Rapporto FMI sulla Finlandia: ripresa economica bloccata dalla guerra in Ucraina

La delegazione finlandese del Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato il 17 novembre una indagine sull’economia finlandese. Secondo il FMI, il governo finlandese è riuscito a guidare con successo il Paese attraverso la pandemia ed ad attuare riforme strutturali per aumentare l’occupazione e la produttività. Tuttavia, secondo il FMI la guerra della Russia in Ucraina ha bloccato la ripresa e sta peggiorandone le prospettive. L’inflazione elevata, stimolata dal rapido aumento dei prezzi dell’energia, sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie, riducendo la fiducia e la domanda. Anche il contesto economico esterno si è indebolito, riducendo il commercio e gli investimenti.  La conclusione è che la crescita economica in Finlandia si fermerà l’anno prossimo, a causa dei forti rischi legati alla guerra. Seguirà una lenta ripresa e il ritorno a una crescita potenziale di poco superiore all’1%, si legge nel rapporto.

Il FMI ritiene che la guerra in Ucraina aumenti le pressioni sulla spesa fiscale per rafforzare la sicurezza e per proteggere in parte le famiglie dall’aumento del costo della vita. L’inflazione quest’anno è stimata intorno al 7%, per poi rallentare l’anno prossimo a circa il 4,5%. L’aumento del costo dell’energia, in particolare, ha fatto lievitare il costo della vita in Finlandia. Secondo il FMI, le pressioni inflazionistiche potrebbero essere frenate dallo smantellamento delle politiche di stimolo economico l’anno prossimo. Le finanze pubbliche finlandesi, secondo il FMI, devono essere stabilizzate in modo significativo nel medio termine per poter ridurre il rapporto debito/PIL. I dati diffusi dalla delegazione del FMI a Helsinki non sono ufficiali, ma vengono presentati al Consiglio dei governatori del FMI come base per eventuali discussioni e decisioni.

Politiche del settore finanziario

Il sistema bancario è generalmente solido, ma la liquidità delle banche e i collegamenti transfrontalieri sono fonti di vulnerabilità. Il programma di valutazione del settore finanziario del FMI, attualmente in corso, ha rilevato che le banche sono ben capitalizzate, redditizie e, in termini di solvibilità, resistenti a shock macroeconomici avversi. Tuttavia, un inasprimento delle condizioni finanziarie globali può mettere sotto pressione la liquidità delle banche, data la loro eccessiva dipendenza dai finanziamenti all’ingrosso a breve termine. Il rafforzamento delle riserve di liquidità rimane quindi una priorità. Inoltre, le banche sono esposte ai rischi derivanti dal mercato immobiliare, dati gli elevati livelli di indebitamento delle famiglie, e agli eventi sistemici nella regione nordica, date le loro elevate esposizioni transfrontaliere. Pertanto, le risorse di tutte le agenzie di vigilanza finanziaria dovrebbero essere aumentate per far fronte ai rischi esistenti ed emergenti.

I rischi per la stabilità finanziaria possono essere attenuati ampliando lo strumentario macroprudenziale e, se le circostanze lo consentono, inasprendo i requisiti patrimoniali. Le autorità hanno fatto passi avanti nell’affrontare le vulnerabilità del lato mutuatario, ma lo strumentario di politica macroprudenziale dovrebbe essere ulteriormente rafforzato, anche mediante la legiferazione di limiti al rapporto debito/reddito e debito/servizio/reddito per limitare le vulnerabilità delle famiglie. Per quanto riguarda le riserve sistemiche di capitale, la missione ha dichiarato di accogliere con favore l’imminente aumento dei requisiti per le istituzioni di importanza sistemica, che in parte ripristina le misure di alleggerimento adottate durante la crisi COVID. Le autorità potrebbero utilmente comunicare la loro intenzione di ripristinare completamente i requisiti di riserva sistemica di capitale non appena le circostanze lo permetteranno. Inoltre, a tempo debito, il rafforzamento della posizione patrimoniale ciclica e la legiferazione di un tasso neutro positivo per la riserva di capitale anticiclica possono aumentare la solidità del sistema bancario. Separatamente, il quadro di monitoraggio del rischio sistemico dovrebbe essere potenziato migliorando l’analisi dei dati e coprendo in modo più dettagliato i rischi del settore societario, nonché la divulgazione della valutazione dei rischi macroprudenziali nel settore dell’intermediazione finanziaria non bancaria. Infine, la gestione delle risoluzioni e delle crisi dovrebbe essere sostenuta da un maggiore coordinamento della preparazione e della gestione delle crisi da parte delle autorità.

Il FMI emette dichiarazioni corrispondenti su tutti i paesi membri nell’ambito delle sue attività di monitoraggio del paese. Le visite del FMI nei Paesi membri sono chiamate Consultazioni ex articolo IV, in quanto previste dall’articolo IV dello Statuto del FMI. La dichiarazione si basa sulle valutazioni degli esperti del FMI e sulle discussioni avute con le autorità finlandesi, le organizzazioni del mercato del lavoro, le istituzioni finanziarie, gli istituti di ricerca e altri soggetti.

Il Consiglio di amministrazione del FMI discuterà il rapporto sulla Finlandia ed un rapporto separato sul mercato finanziario finlandese all’inizio del prossimo anno.

La Ministra delle Finanze Annika Saarikko ha valutato come molto utile l’incontro con gli economisti del FMI. Sono state scambiate importanti prospettive sulle sfide che l’economia finlandese deve affrontare in una situazione in cui le prospettive sono per molti versi incerte. “Come osserva il FMI, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e gli effetti a catena dell’invasione hanno indebolito le prospettive economiche e messo sotto pressione le finanze pubbliche. Concordiamo con il FMI sulla necessità di proseguire le riforme strutturali e garantire una crescita a lungo termine”, ha dichiarato la Ministra.

https://www.imf.org/en/News/Articles/2022/11/16/mcs111722-finland-staff-concluding-statement-of-the-2022-article-iv-mission

Gianfranco Nitti
Giornalista e membro italiano dell'Associazione della Stampa Estera, visita regolarmente la Finlandia, in particolare la Lapponia, di cui scrive da anni.