Rauha

Vale in generale “pace”. Ma il termine in finlandese acquista sensi specifici nei composti, in cui si presenta piuttosto come divieto, proibizione assoluta, fino a “non rompere!”

Ci si ritrova così aamurauha, detto della mattina, soprattutto dei giorni festivi (ore dedicate alla meditazione su “Helsingin Sanomat”, la Bibbia laica dei finlandesi); iltarauha, divieto assoluto di fare visite o anche telefonate dopo una certa ora serale.

Ma –rauha lo incontriamo in combinazione con natura, lettura, sauna, lavoro, paesaggio, mente, animo… quasi ogni momento dell’esistenza ne è scandito, e ciò forse aiuta a intendere il senso restrittivo della socievolezza finlandese.

Di particolare potenza è Joulurauha, la vigilia e la notte del Natale, che impone il blocco totale dei mezzi pubblici e la chiusura dei negozi e di ogni attività, e qui il senso si avvicina decisamente a “coprifuoco”.

Le severe vestali di questo culto sono le donne, in Finlandia, che si sono attribuite da tempo una specifica naisrauha, il diritto delle donne a non essere importunate, certificato sin dal 1316 in un documento specifico del re di Svezia (Karjalan naisrauha). (n.r)