La Finlandia è il paese più digitalizzato in Europa: questo è quanto emerge dall’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI 2019), elaborato annualmente dalla Commissione Europea e che misura le prestazioni digitali complessive e la competività digitale dei 28 stati europei.
Il DESI valuta lo stato di avanzamento della digitalizzazione economica e sociale degli Stati membri della Unione europea attraverso sei indicatori:
- capitale umano (competenze digitali dei cittadini)
- uso di internet da parte della popolazione
- connettività
- integrazione della tecnologia digitale
- servizi pubblici digitali
- ricerca e sviluppo
La Finlandia quest’anno scavalca Svezia e Danimarca e conquista la vetta confermandosi prima assoluta in importanti settori quali il capitale umano (Il 76% dei finlandesi ha competenze digitali di base o superiori, mentre la media EU si assesta al 57%), i servizi pubblici digitali e la diffusione e disponibilità di tecnologie come il 5G. Altro motivo di vanto per il paese nordico è il primato europeo nella partecipazione delle donne alla vita tecnologica del paese: le donne specializzate in ICT rappresentano il 21,8% del totale, contro il 17,2 della media EU. E il dato sembra destinato a salire se è vero che nella fascia di età compresa tra i 16 ai 25 anni, la percentuale di donne finlandesi che possiedono digital skills è più alta rispetto a quella dei connazionali uomini: l’80% del totale contro il 70%.
E la situazione in Italia? Beh, le cose purtroppo non sembrano andare benissimo per il Belpaese: solo il 44% degli in italiani tra i 16 e i 74 anni risulta possedere competenze digitali di base, dato che contribuisce a posizionare l’Italia al 24° posto nella classifica (davanti solo a Polonia, Grecia, Romania e Bulgaria) e a farla rientrare nella lista dei paesi che, secondo la Commissione Europea, “hanno ancora tanta strada da fare”, in un quadro economico, quello globale, in cui gran parte della partita viene giocata proprio nel campo della tecnologia e del digitale.