Eleonora Macchia, ricercatrice dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e presso l’Åbo Akademi, ha ottenuto il primo ERC Starting Grant per il progetto NoOne, tra i 172 finanziati dallo European Research Council (ERC) per il panel Phisical Sciences and Engineeering.
Il progetto NoOne della durata di 5 anni, per un budget complessivo di 2,5 milioni di euro, punta alla realizzazione di una piattaforma per la rivelazione binaria della singola molecola di proteine/peptidi e marcatori genetici per consentire lo screening affidabile di malattie come il cancro, nonché infezioni virali e batteriche.
Si tratta di una idea progettuale a forte carattere interdisciplinare, coinvolgendo aspetti all’avanguardia della chimica analitica, della fisica dei dispositivi, dell’elettrochimica, dell’elettronica, della biochimica fino all’ingegneria chimica e dei materiali che ha come obiettivo quello di concepire, ingegnerizzare, fabbricare e validare una piattaforma rivoluzionaria basata su un sensore bioelettronico binario a singola molecola, in grado di discriminare in modo affidabile campioni di biofluidi che racchiudono zero biomarcatori da quelli che ne contengono uno solo.
La piattaforma binaria NoOne è progettata per essere portatile, economica, rapida e facile da usare, ideale per applicazioni point-of-care. Il progetto prevede la realizzazione di un prototipo che consentirà a medici, fitopatologi o veterinari, di identificare quei campioni che sono totalmente privi di un particolare biomarcatore o patogeno (virus o batteri), da quelli che ne presentino anche soltanto uno.NoOne ha il potenziale, pertanto, di rivoluzionare i test point-of-care (con il termine POCT ci si riferisce a tutti quei test eseguibili vicino al paziente o nel luogo nel quale viene fornita l’assistenza sanitaria) grazie alla sua capacità di identificazione rapida, altamente affidabile ed economica in applicazioni chiave come la diagnosi precoce in una ampia gamma di patologie, spaziando dalla infezione da SARS-CoV-2, da Xyllella Fastidiosa, fino al cancro pancreatico. NoOne sarà portato avanti in stretta collaborazione e sinergia tra l’Università di Bari e Åbo Akademi in Finlandia, entrambe sedi operative del progetto.
Il gruppo di ricerca è composto da scienziati esperti di fama internazionale dell’Università di Bari (proff. Luisa Torsi, Maria Chironna e Gaetano Scamarcio) e dell’ Åbo Akademi (proff. Ronald Österbacka e prof.ssa Cecilia Sahlgren). Sono coinvolti nel progetto colleghi di prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali (dott. Paquale Saldarelli dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR, prof. Fabrizio Torricelli dell’Università degli Studi di Brescia e prof.ssa Irene Esposito dell’Università di Duesseldorf).
Lo European Research Council (ERC) è l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei paesi associati. L’ERC supporta progetti di ricerca ad alto rischio, condotti da Principal Investigator (PI), ricercatori, con curriculum di rilievo a livello internazionale. I progetti sono finanziati sulla base delle idee progettuali presentate dai ricercatori, in qualsiasi campo della scienza, senza argomenti di ricerca predefiniti, e valutati sulla base del solo criterio dell’eccellenza scientifica. Quest’anno sono stati finanziati, con 610 milioni di euro, 397 progetti di giovani ricercatrici e ricercatori su 4.066 proposte presentate con una percentuale di progetti di giovani ricercatrici del 43% del totale.
La Principal Investigator (PI) del progetto NoOne è la giovanissima dott.ssa Eleonora Macchia, classe ’90, ricercatrice di Chimica Analitica presso il Dipartimento di Farmacia e Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Bari. Laureata magistrale in Fisica – indirizzo di Fisica della Materia con lode nel 2014, consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze chimiche e molecolari sempre presso l’Università degli Studi di Bari nel marzo 2018. A marzo 2019, dopo un periodo di post-doc presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Bari, si trasferisce presso la Åbo Akademi University come ricercatrice nell’ambito del progetto europeo H2020 “Single molecule bio-electronic smart system array for clinical testing SiMBiT”.
Nell’agosto 2020 vince una posizione di ricercatrice senior nella medesima università finlandese in qualità di PI del progetto “Protein Detection at the Single Molecule Limit with a Self-powered Organic Transistor for HIV early diagnostic (ProSiT)” finanziato dalla Academy of Finland Research Council.
A 31 anni la dott.ssa Eleonora Macchia è autrice di oltre 30 articoli su riviste internazionali per un complessivo numero di citazioni superiore a 700 ed h-index di 15. Vanta numerosi premi scientifici nazionali e internazionali ed è stata selezionata come Top 10 candidate della XVII Edizione del premio “L’Oréal Italia Per le Donne e la Scienza” in collaborazione con “Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO “.