Turismo in Finlandia: come si esce dalla crisi

Un rapporto sulla situazione e le prospettive di un settore bloccato dalla pandemia

Il fatturato e il numero di dipendenti delle aziende del settore turistico finlandese sono aumentati nel corso del 2015-2019. Dopo quattro anni consecutivi di crescita, la pandemia di coronavirus ha fermato questo sviluppo nella primavera del 2020. Secondo le stime, la ripresa del turismo richiederà alcuni anni, con sostenibilità e sicurezza tra le risorse chiave della Finlandia in futuro.

Queste le conclusioni del rapporto di settore sull’industria del turismo appena pubblicato dal Ministero dell’Economia e del Lavoro. Nel 2019 il numero di imprese del settore era di circa 29.000 e impiegavano direttamente circa 119.000 addetti. Il fatturato totale delle aziende del settore è stato di 21 miliardi di euro.

“Le cifre del rapporto descrivono la situazione prima della pandemia di coronavirus e mostrano che c’è una domanda di turismo in Finlandia. Come tutti sappiamo, la pandemia ha avuto un impatto drammatico sul turismo, ma la Finlandia ha diversi punti di forza nel settore. Siamo un paese sicuro e possiamo distinguerci anche per la nostra sostenibilità”, afferma Lea Marski, dirigente di settore del North Ostrobothnia ELY Center, che ha compilato il rapporto.

Nel 2019, il trasporto passeggeri e i suoi servizi hanno registrato il maggior fatturato tra i gruppi dell’industria del turismo, mentre i servizi di ristorazione sono stati il ​​principale datore di lavoro. Negli ultimi anni, il numero di nuove imprese nel settore del turismo è aumentato moderatamente. Il settore del turismo rappresenta circa il 2,7% del PIL della Finlandia. Il turismo sostiene lo sviluppo delle regioni, soprattutto al di fuori dei centri di crescita, rafforzando così una struttura regionale equilibrata.

Andamento dei pernottamenti in Finlandia nel 2020

Nella primavera del 2020 il settore turistico è crollato a causa della e delle restrizioni ai viaggi imposte per prevenirne la diffusione. Le restrizioni hanno ridotto con successo la diffusione della malattia, ma hanno anche portato il settore turistico, in particolare, a gravi difficoltà finanziarie, come in Italia ed in tanti altri Paesi. Il fatturato delle aziende turistiche è diminuito drasticamente e il numero di licenziati si è moltiplicato rispetto agli anni precedenti. Lo Stato ha introdotto diversi tipi di strumenti di supporto per affrontare i danni causati dalla crisi del Coronavirus. Si stima che la domanda di turismo potrebbe riprendersi dalla pandemia nel giro di pochi anni, ma il suo impatto sul settore potrebbe essere esteso e duraturo in molti modi. Potrebbe anche necessitare molto tempo prima che la situazione finanziaria delle aziende turistiche migliori, il che rallenterebbe gli investimenti per la crescita. La pandemia ha colpito anche la domanda dei consumatori e il comportamento dei turisti, elementi da tenere in considerazione nella produzione di servizi e nel suo sviluppo.

L’immagine della Finlandia come paese sicuro e stabile fornisce una solida base per lo sviluppo e la crescita dell’industria del turismo dopo la pandemia e obiettivo del Paese è ancora quello di raggiungere la crescita più sostenibile come destinazione turistica tra i paesi nordici.

Ciò è realizzabile se la Finlandia risponderà alla trasformazione digitale, facendo uso di innovazioni, migliorando l’accesso, investendo nello sviluppo di un turismo sostenibile e responsabile e rafforzando la competitività del contesto imprenditoriale del settore il che richiede una cooperazione a lungo termine e stretta tra operatori del turismo, sponsor, decisori politici e autorità pubbliche.

Il rapporto di settore sul turismo è stato pubblicato nell’ambito del seminario ValoOn di Visit Finland il 10 febbraio 2021 e descrive il settore turistico sulla base delle statistiche del 2019, degli effetti della pandemia di coronavirus e delle prospettive per il futuro.

Tra gli interventi più significativi, quello di apertura di Kristiina Hietasaari, dirigente di, Visit Finland e di Topi Manner, CEO della compagnia aerea di bandiera, Finnair. La Hietasaari ha parlato della rivalutazione del mercato di riferimento di Visit Finland entro il 2021: poiché è molto probabile che il turismo locale si riprenda per primo, le risorse di marketing saranno indirizzate prioritariamente verso Germania e Svezia mentre quelle per il marketing finlandese sostenibile verrà indirizzato verso mercati chiave quali Gran Bretagna, Francia, Russia e Giappone.

Il crollo del settore turistico nel 2020 rispetto al 2019 è testimoniato dai dati statistici appena pubblicati. Infatti:  calo del 38% dei pernottamenti globali, del 68 % di quelli dall’estero e del 25% di quelli dall’interno. Dall’Italia si sono registrati  meno 71% di pernottamenti, e meno 92% solo nel dicembre 2020 rispetto agli stessi periodi del 2019. I pernottamenti di italiani in Finlandia nel 2019 avevano registrato invece un incremento del 13% rispetto al 2018.

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Gianfranco Nitti
Giornalista e membro italiano dell'Associazione della Stampa Estera, visita regolarmente la Finlandia, in particolare la Lapponia, di cui scrive da anni.