Ristorante Sea Horse

Oggi l’UNESCO considera patrimonio dell’umanità non solo i monumenti, ma anche la gastronomia, ed anche elementi intangibili come la cultura condivisa di un popolo. Il ristorante Sea Horse di Helsinki è un po’ questo, un monumento alla “finlandesità” di un tempo passato, a cavallo tra tradizione e nostalgia. Lo avevamo già elencato fra i locali dove si mangiava “come una volta”.

Il ristorante, aperto nel 1934 e ancora oggi nella sede originale al numero 11 di Kapteeninkatu, nel quartiere centrale di Ullanlinna, serve ancora oggi ai suoi clienti cibo e atmosfera finlandesi d’antan.

Foto Wikipedia

Qui si è a mille miglia di distanza dalla cucina moderna e minimalista che ha portato alla ribalta la gastronomia nordeuropea: chi viene al Sea Horse vuole il profumo e il calore della tradizione. Le porzioni sono ancora oggi quelle che le nonne servivano ai nipoti, e la generosità dei piatti suggerisce di saltare il pasto precedente per riuscire a gustare anche il dessert.

Il fatto che sia chiamato dagli habitué “Sikala” (porcile) fa capire che non sia sempre stato un ritrovo elegante. E tra i palazzi art nouveau dove oggi si trovano boutique di design, caffè eleganti e ristoranti chic oggi forse la vecchia insegna al neon del Sea Horse sembra teletrasportata da un’altra era.

Negli anni ’90, il giornalista ed editore Tyler Brûlé (fondatore delle riviste internazionali di design e lifestyle Wallpaper* e Monocle) ha scritto un pezzo su una delle specialità del ristorante: la bistecca con la cipolla, che ha contribuito a renderlo famoso in tutto il mondo.

Il Sea Horse porta in tavola da oltre 80 anni specialità del sud della Finlandia, come aringhe baltiche fritte e “vorschmack” (uno dei piatti preferiti di Mannerheim), ed è proprio per assaporare questi piatti rimasti immutati o quasi nel tempo che i suoi affezionati clienti e molti turisti vengono qui. Il menu però non è sempre stato così ricco: durante la guerra per esempio era davvero modesto.

Nel 1959 Anna-Liisa Paukku rilevò il ristorante con il marito e da questo momento inizia il suo vero successo. Dobbiamo a lei l’introduzione nel menù dei due piatti più noti: le croccanti aringhe baltiche fritte e la bistecca di manzo “à la Sea Horse”; durante la sua gestione il ristorante diventa popolare anche tra gli artisti. Gli attuali proprietari lo hanno acquistato nel 1999, e ristrutturato nel 2003, utilizzando vecchie foto del ristorante come linee-guida e rispettandone pienamente lo spirito e lo stile sobrio tipico dell’architettura finlandese degli anni ’30.

Le famose aringhe firtte servite al Sea Horse. Foto Wikipedia

Oggi si può dire con certezza che Sea Horse fa parte della storia di Helsinki, e lo si può considerare un’istituzione.

Molti personaggi famosi sono passati da qui: Pablo Neruda, Jean-Paul Sartre, Dizzie Gillepsie; la nostalgia è parte integrante del fascino di questo locale, quanto i suoi piatti “come li faceva la nonna”, per esempio le tradizionali polpette finlandesi sempre servite in quantità più che generosa. Anche oggi, tra i clienti, si possono incrociare artisti di fama internazionale. La sua clientela si è sempre distinta per essere molto eclettica: dai premi Nobel alla gente di strada, come scrisse il giornalista Jouni Lompolo, e questo ristorante è oggi molto popolare tra gli addetti ai lavori del mondo della cultura.
Le persone famose qui però non si trovano solo sedute ai tavoli. In passato anche alcune figure finlandesi importanti hanno lavorato in sala e in cucina, per esempio Gunnar Salenius, appartenente al movimento Jäger dell’inizio del XX secolo.

Negli anni sono state raccontate molte storie sull’origine del leggendario murale del cavalluccio marino che ricopre la parete di fondo del ristorante. Secondo una teoria, l’hanno dipinto degli studenti d’arte che avevano fatto irruzione nel ristorante negli anni ’40. Secondo l’altra, uno studente d’arte al verde aveva pagato il conto del ristorante creando il dipinto. In fondo, non ha molta importanza quale sia la verità, a chi viene qui fa piacere avere un episodio pittoresco a cui pensare guardando la sala.
Oggi i cavallucci marini sono conosciuti in tutto il mondo, e appaiono sulle pagine di diverse riviste e guide turistiche. Sono stati persino raffigurati in set teatrali e sono il marchio di fabbrica del ristorante, e come tutti i marchi sono difesi gelosamente: infatti è proibito fotografarli, come indica un cartello all’ingresso della sala principale.


Cartoline finlandesi è una serie di articoli che propone luoghi da scoprire, monumenti da rivisitare e angoli del Paese che non sempre entrano nelle guide turistiche.

 Foto di apertura dell'autrice.