Ha fatto bene la Federazione Internazionale Hockey su Ghiaccio (IIHF) a revocare alla Bielorussia la possibilità di ospitare insieme alla Lettonia i campionati mondiali programmati per maggio.
Il continuo abuso dei diritti umani dopo le proteste degli scorsi mesi da parte del regime guidato dal presidente Lukashenko merita decisioni severe.
Certo, ci hanno messo tantino a decidere visto che i moti e le conseguenti repressioni sono avvenuti diversi mesi fa, e sicuramente la tempistica non è collegata a quella, avvenuta casualmente proprio pochi giorni fa, di Skoda, Nivea e Tissot, principali sponsor della manifestazione, di ritirare la loro sponsorizzazione nel caso in cui si fosse confermato lo svolgimento dei campionati in Bielorussia.
E dire che il presidente della suddetta Federazione Rene Fasel poco più di una settimana fa aveva difeso il suo incontro con il presidente bielorusso Lukashenko definendolo necessario e serio. Si erano addirittura abbracciati, tanto l’incontro era serio.
Quindi possiamo solo dire: ben fatto! Ora, ovviamente, ci attendiamo simili decisioni da parte del Comitato Olimpico Internazionale, da cui, viste le continue repressioni nei confronti di minoranze quali Uighuri, Tibetani e cittadini di Hong Kong, ci attendiamo lo spostamento delle Olimpiadi Invernali del 2022 che si dovrebbero tenere in Cina.
Anche da parte della FIFA siamo sicuri che arriverà una simile decisione riguardo ai mondiali di calcio, previsti sempre nel 2022 in Qatar, venuto la scorsa estate alla ribalta per la discriminazione nei confronti dei migranti provenienti dal subcontinente indiano che stanno lavorando alle grandiose opere edili pianificate nel piccolo stato arabo.
Siamo assolutamente certi che verrà applicato in tutti questi casi lo stesso, severo metro. D’altronde, quando si parla di sport e diritti umani non si possono fare compromessi.
Per le foto pubblicate, siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti