, che all’inizio degli anni Novanta cercava a tutti i costi di allontanare i fantasmi dell’Unione Sovietica.
Un recente articolo del Guardian, invece, mette l’accento sulla nascita del programma quasi come scherzo, che però ha preso piede ed è diventato un vero e proprio manufatto culturale di cui andare orgogliosi.
Il 14 giugno scorso, dopo quasi trent’anni, è andata in onda l’ultima puntata di Nuntii Latini: gli autori, che si occupavano del programma a titolo gratuito nel tempo libero, hanno deciso di godersi una meritata pensione e in mancanza di sostituti Yle ha deciso di terminare il suo esperimento.
Gli amanti del latino non devono però disperare. Innanzitutto tutti i materiali di Nuntii Latini sono disponibili su Yle Areena alla pagina di presentazione del programma, o Nuntii Latini – prima pagina. Inoltre sono numerose le iniziative di promozione della lingua latina, che sembra tutto fuorché morta. Il Vaticano ha lanciato un proprio bollettino radiofonico in latino, chiamato Hebdomada Papae (La settimana del Papa). A colpire i cultori della lingua sarà sicuramente la differenza di pronuncia con i Nuntii Latini: laddove il bollettino del Vaticano utilizza la cosiddetta pronuncia ecclesiastica, molto più simile a quella dell’italiano, il programma finlandese rispettava in tutto e per tutto la pronuncia classica ricostruita, con le sue consonanti dure e l’alternanza di vocali lunghe e brevi.
Interessante è anche il primo settimanale di cruciverba e giochi enigmistici in latino, l’Hebdomada Aenigmatum, versione per classicisti della popolare Settimana Enigmistica.
Nella speranza che un giorno si cerchi di riportare in vita questa stranissima ma affascinante creatura nata dall’incontro tra la cultura latina e quella finlandese, ecco l’ultimo saluto dei Nuntii Latini ai suoi ascoltatori e la sua traduzione in italiano:
Nuntii Latini finiti
Nuntii Latini Radiophoniae Finnicae Generalis, qui inde ab anno millesimo nongentesimo undenonagesimo (1989) iam triginta annos septimanatim emittuntur, post hanc emissionem finiuntur et decreto moderatorum radiophonicorum post ferias aestivas non continuabuntur. Auscultatoribus, quorum grex ad omnes orbis continentes amplificatus est, propter fidelitatem gratias quam maximas agimus et valedicimus. (Tuomo Pekkanen) https://areena.yle.fi/1-1931339
I Nuntii Latini terminano
I Nuntii Latini della Radiotelevisione di Stato finlandese, che sono settimanalmente trasmessi già da 30 anni fin dal 1989, sono finiti dopo questa trasmissione e, per decisione dei direttori della radio, non saranno continuati dopo le vacanze estive. Agli ascoltatori, il cui numero è arrivato a comprendere gente da tutti i continenti, esprimiamo la più grande gratitudine per la loro fedeltà e diciamo addio.
(traduzione Mattia Retta)