Hanko non ha bisogno di una lunga introduzione, perché è uno dei luoghi di villeggiatura più conosciuti e amati della Finlandia.
Situata a 130 chilometri a ovest di Helsinki, è il punto più a sud del Paese. La sua riviera, con una costa lunga circa 130 chilometri, conta 30 spiagge sabbiose e 90 tra isole e isolette.
Gli edifici più caratteristici della città sono la torre dell’acqua e la chiesa, che la domina da una piccola altura. I più belli però sono le ville in legno, costruite dai russi ai tempi in cui la Finlandia faceva parte dell’impero russo. I ricchi abitanti di San Pietroburgo amavano infatti trascorrere la villeggiatura sulle tiepide rive del Baltico.
La Hangon Regatta è il principale evento estivo della città. Gli appassionati di vela partecipano alla competizione, ma molti giovani, anche con uno scarso interesse per la vela, amano partecipare per l’atmosfera festiva che la caratterizzano.
Fondata nel 1874, subito dopo l’inaugurazione della ferrovia Hanko-Hyvinkää nel 1872, tra la fine del XIX e all’inizio del XX secolo Hanko fu il porto principale da cui gli emigranti lasciavano la Finlandia per una nuova vita nel Nord America. Una statua, che mostra uccelli in volo, li commemora.
Alla fine del XIX secolo, mentre la Finlandia era ancora un Granducato russo, Hanko era una famosa località termale per la nobiltà russa. Alcuni degli edifici di quel periodo sopravvivono, in particolare l’Hanko Casino (che non è una struttura di gioco d’azzardo, ma un’ex sala per banchetti), attualmente un ristorante. L’Hotel Continental (1901, ora Hotel Regatta) è stato progettato dall’architetto Lars Sonck nello Jugendstil dell’epoca; dopo essere caduto in rovina, è stato riportato al suo antico splendore nel 2013.
Il feldmaresciallo Mannerheim possedeva un caffè, Neljän Tuulen Tupa (La tana dei quattro venti), che è ancora popolare tra turisti e residenti.
Il faro Bengtskär, situato a 25 km a sud-ovest di Hanko, con 52 metri è il più alto dei Paesi nordici. Fu costruito nel 1906 ed è stato il primo museo del faro in Finlandia. D’estate da Hanko partono i traghetti per raggiungere l’isolotto di granito che lo ospita.
Nel trattato di pace di Mosca del 13 marzo 1940 che concluse la Guerra d’inverno, Hanko fu data “in affitto” all’Unione Sovietica come base navale per un periodo di 30 anni. Durante la Guerra di continuazione (1941-1944), le truppe sovietiche furono costrette a evacuare Hanko all’inizio di dicembre 1941 e l’Unione Sovietica rinunciò formalmente al contratto di affitto nel trattato di pace di Parigi del 1947. Il breve fronte russo-finlandese che attraversava la base della penisola sul lato finlandese era tenuto in parte da truppe volontarie dalla Svezia. Un museo è stato istituito in questa posizione, tra le trincee e altri resti della guerra.
Un altro luogo molto suggestivo legato al periodo bellico si trova lungo il sentiero naturalistico che si snoda fino alla punta della penisola di Hanko (Tulliniemi luontupolku). Questo sentiero largo e ben segnalato parte da dietro la zona industriale e si snoda prima lungo la baia a ovest della città e poi nella zona boscosa dell’estremità sud della penisola. In molti punti purtroppo i depositi e parcheggi industriali sono visibili, ma questo non toglie nulla al meraviglioso spettacolo del sole che tramonta sul mare che si può ammirare camminando lungo la spiaggia della baia.
Nelle chiare notti estive lo si può percorrere anche a sera inoltrata, e gli unici compagni di passeggiata sono gli animali del bosco e gli uccelli marini. Nella zona dove la boscaglia è più fitta si può vedere ciò che resta delle baracche militari in legno – più di cento – costruite dai tedeschi tra il 1941 e il 1944 per alloggiare i militari in attesa di rientrare in Germania. Dopo la loro partenza l’area è stata trasformata in campo di prigionia per i prigionieri di guerra sovietici in attesa di essere rimandati in URSS. Nel 1948 poi il campo militare fu trasformato in campo di lavoro per donne condannate per crimini quali quida in stato di ebrezza (come informa un cartello sul sito!), chiuso infine nel 1960. Queste costruzioni circondate da rete metallica e ormai abbandonate hanno un fascino sinistro nella luce incerta del crepuscolo, e potrebbero essere lo scenario perfetto per un film dell’orrore.
Cartoline finlandesi è una serie di articoli che propone luoghi da scoprire, monumenti da rivisitare e angoli del Paese che non sempre entrano nelle guide turistiche.