Elezioni: la Finlandia svolta a destra?

Il voto dei giovani potrebbe essere decisivo

Più o meno un milione e 700mila finlandesi hanno votato in anticipo, il 60% vota oggi. I sondaggi più recenti dicono che il partito di centro-destra Kokoomus (Coalizione Nazionale) di Petteri Orpo è attualmente in vantaggio con il 19,8% nei sondaggi. Il partito populista dei Perussuomalaiset di Riikka Purra segue insieme con i Socialdemocratici di Sanna Marin a quota 19,2%.

Le elezioni si svolgono nel contesto di un’attenzione internazionale senza precedenti per la richiesta di adesione della Finlandia all’alleanza militare della NATO. È uno dei punti di forza dell’attività del governo uscente: oltre il 75% dei finlandesi ha approvato la scelta, e nessuno dei partiti (a eccezione di una piccola parte della Lega di Sinistra) si è dichiarato contrario.

Abbandonare la neutralità è stato un cambiamento epocale dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e dunque la guerra è stata comunque al centro della campagna elettorale. Con questa scelta, Sanna Marin, leader moderna, femminista, è diventata la figura più nota della Finlandia sulla scena internazionale. Nonostante le critiche per certe uscite serali poco approppriate, e le critiche dell’opposizione per alcune promesse improvvide di armamenti aerei fatte all’Ucraina, il suo indice di gradimento rimane alto. Secondo un sondaggio condotto dal quotidiano Helsingin Sanomat lo scorso dicembre, il 64% degli intervistati ritiene che la Marin abbia svolto un lavoro “molto buono” o “abbastanza buono” come primo ministro. Tra gli intervistati di sesso femminile, la percentuale è più alta, pari al 69%.

“È insolito che il sostegno al primo ministro non diminuisca alla fine del ciclo parlamentare. È una novità nella politica finlandese”, ha dichiarato la ricercatrice di storia politica dell’Università di Helsinki Jenni Karimäki. Ma se la stima popolare non è calata di molto, il voto è un’altra cosa. Si ricorderanno i finlandesi che questa donna ha retto anni durissimi, prima una pandemia e poi una guerra (quasi) al confine? Chi ha imposto il lock-down, e ha promosso la costruzione di una barriera sul fronte orientale, quanto pagherà in termini di consenso alle urne?

Per sfruttare questi dubbi sono in corsa il Partito di Coalizione e i Perussuomalaiset.

Petteri Orpo ha cercato di presentare il suo partito come quello dei più responsabili, accusando la Marin di aver contratto troppi debiti. Il 29% del PIL è stato destinato al welfare pubblico nel 2022, e l’anno scorso la Finlandia ha dovuto chiedere ulteriori prestiti per rafforzare le sue difese dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Questo ha fatto salire il debito statale a 144 miliardi di euro. Il suo partito invece propone tagli alle tasse e misure di austerità.

Il Partito degli Strafinni (la versione “Veri Finlandesi” è un eufemismo) di Riikka Purra potrebbe essere il vincitore a sorpresa, sostiene il commentatore politico Jan Erola. “Se il prossimo primo ministro non sarà Sanna Marin, è molto probabile che avremo un sostituto donna. Sarebbe un cambiamento davvero interessante: passare da una giovane donna di sinistra a una giovane donna di destra come primo ministro finlandese”.

Purra (“l’arcinemica”, non manca di italianizzare una scheda del Corriere!) è una grande comunicatrice, che fa di tutto per non sembrare un politico. Il suo stile funziona bene sui social media, parla in modo semplice e chiaro: dice ciò che non va nelle scuole finlandesi o nel sistema sanitario, si oppone all’immigrazione extracomunitaria, nonostante la carenza di lavoratori in diversi settori dell’economia finlandese, sostiene che l’obiettivo della neutralità carbonica della Finlandia per il 2035 dovrebbe essere posticipato al 2050. Ne parla come fa la gente al mercato. E, soprattutto, il suo partito ha agganciato i giovani, e Tiktok è diventato lo strumento più potente per farlo. È probabile che questa sia una tornata elettorale in cui TikTok giocherà un ruolo decisivo.

“La politica si fa dove c’è la gente, e ora gran parte della gente – soprattutto i giovani – si trova sui social media”, ha scritto l’analista Niclas Storås a fine gennaio. A trascinare il pubblico dei giovani attraverso Tiktok è stato Sebastian Tynkkynen. L’eurodeputato strafinnico ha quasi 128 000 follower e 2,6 milioni di like sui suoi video. Stile provocatorio e tagliente, propone a getto continuo video che prendono in giro il governo e in particolare il primo ministro Marin. È lui a puntare l’indice contro il primo ministro nel dicembre 2021, quando la Marin fu vista fare festa in un bar, nonostante fosse stata informata di essere esposta al coronavirus. È lui a fine gennaio a pubblicare un video in cui dichiara: “Qual è la differenza tra Sanna Marin e Miss Finlandia sulla scena internazionale? Che la Miss vuole far vincere il suo Paese”.

Spesso non usa mezzi termini: “È una che traccheggia e racconta balle!”, spara senza esitazioni.

In un sondaggio di HS condotto tra i giovani che votano per la prima volta, il vantaggio dei Perussuomalaiset (28%) sui partiti successivi, l’Sdp (13%) e i Verdi (11%), è enorme. Conseguenza anche del fatto che la presenza degli altri partiti su Tiktok è molto ma molto inferiore.

E proprio su Tiktok la segretaria dei Perussuuomalaiset non manca di mordere (“purra” in finlandese vuol dire proprio “mordere“). Per esempio taccia di elitarismo certe scelte climatiche ritenute aggressive, sostenendo che danneggiano la gente comune, specialmente quando l’economia ha subito una flessione. Fa regolarmente leva sulle preoccupazioni della gente per l’inflazione e i prezzi elevati dell’elettricità. Nei contenuti di Purra su Tiktok non mancano critiche all’UE, per quanto attenuate rispetto ai mesi precedenti. Come si è visto in Italia con la Meloni, quando si rischia di andare a governare, è meglio mettere un freno a certe esternazioni contro chi dovrà concederti altri prestiti.

A causa del sistema di voto finlandese, strettamente proporzionale, è molto probabile che nessun partito ottenga più di un quinto dei voti. E dunque chiunque vinca dovrà quindi convincere gli altri partiti a partecipare. Ma questo potrebbe rendere il compito di Riikka Purra più difficile, se dovesse vincere.

Al momento nessuno si dichiara esplicitamente favorevole a schierarsi con i Perussuomalaiset, ma alla fine sul carro del vincitore (vincitrice) sarà più di uno a saltare.

(Foto del titolo da Yle.fi. Per tutte le immagini, siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)

Nicola Rainò
Giornalista, traduttore letterario, studioso di lingua italiana e storia dell'arte. Emigra dal Salento a Bologna per studi, poi a Helsinki per vivere. Decise di fondare La Rondine una buia notte dell'inverno del 2002 dopo una serata all'opera.