Come già menzionato in una precedente nota, nel 2022 è uscito per i tipi Classiques Garnier il volume “Matilde Serao. International Profile, Reception and Networks”. L’opera, a cura di Gabriella Romani, Ursula Fanning e Katharine Mitchell si concentra sulle reti letterarie e la ricezione come strumenti essenziali per comprendere i contributi e i contesti dei vari autori.
Queste reti si riferiscono alle connessioni sociali e professionali tra scrittori, critici, editori e lettori che influenzano la produzione e la diffusione della letteratura. Per le scrittrici, nella fattispecie la Serao, in particolare per quelle provenienti da contesti sottorappresentati o emarginati, queste reti possono svolgere un ruolo cruciale nel modo in cui il loro lavoro viene accolto e valorizzato. Esaminando i network in cui si muovono le scrittrici, gli studiosi possono scoprire modalità alternative di influenza letteraria e di comunità che hanno sostenuto la scrittura femminile. Ad esempio, i salotti, le corrispondenze epistolari e gli incontri informali hanno storicamente funzionato come spazi vitali in cui le donne potevano scambiarsi idee, criticare il lavoro dell’altra e trovare un mentore.
Il concetto di ricezione implica lo studio di come la letteratura viene accolta dal pubblico, dai critici e da altri scrittori. Ciò include le recensioni, la critica letteraria e l’impegno del pubblico nei confronti dei testi. Per le scrittrici, gli studi sulla ricezione possono rivelare modelli di pregiudizio di genere, come la tendenza a sottovalutare la produzione letteraria femminile o a incasellarla in determinati generi letterari. Al contrario, le ricezioni positive possono evidenziare i cambiamenti verso un maggiore riconoscimento e apprezzamento dei contributi delle donne alla letteratura.
Nel complesso, lo studio delle reti letterarie e della ricezione aiuta a comprendere non solo i vincoli storici posti alle scrittrici, ma anche le strategie da loro utilizzate per aggirare queste barriere, ottenere riconoscimento e influenzare la cultura letteraria. Questo approccio può rimodellare la nostra comprensione della storia letteraria mettendo in evidenza le diverse voci e i contributi delle scrittrici.
Tornando al volume in questione, troviamo vari articoli sulla ricezione delle opere della Serao in vari Paesi (Russia, Svezia, Bulgaria e Finlandia), un’analisi o meglio una rilettura della Serao da un punto di vista anglocentrico, l’opinione di Leo Spitzer sulla scrittrice, un’analisi degli articoli sulla Terrasanta, scritti dalla Serao all’indomani del suo viaggio in Palestina e pubblicati sul “Mattino”, e l’interessante articolo sulla supposta perdita del Premio Nobel a favore della Deledda. Per una lista completa dei contenuti, si può seguire questo collegamento .
Per quel che riguarda l’articolo sulla ricezione della Serao in Finlandia, ad opera di Viola Parente Čapková, il testo in questione esplora la ricezione dell’autrice concentrandosi in particolare sulle traduzioni delle sue opere in finlandese e svedese, sugli scambi culturali facilitati da queste traduzioni e sull’impatto più ampio dei suoi scritti in Finlandia tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Le opere di Matilde Serao hanno suscitato l’attenzione non solo del grande pubblico, ma anche di studiosi e critici letterari finlandesi; prova ne sono le recensioni su giornali e riviste letterarie, dove sono stati sottolineati i suoi ritratti dettagliati della vita e della società napoletana.
Le traduzioni giocarono un ruolo cruciale nella diffusione dell’influenza della Serao in Finlandia, non essendo soltanto delle semplici conversioni linguistiche, ma agendo come ponti culturali e introducendo i lettori finlandesi agli stili letterari e alle tematiche sociali italiane. Il ritrovamento, poi, delle opere della scrittrice italiana, sia in originale (italiano) sia in francese e russo, in varie biblioteche della Finlandia, sottolinea come la ricezione della Serao non sia costituita soltanto dalle traduzioni in finlandese e svedese, e la sua “presenza” in Finlandia acquista un carattere significativamente“multilingue”.
I critici finlandesi hanno apprezzato la capacità della Serao di fondere realismo e narrazione emotiva. I suoi libri sono stati spesso elogiati per la vivacità dei personaggi e la rappresentazione delle norme sociali italiane.
L’articolo si conclude con una riflessione sull’eredità duratura di Matilde Serao in Finlandia. Le opere dell’autrice, attraverso i temi della giustizia sociale e delle emozioni umane, hanno superato i confini culturali e hanno avuto un impatto duraturo sulla cultura letteraria finlandese.
(Foto del titolo: 1901 ©Archivio Publifoto/Olycom)